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Esodati, Scalia firma interrogazione: "trovare una giusta ed adeguata soluzione"

Il problema dei lavoratori esodati sembra non aver ancora trovato ancora una adeguata e giusta soluzione. Una parte di questi lavoratori, infatti, rischia, dopo una vita di onerosi contributi volontari versati all’INPS,

Il problema dei lavoratori esodati sembra non aver ancora trovato ancora una adeguata e giusta soluzione. Una parte di questi lavoratori, infatti, rischia, dopo una vita di onerosi contributi volontari versati all’INPS, di restare senza alcuna tutela. Si parla di tutti quei lavoratori esodati, una fascia ristretta in realtà, che non rientrano nei 6500 lavoratori per cui il Ministro del Lavoro ha trovato, in occasione della conversione in legge del decreto -IMU, i fondi necessari.

A Palazzo Madama il Senatore Scalia ha sottoscritto l'interrogazione della Senatrice Laura Puppato con la quale si chiede quali saranno i prossimi provvedimenti che il Governo intende mettere in atto per "ovviare ad una situazione di potente ingiustizia ai danni di questi lavoratori".

"Particolarmente grave e allarmante - si legge nel testo - appare il caso di una platea di lavoratori, per altro relativamente limitata, che si trova a maturare i 40 anni di contribuzione nell’ultimo bimestre del 2013, con la prospettiva però, data la “finestra” di 14 mesi di Tremonti-Sacconi, di iniziare a percepire effettivamente la pensione secondo le regole pre-riforma Fornero, solo nel febbraio-marzo 2015, rimanendo così a causa di un deficit di pochi giorni, per un lungo periodo , senza tutela".

"L’ingiustizia dello stato fra maturazione del diritto, nel 2013 e effettiva riscossione della pensione, nel 2015, - concludono i senatori - chiede uno sforzo di soluzione del problema".

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