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Frosinone, il Questore De Matteis lascia una città tra le prime dieci in Italia per sicurezza

“A Frosinone c’è mafia e Camorra” lo ha evidenziato il questore Giuseppe De Matteis, in procinto di lasciare la nostra provincia per andare a Latina dal 1 Agosto prossimo.

“A Frosinone c’è mafia e Camorra” lo ha evidenziato il questore Giuseppe De Matteis, in procinto di lasciare la nostra provincia per andare a Latina dal 1 Agosto prossimo.

"Mafia e Camorra che per fortuna, però, non attecchiscono tra i ciociari che sono molto indifferenti a questo fenomeno. Frosinone doveva essere legata alla DIA di Napoli e non a Roma- ha aggiunto ancora il Questore nella sala benessere mentre salutava la stampa locale".

Poi è stato tutto un elogio per il personale della Questura e dei vari commissariati dislocati sulla provincia. "A Frosinone, si lavora molto sulla tratta Roma Napoli - ha aggiunto ancora il Dott. De Matteis- tanto che abbiamo ricevuto anche i complimenti dagli stessi malfattori perché il transito da queste parti per loro è diventato impossibile. Ho avuto il piacere di lavorare con colleghi che hanno dato moltissimo, perché li ho saputi motivare a cominciare dalla Dottoressa Chiapparelli (Ordine Pubblico) che ha evitato a Cassino la contestazione al Presidente della Repubblica ed a altre autorità straniere. Quello è stato un momento davvero molto delicato perché avevamo avuto sentore che stesse accadendo qualcosa e il lavoro della dottoressa è servito a scongiurare anche la contestazione, che sarebbe stata fatale perché si stava celebrando il 70esimo anniversario del bombardamento di Cassino. Lavoro che ha fatto insieme al dott. Bertolotti ed alla Dottoressa Marrazzo, che ha curato le ordinanze".

Infine, non poteva mancare anche il saluto al dott. Bianchi, capo della Mobile, che ha svolto un lavoro di altissimo prestigio anche a livello internazionale. "Penso che loro hanno fatto la differenza. Abbiamo scoperto l’omicidio di Samanta Fava, la donna che era stata data per scomparsa, invece era stata uccisa e grazie all’ispettore Di Vittorio con le nuove tecnologie e con Orso (il cane molecolare), siamo riusciti ad individuare l’omicida. Orso, poi ha fatto da capofila in tutt’Italia. Siamo stati la prima questura in Italia, a lavorare con il Drone poi ampliati a tutti. Insomma, siamo stati una Questura all’avanguardia. Siamo riusciti a portare la città di Frosinone tra i primi 10 posti delle città più sicure e l’ultima operazione con i 21 arresti è stato il segno concreto di un lavoro fatto in sinergia con i Carabinieri, Finanza, Polizia Provinciale e Forestale, che ho ringraziato per quanto hanno fatto insieme".

Al nuovo Questore dott. Filippo Santarelli una persona equilibrata e tranquilla lascia una questura con gente altamente specializzata. “Ma il pensiero deve andare anche ai Prefetti con i quali ho lavorato - ha concluso De Matteis- a cominciare dal dott. Maddaloni, che ci ha dato gli imput contro la camorra. Al prefetto Soldà, colui che è stato l’amalgama ed alla Dottoressa Zarrilli attiva 24 ore al giorno e pronta a seguire tutto".

Un lavoro duro ed interessante che gli ha dato tante soddisfazioni, anche perché, lui ci crede e fa il poliziotto per professione e con molta serietà e professionalità. Complimenti ed auguri per una carriera lungimirante e piena di successi.

Giancarlo Flavi

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