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Fiuggi- Regione, garanzia giovani: ‘firmato protocollo intesa con consulenti lavoro’

Aiutare i giovani a orientarsi e a entrare più facilmente nel mercato del lavoro accompagnandoli verso un tirocinio, un contratto di lavoro, anche in apprendistato, o verso percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale nell’ambito...

Aiutare i giovani a orientarsi e a entrare più facilmente nel mercato del lavoro accompagnandoli verso un tirocinio, un contratto di lavoro, anche in apprendistato, o verso percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale nell’ambito del Programma europeo Garanzia Giovani. Questo l’oggetto del Protocollo firmato oggi dall’Assessore al Lavoro Lucia Valente, tra la Regione Lazio e la Fondazione Consulenti per il Lavoro e i consigli provinciali dei Consulenti del Lavoro durante il Festival del Lavoro di Fiuggi.

“Sono oltre 12mila, ad oggi, gli iscritti alla Garanzia Giovani nel Lazio – ha dichiarato Lucia Valente 7.772 residenti nella nostra Regione e 4.968 provenienti da altre Regioni. Sono iniziati i colloqui presso i Centri per l’Impiego nel Lazio, oltre 3mila i convocati, e firmati i primi Patti di Servizio. Dopo aver ridisegnato i servizi per il lavoro tramite la cooperazione tra i Centri per l’Impiego e i soggetti accreditati, ora il nostro obiettivo è offrire risposte e opportunità concrete, entro 4 mesi dalla firma del patto di servizio, alle migliaia di giovani tra i 15 e i 29 anni. La firma di questo Protocollo sancisce la piena collaborazione con i consulenti del lavoro, utile per avviare percorsi di accompagnamento e inserimento al lavoro dei giovani da parte di una rete di professionisti specializzati nel mercato del lavoro e presente in modo capillare in tutto il territorio regionale”.

“Un protocollo estremamente positivo, il secondo dopo quello firmato con l’assessorato al lavoro della regione Campania – ha sottolineato il Presidente di Fondazione Lavoro Mauro Capitanio - perché valorizza il ruolo, non solo della Fondazione Lavoro, ma di tutta la Categoria dei Consulenti del Lavoro, soprattutto per le potenzialità di favorire l’assunzione dei giovani. Inoltre rappresenta un importante esempio di collaborazione tra pubblico e privato, quest’ultimo rappresentato dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro, a cui speriamo ne seguano tanti altri”.

Tra i principali obiettivi del Protocollo quello di informare i giovani in cerca di occupazione sul maggior numero di opportunità lavorative e rendere il più veloce ed efficace possibile l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche diffondendo tra le imprese le informazioni sulle opportunità dedicate a loro nell’ambito della Garanzia Giovani

LAVORO: CON “GARANZIE GIOVANI” DIAMO OPPORTUNITA' A IMPRESE E UNDER 30 IL LAZIO TRA LE PRIME REGIONI AD AVVIARE PROGRAMMA.

L’Italia può tornare ad essere un Paese per giovani, pieno di opportunità per ragazze e ragazzi che vogliono mettersi alla prova, realizzare i loro sogni e costruire un futuro e una famiglia.

Il messaggio di speranza arriva da Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo “Per il Lazio” intervenuta al “Festival del Lavoro” di Fiuggi organizzato dall’ordine dei Consulenti del Lavoro nel dibattito dedicato al piano europeo “Garanzia Giovani”.

-Con il piano di Garanzia Giovani partito lo scorso 1 maggio sono stati messi in campo per il solo Lazio circa 137 milioni di euro per incoraggiare gli oltre 200 mila giovani della nostra regione tra i 16 e i 29 anni che non studiano e non lavorano ad avere entro pochi mesi un’opportunità lavorativa o formativa.

-Questa è una delle risposte ai terribili dati sulla disoccupazione giovanile, con il 43% dei giovani alla ricerca di lavoro. Su tutti però c’è una statistica che più mi colpisce: solo 1% delle nuove assunzioni passa per i centri di collegamento pubblici, mentre l’80% cerca lavoro passando per amici e parenti. Un fatto inaccettabile che con "Garanzia Giovani" vogliamo cambiare, e le oltre 8 mila domande arrivate sul portale della Regione Lazio sono un segnale forte in tal senso. Finalmente sono le istituzioni a farsi carico del futuro dei giovani, per stimolarli e fare in modo che riconquistino la voglia di impegnarsi per il loro progetto di vita. Come? Facendoli entrare nel mondo del lavoro nella misura che sentono più adatta a loro. Verranno offerti 22 mila apprendistato, 9 mila tirocini, 600 posti per il servizio civile, oltre 3 mila percorsi formativi, mille esperienze all’estero, 11 mila bonus occupazionali e oltre 2 mila finanziamenti per l’autoimprenditorialità.

-La Regione Lazio – precisa la Consigliera – è stata tra le prime regioni ad avviare “Garanzia giovani” con l’apertura del portale regionale già dal 1 maggio. No solo, ha anche creato le condizioni per rendere efficaci le misure con la messa in rete di tutti i centri per l'impiego tra loro, con la Regione e con il Ministero del Lavoro. A questo si aggiunge il primo bando legato "Garanzia Giovani" pubblicato il 19 giugno che mette a disposizione i primi fondi, con 1 milione di euro per l’orientamento e 15 milioni di euro per l'inserimento lavorativo con contratto a tempo determinato, indeterminato o con apprendistato. Consapevole dell’urgenza, l’Assessore al Lavoro Lucia Valente ha saputo da subito dato concretezza al piano europeo. Sono state messe in campo energie e risorse come mai prima, per costruire delle vere politiche attive sul lavoro che portino non solo ad aumentare le competenze dei giovani, ma anche la competitività, l’attrattività e la capacità di stare sui mercati internazionali.

Aziende che soffrono di un nanismo che impedisce di crescere, di innovarsi e di credere maggiormente nel capitale umano. Dico questo perché nonostante il lavoro della Regione e le numerose domande di iscrizione dei giovani (per la Regione Lazio siamo a circa 8mila) non c’è stata la stessa risposta da parte delle aziende, in particolare di quelle piccole e medie non associate. Realtà che forse non hanno compreso appieno la portata e gli effetti che l’azione che può dar loro, con una nuova generazione di giovani motivati e preparati. Per tornare a crescere e superare la crisi, infatti, è necessario lo sforzo di tutti, imprese, lavoratori istituzioni, consapevoli che il cambiamento non può essere più rimandato.

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