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Consiglio Regionale, riforma welfare Lazio, PL giunta votata testo base dalla VIIi commissione

La commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha avviato l'esame abbinato delle proposte di legge n. 23 - primo firmatario Riccardo Agostini (Pd) - e n. 88 - di iniziativa di Giunta - sul Sistema regionale integrato...

La commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha avviato l'esame abbinato delle proposte di legge n. 23 - primo firmatario Riccardo Agostini (Pd) - e n. 88 - di iniziativa di Giunta - sul Sistema regionale integrato degli interventi e servizi sociali, in recepimento della legge quadro nazionale n. 328 del 2000.

Il testo base votato all'unanimità durante la seduta odierna è stato proprio quest'ultimo.

In rappresentanza della Giunta è intervenuta l'assessore Rita Visini, che ha illustrato i principi ai quali si ispira la proposta di legge n.88, composta da 71 articoli e incentrata sullo sviluppo di un sistema sociale integrato, su un modello di welfare partecipato e plurale

"Attraverso questa iniziativa legislativa - ha spiegato Visini -la Regioneintende promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita delle persone e delle comunità, l'autonomia individuale, la coesione sociale, l'eliminazione e la riduzione delle condizioni di disagio e di esclusione, richiamandosi ai valori di uguaglianza, solidarietà, fraternità e non discriminazione".

Il consigliere Agostini ha rivendicato l'impegno del proprio partito, già nelle passate legislature, sul fronte della riforma del welfare e dell'integrazione sociosanitaria: "La nostra proposta rappresenta il frutto di un capillare lavoro sul territorio che mettiamo a disposizione della Commissione, con l'intento proseguire l'azione riformatrice intrapresa con successo da questo Consiglio regionale".

Il presidente Lena ha quindi condiviso l'elenco delle associazioni e delle sigle che hanno già inoltrato richiesta di audizione rispetto alle proposte di legge in questione. "Quanto prima - ha spiegato - calendarizzeremo i lavori della Commissione in modo da dare evidenza alle esigenze di tutti, come del resto è stato già fatto nei mesi scorsi dai proponenti. Sarà un percorso certamente complesso, ma è nostra intenzione favorire un esame in tempi rapidi, compatibilmente con la sessione di bilancio che sta per aprirsi, in quanto si tratta di una riforma lungamente attesa dai cittadini e dagli operatori sociali".

Per l'opposizione, la consigliera Olimpia Tarzia (Lista Storace), pur condividendo i principi generali della proposta di legge della Giunta, ha sottolineato l'importanza della fase dell'ascolto e della concertazione "al fine di approvare in Commissione un testo quanto più condiviso in vista dell'esame definitivo da parte dell'Aula".

Al dibattito hanno partecipato anche i consiglieri: Marta Bonafoni (Per il Lazio), Fabio Bellini (Pd), Cristian Carrara (Per il Lazio), Maria Teresa Petrangolini (Per il Lazio),Devid Porrello (M5S), Daniele Sabatini (Ncd), Fabrizio Santori (Gruppo misto), Marco Vincenzi (Pd).

SERVIZI SOCIALI, PETRANGOLINI: BENE INIZIO ESAME LEGGE, ORA FARE PRESTO

“Oggi comincia finalmente il percorso per l’approvazione di una legge che i cittadini del Lazio attendono ormai da tredici anni”. Lo afferma Teresa Petrangolini, consigliera del gruppo ‘Per il Lazio’, a margine dei lavori della Commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, che stamane ha iniziato l’esame della proposta di legge n. 88 sull’integrazione dei servizi socio-sanitari della Regione Lazio.

“Il testo base è già il frutto di un grande lavoro di ascolto realizzato dalla Giunta conla Campagna‘Tutti inclusi’ – prosegue la consigliera regionale – Adesso tocca direttamente alla Commissione competente del Consiglio regionale un lavoro di analisi puntuale degli articoli, di integrazione e di ulteriore miglioramento sulla base di un calendario di audizioni e di incontri con tutti i soggetti interessati. Basti pensare alle decine di associazioni di cittadini – come per esempio quelle impegnate nella cura delle malattie croniche, nella salute mentale, nella tutela dei disabili, nel volontariato di prossimità – che in questi giorni hanno chiesto ripetutamente al Consiglio di iniziare il procedimento di approvazione della legge per garantire efficaci interventi nel settore”.

“La sfida dell’integrazione socio-sanitaria va di pari passo con la realizzazione delle Case della salute. Proprio per questo ho avviato una serie di incontri nei municipi di Roma e in alcune province – dal titolo ‘il Welfare è di casa’ – per raccogliere il punto di vista delle associazioni e dei cittadini sui servizi socio-sanitari a livello territoriale. Questo patrimonio di informazioni sarà utilissimo per integrare l’ottimo testo dell’assessore Visini”, conclude Petrangolini.

GIOCO D’AZZARDO, REGIONE LAZIO APRE 51 SPORTELLI “NO SLOT”

Nasce la rete regionale degli sportelli “no slot”. La Regione Lazio ha stanziato un milione di euro per l’apertura di 51 punti di ascolto e accoglienza rivolti alle vittime del gioco d’azzardo patologico su tutto il territorio regionale. Gli sportelli entreranno in funzione in ognuno dei 15 municipi di Roma Capitale e in ciascuno degli altri 36 distretti socio-sanitari della Regione, e saranno affiancati anche da un numero verde a disposizione dei cittadini che hanno bisogno di informazioni pratiche sui servizi di contrasto alle ludopatie.

“Il gioco d’azzardo è un’autentica emergenza sociale – spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali e allo sport, Rita Visini - secondo gli ultimi dati nel Lazio la spesa delle famiglie per slot machine e scommesse è di 7 miliardi e mezzo, il 4,5% del Pil regionale, per una spesa pro capite di 1300 euro”. “La disperazione causata dalla crisi economica spinge al gioco soprattutto i più poveri, i disoccupati, i pensionati, così come fortemente a rischio sono i giovanissimi, attratti dalle sirene delle vincite. Con la rete degli sportelli no slot – continua Visini - vogliamo lanciare un segnale forte nella lotta alle ludopatie e dare una prima attuazione alla legge contro il gioco d’azzardo patologico approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio”. Il compito degli sportelli “no slot” sarà quello di accogliere le persone affette da ludopatia in cerca di aiuto e i loro familiari, orientare ai servizi socio-sanitari presenti sul territorio (centri d’ascolto, servizi per le dipendenze delle Asl, comunità di recupero) e fare animazione nel proprio territorio, promuovendo incontri nelle scuole e nei luoghi di aggregazione sui rischi della dipendenza dal gioco d’azzardo. La rete lavorerà in sinergia con le realtà del Terzo settore già impegnate su questo fronte.

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