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Frosinone, la necessità di riformare la scuola e il successo formativo degli studenti: un’azione collettiva o una leadership solitaria?

Il mondo della scuola è in fibrillazione per Ddl della Buona Scuola: dal 20 aprile inizierà la discussione parlamentare sugli emendamenti al testo, e si registra giorno dopo giorno un crescendo di grande mobilitazione da parte degli insegnanti e...

Il mondo della scuola è in fibrillazione per Ddl della Buona Scuola: dal 20 aprile inizierà la discussione parlamentare sugli emendamenti al testo, e si registra giorno dopo giorno un crescendo di grande mobilitazione da parte degli insegnanti e delle organizzazioni sindacali . Ma qual è il cuore del problema? Ne parliamo con Antonella D’Emilia, responsabile del gruppo scuola provinciale del PD frusinate , e coordinatrice nel Partito Democratico di una iniziativa promossa di concerto con il segretario provinciale Simone Costanzo , un confronto esteso ed aperto da qualche mese sul territorio, attraverso riunioni e incontri con operatori della scuola , dirigenti scolastici, genitori, parlamentari locali, sui contenuti dapprima della bozza di decreto legge, poi saltato e quindi di quelli presenti nell’attuale disegno di legge su “La Buona Scuola”. Un metodo di lavoro che ha coinvolto e coinvolge tutti. Nella consapevolezza dello stravolgimento di “visione” che questo DDL opera nel mondo della scuola l’iniziativa del gruppo scuola del Partito Democratico provinciale, in collaborazione anche con il circolo Pd cittadino del segretario Norberto Venturi, ha voluto rappresentare anzitutto un metodo di lavoro, in cui in un contesto di criticità si evitasse di essere aprioristicamente “pro” o “ contro”, ma si aprisse un confronto profondo sui contenuti e sugli articoli del disegno di legge, e una riflessione sull’attuale modello di scuola, finalizzata a produrre proposte di modifiche ed integrazioni al testo di legge. Un metodo condiviso e propositivo. Venerdì scorso 10 aprile le proposte di emendamenti prodotte dal gruppo territoriale sono state consegnate agli eletti “nazionali” del Partito Democratico, Francesco Scalia, Nazzareno Pilozzi e Maria Spilabotte, per poter essere rappresentate nella discussione dei prossimi giorni nel dibattito parlamentare. Sicuramente il sistema scolastico non è più adeguato alle esigenze attuali, con tassi di dispersione scolastica tra i più alti in Europa, con difficoltà profonde ad incontrarsi con il mondo del lavoro, come risulta dai tassi di disoccupazione giovanili altissimi. Questo testo di legge anche in questo senso vuole interpretare una esigenza di forte cambiamento e alcune esigenze importanti le ha colte certamente: la stabilizzazione dei 107 mila precari , la metà dei quali circa verrà assunto per coprire le cattedre vuote e disponibili mentre l’altra metà servirà per incrementare e qualificare l’offerta formativa ; l’istituzione dell’organico funzionale; lo stesso Piano triennale dell’Offerta formativa ed altri aspetti. Ma gli interrogativi e le preoccupazioni più profonde, oltre ad un impianto pedagogico riguardano fondamentalmente due aspetti : la questione di quei docenti precari esclusi , che non rientrano nel piano di stabilizzazione, e poi soprattutto il nodo su cui si sta dibattendo in maniera accesa, il peso che il Dirigente Scolastico dovrà avere nella gestione della “comunità” dei docenti, il suo ruolo dentro la governance di Istituto . La riflessione del gruppo scuola del Partito Democratico provinciale è partita dalla considerazione della centralità dell’alunno, e dalla consapevolezza profonda che la scuole che nelle esperienze migliori hanno garantito il successo formativo sono quelle in cui sono prevalse la collegialità, il confronto, il coordinamento delle varie unità operative dei docenti, la cooperazione, il coinvolgimento esteso , cioè una leadership di scuola non personale ma partecipata e distribuita. I nostri parlamentari locali Pd, con alcuni Parlamentari nazionali si sono resi disponibili ad ascoltare il territorio, a promuovere la discussione delle nostre proposte in Parlamento. Gli emendamenti predisposti dal gruppo territoriale proposti per la discussione ai parlamentari riguardano diversi comma riferiti agli art. 2 , art. 3, art. 7, art. 8, art. 10, art. 11. Nella prospettiva di valorizzare una scuola cooperativa il percorso del gruppo provinciale PD scuola continua e accompagnerà il dibattito parlamentare sulla riforma, nella convinzione che il cambiamento non è rimandabile, e che può essere possibile migliorare il testo legislativo con apporti concreti e propositivi. Voglio concludere con un auspicio: questo governo ha cominciato a investire di nuovo sulla scuola e sull’edilizia scolastica; lo stato attuale delle scuole, anche locali, è però frutto di quelle politiche miopi del passato e anche del presente che non hanno saputo o voluto investire su edilizia e sicurezza : sono necessarie ancora maggiori risorse e chi ne ha la competenza istituzionale si attrezzi per reperire i finanziamenti necessari . Per quanto riguarda l'impegno del Partito Democratico sul territorio , presenteremo ulteriori iniziative e una serie di proposte migliorative, funzionali alle esigenze della scuola.

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