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Frosinone, I laboratori estivi del Museo Archeologico. Restaurato Albero della Pace di Fausto Roma. Ecco come sarà il Casaleno

Da quest’anno, nei mesi di luglio e agosto, i bambini dai 4 ai 12 anni di età possono trascorrere proficuamente il tempo libero al Museo Archeologico Comunale di Frosinone, inteso  come spazio oltre che di conoscenza anche di esperienza e di...

Da quest’anno, nei mesi di luglio e agosto, i bambini dai 4 ai 12 anni di età possono trascorrere proficuamente il tempo libero al Museo Archeologico Comunale di Frosinone, inteso come spazio oltre che di conoscenza anche di esperienza e di relazione.

Il servizio di didattica museale per l’Estate, programmato e curato da personale specializzato, si articola in laboratori settimanali gratuiti, dal martedì al venerdì mattina, tutti improntati sul piacere della scoperta e della sperimentazione pratica e ciascuno con un proprio filo conduttore legato agli aspetti della vita quotidiana nel mondo antico e alla storia del territorio.

I primi due laboratori settimanali per l’Estate (Archeozoologi si diventa, Materie prime e antiche tecniche), adatti anche ai bambini più piccoli di 4-5 anni, si svolgeranno dall’1 al 4 e dall’8 all’11 luglio. Il laboratorio di archeozoologia impegnerà i bambini nello scavo simulato alla ricerca delle tracce di antichi animali che raccontano del rapporto tra l’uomo e la fauna nella Preistoria, delle attività della caccia e della domesticazione e dell’evoluzione delle specie nella valle del Sacco. Il secondo laboratorio, incentrato sulle principali tecniche di lavorazione adottate nel mondo antico, prevede la realizzazione pratica di vasi, intrecci e utensili attraverso l’impiego delle materie prime da sempre disponibili in natura, come l’argilla, le fibre naturali e l’osso.

Gli altri due laboratori estivi (Segni e metodi delle antiche scritture, Sulle tracce dei Volsci), adatti ai bambini dai 6 anni di età, si svolgeranno dal 15 al 18 e dal 22 al 25 luglio. Il laboratorio di scrittura sviluppa, attraverso la riproduzione pratica dei segni, la conoscenza dei metodi adottati dall’uomo, nel corso dei millenni, per esprimere i pensieri e i suoni della lingua parlata. Il quarto laboratorio, dedicato alla popolazione preromana dei Volsci, impegnerà i bambini nella scoperta degli indizi che l’antico popolo scomparso ha lasciato nella storia scritta e nel sottosuolo archeologico della Città.

I laboratori saranno nuovamente a disposizione dal 29 luglio all’1 agosto (Archeozoologi si diventa), dal 5 all’8 agosto (Materie prime e antiche tecniche), dal 19 al 22 agosto (Segni e metodi delle antiche scritture) e dal 26 al 29 agosto (Sulle tracce dei Volsci).

Per accedere al servizio gratuito di didattica museale per l’Estate è sufficiente concordare telefonicamente la prenotazione chiamando il numero 0775.212314 (dal martedì al venerdì mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00) e confermarla compilando la scheda di iscrizione, disponibile anche on line sul sito dell’Ente (www.comune.frosinone.it). La scheda di iscrizione dovrà pervenire al Museo Archeologico entro la settimana che precede la data di inizio del laboratorio prescelto, in cartaceo (presso la sede in via XX Settembre, 32, durante gli orari di apertura al pubblico: dal martedì al giovedì mattina dalle 9 alle 13, dal venerdì alla domenica, di mattina dalle 9 alle 12, di pomeriggio dalle 16 alle 19), mezzo fax (0775.859292) o via e-mail (museo@comune.frosinone.it).

REPLICA DELL’ASSESSORE ALLA POLIZIA LOCALE, ING. SANDRO BLASI, AL CONSIGLIERE ANGELO PIZZUTELLI

“In merito ad alcune affermazioni rilasciate dal consigliere Angelo Pizzutelli, all'indomani dell'incidente che ha coinvolto più veicoli, purtroppo, con alcuni feriti gravi, verificatosi in viale Napoli, causato da un veicolo che procedeva da Frosinone in direzione Sud, ed apparse in questi giorni sulla stampa locale, ritengo doveroso da parte mia intervenire per chiarire, ad onor del vero, e per eliminare ogni ombra di dubbio, sul fatto che l'Amministrazione Ottaviani non stia lavorando effettivamente per garantire la sicurezza dei cittadini su quelle strade che sono a maggior rischio ed in modo particolare del "pedone", l'utente più debole della strada. L’Amministrazione Ottaviani ha effettuato e sta effettuando degli investimenti senza precedenti in materia di sicurezza stradale ed in tal senso, ad esempio, ha espletato e portato a termine una prima gara d'appalto, con importo a base d'asta pari a 90.000 euro, che consentisse la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati indicando con "priorità" quei tratti di strada in prossimità delle scuole ed alcune ritenute, prescindendo dalla loro eventuale collocazione, ad alto rischio per l'incolumità dei pedoni.

D'altra parte il consigliere Pizzutelli, di cui apprezzo l'onestà intellettuale e che ringrazio per il suo contributo in materia, ben sa, che ancor prima che si verificasse l'incidente, era già stato deciso di realizzare anche in Viale Napoli, l'attraversamento pedonale rialzato attraverso le somme recuperate dal ribasso d'asta della precedente gara e che quindi si sarebbe proceduto all’installazione dello stesso.

Certamente da parte dell'amministrazione non c'è stata nessuna "svista" nei confronti di Viale Napoli, in ordine all'elevato traffico, e quindi anche ai conseguenti rischi, e non c’è stata neanche la necessità di porre rimedio a qualche precedente eventuale scarsa considerazione, bensì alle non sufficienti risorse che ne hanno impedito l'immediata realizzazione al pari di altre strade ad alta pericolosità.

E tanto meno credo che si possa chiedere di tagliare i cosiddetti "tempi morti" giacché assolutamente inesistenti, in quanto la Polizia locale, oltre ad un elevato senso del dovere, ha sempre dimostrato di operare con zelo e grande efficienza. Ma, se si vuole considerare il motivo per cui non è stato ancora realizzato il dissuasore in Viale Napoli, allora bisogna precisare che, per soddisfare la richiesta scaturita dal tavolo tecnico, ossia di individuare eventuali produttori di dissuasori con rampe di minor pendenza al fine di rendere meno brusco l'impatto con le ruote delle auto, è stato necessario dedicare del tempo, ovviamente, quello strettamente necessario per l'effettuazione di una adeguata ricerca di mercato.

RESTAURO E RIPOSIZIONAMENTO DELL’ALBERO DELLA PACE

Si è tenuta oggi pomeriggio, venerdì 27 giugno, presso il giardino della piastra Cavoni la presentazione del restauro e del riposizionamento dell’opera di Fausto Roma “l’Albero della Pace”. La rinomata opera artistica per iniziativa dell’Amministrazione comunale e del Rotary Club di Frosinone è stata infatti ricollocata nel luogo in cui era stata precedentemente posizionata in occasione della realizzazione della Chiesa di San Paolo Apostolo e della storica visita di Papa Giovanni Paolo II alla Città. L’opera poi, purtroppo, fu brutalmente rimossa ed ora è tornata al suo splendore nel popoloso ed importante quartiere della Città.

“Grazie alla preziosa sinergia tra Amministrazione Comunale e il Rotary Club di Frosinone – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani, - un’opera così importante e significativa di un artista di fama internazionale come Fausto Roma torna nella sua location originale, in quel quartiere Cavoni che vide nel settembre del 2001 la graditissima visita di Papa Giovanni Paolo II. L’Albero della Pace deve sempre essere visibile a noi tutti, affinché possiamo preservare nel tempo uno dei beni più preziosi dell’umanità: la pace”.

“Con questa iniziativa – ha spiegato l’Assessore al Bilancio e Finanze Riccardo Mastrangeli – si raggiunge l’ambizioso obiettivo di riportare un’opera così pregevole nella sua collocazione originale al quartiere Cavoni. E' stata un'operazione sofferta, ma voluta fortemente e realizzata nell’esclusivo interesse della nostra Città e che testimonia così la sensibilità sia dell’Amministrazione Ottaviani che del Rotary Club di Frosinone, non solo per un valore imprescindibile come quello della Pace, ma anche per la salvaguardia del patrimonio artistico di Frosinone. Dopo essere stato da altri, con mano veloce e noncurante, sezionato con la smerigliatrice e consegnato per lungo tempo sul terreno sia alle intemperie che alla ruggine, confesso e non posso nascondere di aver provato una forte emozione nell'ammirare l'Albero della Pace, fissato a terra da un nuovo e più elegante basamento in marmo pregiato, svettare brillante e completamente lucido sul fianco della Strada Monti Lepini con tutto il suo messaggio di concordia e fratellanza. Questo ci conforta l'animo di aver fatto qualcosa di buono e positivo per tutta la nostra comunità".

“Il restauro ed il riposizionamento dell’opera di Fausto Roma – ha dichiarato il presidente del Rotary Enrico Venafro - dà un messaggio inequivocabile di primaria importanza per la popolazione del territorio. Ci auguriamo che l’Albero della Pace fortemente già nel cuore della popolazione di questo quartiere, possa diventare definitivamente un riferimento per tutta la città di Frosinone, e questo moderno quartiere simbolo e centro di coordinamento di tutte le attività di servizio verso i più deboli. Occorreva per il nostro territorio uno sforzo importante ed il Rotary ha risposto. Il mio pensiero e ringraziamento va a quanti con dedizione e disponibilità si sono adoperati per il raggiungimento dell’importante obiettivo”.

ECCO COME SARÀ IL NUOVO STADIO DI FROSINONE. LA GIUNTA OTTAVIANI COMPLETA IL PERCORSO AMMINISTRATIVO. A BREVE L’INIZIO DEI LAVORI

Nel segno della concretezza e del perseguimento dell’interesse pubblico e sportivo, la Giunta Ottaviani, nella seduta di mercoledì 25 giugno 2014, ha proceduto all’approvazione di ben dieci delibere inerenti il costruendo stadio Casaleno, che dovrà ospitare gli impegni ufficiali del Frosinone Calcio. L’esecutivo comunale ha licenziato atti che completano di fatto il percorso amministrativo dell’opera, per cui adesso si potrà passare, in un breve lasso di tempo, alla seconda fase operativa con l’appalto e la realizzazione delle opere previste.

Il nuovo impianto avrà una capienza di circa 13.000 posti a sedere , con possibilità di ampliamento a 16.000 spettatori (minimo richiesto per la serie A) con raccordi curvilinei in caso di approdo della compagine sportiva in massima serie. Avrà quattro settori: la tribuna centrale, i distinti e le due curve dei quali i primi due saranno coperti. Allo scopo di evitare le interferenze fra le lavorazioni da realizzare sullo stadio Casaleno e la dismissione dello stadio Comunale, conosciuto anche come Matusa, è prevista l’acquisizione ex novo delle tribune e delle recinzioni, utilizzando la vendita dei corrispondenti elementi installati allo stadio Comunale a parziale pagamento del prezzo, con la procedura della permuta parziale con scansione temporale fra la realizzazione delle tribune e l’attivazione dello stadio Casaleno, e lo smontaggio degli elementi installati allo stadio Comunale, in maniera tale che le operazioni non si sovrappongano.

Il programma di interventi prevede:

  • opere di manutenzione straordinaria del blocco tribune esistente, senza modifiche strutturali che ne rendano necessario un nuovo collaudo, finalizzate a rendere utilizzabili i blocchi spogliatoio e gli impianti;
  • esecuzione e completamento degli impianti tecnologici allo scopo di evitare successivi interventi di rifacimento;
  • ricostruzione del terreno di gioco in erba naturale e dei drenaggi in maniera tale da renderlo efficiente ed idoneo alla disputa delle competizioni agonistiche, al fine di evitare successivi ed ulteriori interventi di rifacimento a breve;
  • perimetrazione delle aree necessarie alla realizzazione o installazione delle nuove tribune per i settori distinti, curva nord e curva sud;
  • realizzazione delle piattaforme di calcestruzzo armato idonee sia al loro utilizzo temporaneo quali aree scoperte pluriuso, sia per la successiva autonoma collocazione di tribune;
  • eventuale adeguamento antisismico della tribuna esistente;
  • realizzazione dell’impianto di illuminazione.

Le spese saranno coperte con la permuta delle strutture prefabbricate dello stadio Comunale e con la rimodulazione di mutui contratti e mai utilizzati e di residui di mutui parzialmente spesi contratti con la Cassa Depositi e Prestiti per un totale, questi, superiore ai due milioni e mezzo. Inoltre, ad integrazione delle risorse provenienti da mutui potranno essere utilizzati i proventi derivanti dall’affitto o dall’affidamento in gestione di attività o locali esistenti o da realizzare nell’ambito del complesso sportivo, oltre che dai canoni di affitto del complesso per le attività agonistiche o di spettacoli.

“Frosinone – ha dichiarato il Sindaco Nicola Ottaviani - attende il nuovo stadio da ben 43 anni, da quando venne ribattezzato Matusa dal compianto Luciano Renna in un articolo del 1971, ritenendolo inadeguato per le esigenze del club e della tifoseria di allora nella vecchia serie D. Figuriamoci adesso che il Frosinone milita in serie B, uno dei campionati più importanti del mondo. La nostra amministrazione, dopo quasi 15 anni, grazie al lavoro iniziato da circa un mese dall’assessore Fabio Tagliaferri e dal dirigente Acanfora, è riuscita a sbloccare il project Matusa-Casaleno ed il Comune ha riacquistato il possesso della struttura. Per non sovraccaricare la compagine sportiva di costi notevoli, quando è essenziale il potenziamento della prima squadra e del vivaio, il Comune ha scelto di operare in prima persona la costruzione del nuovo stadio. In un secondo momento, laddove la società intendesse optare per la trasformazione di alcuni spazi della nuova struttura, creando volumetrie commerciali o a servizio dell’attività sportiva, il Comune sarà ben disponibile ad accogliere tali implementazioni che si tradurranno in partnership finanziarie ed amministrative. In altri termini, iniziamo subito dando un nuovo stadio alla città; quando l’economia ricomincerà a marciare spedita, saremo ben lieti di ampliare gli spazi commerciali e di servizi accessori, per rendere il Casaleno fruibile sette giorni su sette. I tifosi e la squadra meritano una cornice adeguata per uno scenario importante come la Serie B, in quanto la città di Frosinone sarà inserita in una vetrina nazionale che contribuirà alla promozione del territorio e della nostra identità culturale”.

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