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Martedì, 30 Aprile 2024
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Frosinone, duro giudizio dell’Anaao sull’atto aziendale ASL presentato dalla manager alla Regione  

In riferimento agli ultimi sviluppi del molto discusso Atto Aziendale della Asl di Frosinone, è nostro dovere sottolineare come sia manifesta la volontà, sempre più evidente, di condannare alla mediocrità il tessuto strutturale sanitario della...

In riferimento agli ultimi sviluppi del molto discusso Atto Aziendale della Asl di Frosinone, è nostro dovere sottolineare come sia manifesta la volontà, sempre più evidente, di condannare alla mediocrità il tessuto strutturale sanitario della provincia di Frosinone.

Ciò è facilmente desumibile dalle indicazioni fornite alla dirigenza della Asl di Frosinone dalla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria e dalle soluzioni fornite, in sede di rettifica dell’Atto, dalla medesima dirigenza Asl Frosinone.

Fermo restando che l’indicazione di non prevedere per la Asl frusinate un Dea di II livello, neanche in previsione futura, è stata direttamente esplicitata dalla Direzione regionale nelle osservazioni al Piano Strategico e Atto Aziendale il 25 febbraio scorso, addirittura stravolgenti ancorché peggiorative appaiono le modifiche apportate dal Manager nella delibera dello scorso 25 marzo, tanto da rendere il documento completamente diverso da quello approvato dall’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Frosinone.

Le modifiche apportate dalla delibera del 25 marzo 2015 prevedono, tra l’altro:

- UOC SPDC ad Alatri, a significare come non si voglia neanche iniziare a lavorare per il miglioramento del nosocomio di Frosinone e iniziare un percorso che possa portare al Dea di II livello in futuro. Per avere un Dea di II livello, infatti i Servizi Psichiatrici devono essere contigui al Pronto Soccorso.

- Chirurgia generale ad Alatri, un assurdo in assenza di una terapia intensiva, cardiologia, rianimazione.

- UOS Ostetricia e Ginecologia nell’ambito della Casa del Parto di Alatri. Orbene tutti sanno che non ha alcun senso tale unità operativa in una struttura destinata a funzionare solo con l’impiego di ostetrici e, soprattutto, nel momento in cui è già espresso nel documento di riorganizzazione della sanità regionale che il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Alatri cesserà a far data dal 30 giugno prossimo.

In sostanza, la sanità della provincia di Frosinone, le cui uniche novità sono costituite dalle Case della Salute e dall’incentivazione del Day Surgery, non ha speranze di fornire alla cittadinanza servizi di alta specializzazione, ne ora ne mai. E dunque mai si potrà sperare di invertire la rotta degli esodi della speranza, costosissimi per il nostro servizio sanitario e penalizzanti, sotto molti punti di vista, per i pazienti e i loro familiari. E’ evidente come non si potrà restare a guardare di fronte a una tale prospettiva.

Il Segretario Aziendale ANAAO

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