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Frosinone, Patrizi lancia sua candidatura a presidente invocando l’imparzialità

Leggo in questi giorni, nella frequente cronaca che riguarda le imminenti elezioni provinciali, il ricorrere del mio nome. Ritengo opportuno, dunque, chiarire la mia posizione e il mio convincimento a beneficio di tutti.

Leggo in questi giorni, nella frequente cronaca che riguarda le imminenti elezioni provinciali, il ricorrere del mio nome. Ritengo opportuno, dunque, chiarire la mia posizione e il mio convincimento a beneficio di tutti.

Negli ultimi due anni ho lavorato per la Provincia di Frosinone sempre nella stessa direzione e tenendo fede a un principio di fondo: equidistanza dalle parti politiche, ricerca costante dell’unità d’intenti tra tutte le parti in causa e di una collaborazione stretta con le rappresentanze territoriali: i Sindaci, le Associazioni di ogni genere, le Parti sociali, le Organizzazioni degli imprenditori, personalità delle cultura e delle professioni e tutti coloro che avevano e hanno capacità decisionali di interesse collettivo. Ciò per l’alto compito istituzionale che mi è stato affidato e per far fronte alle esigenze di una provincia vessata da una crisi profondissima, che non consente gestioni di semplice ordinaria amministrazione. Molti progetti che abbiamo messo in campo sono stati portati a compimento, altri sono ancora in itinere. Certo è che non ci siamo risparmiati, che la nostra presenza non ha conosciuto orari, festività o ferie perché il momento lo ha richiesto.

La Provincia di Frosinone, grazie al contenimento della spesa che abbiamo operato (oltre 4 milioni di euro) e a una gestione oculata che ci ha consentito di far fronte ai tagli di oltre 18 milioni di euro ai finanziamenti operati da Regione e Stato, non è nel novero delle 18 Province che l’UPI (Unione delle Province Italiane) ha indicato come in forte difficoltà per la chiusura dei bilanci.

Molti servizi sono stati erogati e tanti lavori portati a termine o iniziati grazie alla collaborazione dimostratami dal Presidente Zingaretti e dall’Assessore Sartore che hanno erogato alla Provincia di Frosinone 28 milioni di euro in base agli oltre 90 di credito che il nostro Ente vantava. Ora il credito nei confronti della Regione è di circa 60 milioni mentre quello nei confronti del Ministro dell’Interno resta di circa 40 milioni, nonostante le nostre iniziative reiterate per ottenere quei fondi.

Per quanto riguarda il futuro prossimo della Provincia di Frosinone, soprattutto in relazione alle elezioni provinciali, dato che vengo di continuo interpellato in merito dagli organi di stampa, intendo definire quanto segue: ritengo che quanto espresso da Federlazio in data odierna, un sentimento che avverto diffuso anche in altre organizzazioni e tra la cittadinanza, cioè l’esigenza di occuparsi maggiormente dei problemi che attanagliano il territorio per le scelte da compiere negli assetti di governo futuri di questo Ente ancora importante, sia ampiamente condivisibile.

Sono stato tra i pochi sostenitori della pochezza e anzi, del grave errore che si stava commettendo con la legge che attualmente regola le elezioni provinciali, un provvedimento che di fatto ha tolto ai cittadini il diritto di esprimersi delegando ai Sindaci e ai Consiglieri Comunali l’onere della urne. A sostenere la battaglia a protezione delle prerogative della Provincia non ci sono stati i rappresentanti politici che ora si propongono per governarla. Per i motivi che ho elencato in premessa e per lo spirito della legge che attualmente regola l’elezione del nuovo governo provinciale, la scelta di propormi o meno alle prossime elezioni non può che passare dalla volontà degli stessi Sindaci e Consiglieri.

Essi sono le Autorità in prima linea in questo difficilissimo momento storico, sono e sono stati i miei principali interlocutori nel decorso del mio mandato, sono gli elettori del nuovo governo provinciale. L’eventualità di una mia candidatura alle prossime elezioni, che da più parti mi viene chiesta, non può che passare dai medesimi interlocutori: ho prestato la mia opera per la Provincia di Frosinone animato da spirito di servizio e se si riterrà che possa continuare a farlo non mi tirerò indietro. E’ dunque solo dal confronto con i Sindaci che si trarrà tale possibilità. Altrimenti continuerò in tutta serenità, come ho sempre fatto in tutta la mia vita professionale e politica, a svolgere il mio compito secondo i comportamenti e i principi che mi hanno guidato sino a ora, senza risparmiarmi, fino all’ultimo istante del mio mandato che terminerà con il 31 dicembre 2014, convinto di aver fatto del mio meglio e di aver prestato con impegno un servizio per il nostro territorio, impegno che per me è stato un onore.

E’ quanto dichiara il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi

Frosinone 5 settembre 2014

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