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Frosinone, pedaggi autostradali, Scalia(PD): "aumenti inopportuni”. Provincia ciociara unica fuori dal sistema Cerroni

"Sugli aumenti dei pedaggi autostradali abbiamo sollecitato subito il Governo affinché intervenisse con azioni concrete per attenuare l'aggravio tariffario introdotto dal primo gennaio,

"Sugli aumenti dei pedaggi autostradali abbiamo sollecitato subito il Governo affinché intervenisse con azioni concrete per attenuare l'aggravio tariffario introdotto dal primo gennaio, reputando inopportune le disposizioni contenute nel decreto ed esortando il Ministro ad individuare meccanismi di adeguamento delle tariffe e forme di abbonamento per autotrasportatori e per i lavoratori pendolari.- Scrive il sen. Francesco Scalia.

La notizia dell'incontro del Ministro con l'AISCAT, l'associazione delle società concessionarie, è un segnale importante e una prima risposta agli impegni presi dal Governo".

Così il Senatore Francesco Scalia torna sulla questione degli aumenti dei pedaggi autostradali. " Credo sia fondamentale - aggiunge Scalia - rivedere i contratti attuali, le procedure di affidamento delle concessioni, favorendo maggiore trasparenza e concorrenza nel settore stradale a autostradale, e trovare misure di sostegno ai pendolari automobilistici, i più penalizzati dai rincari". Conclude Scalia.

SCALIA: "FROSINONE UNICA PROVINCIA ESTRANEA AL SISTEMA CERRONI"

"La stampa, nei giorni scorsi, ha dato conto del fatto che la provincia di Frosinone sia stata l’unica nel Lazio a rimanere estranea al cosiddetto “sistema Cerroni”. Non è stato però sottolineato che tale circostanza non è frutto di casualità ma di una scelta politica precisa. Quando divenni Presidente della Provincia, Cerroni era, tramite una delle sue società, socio della Reclas, la società di gestione dell’impianto di Colfelice, mentre il Consorzio cui apparteneva l’impianto –socio pubblico della Reclas- era commissariato dalla Regione Lazio. L’impianto funzionava male ed il consorzio e la Reclas erano carichi di debiti. Decidemmo, quindi, di trasformare il Consorzio in società per azioni a capitale interamente pubblico, eliminando dalla compagine societaria –con un duro contenzioso giudiziario- il socio privato, la società di Cerroni. Investimmo risorse importanti per l’adeguamento dell’impianto. L’amministrazione provinciale da me presieduta autorizzò il termovalorizzatore di San Vittore e la Regione Lazio autorizzò la discarica di Roccasecca. Così realizzammo l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti solidi urbani, unica provincia del Lazio.

Detta così potrebbe sembrare un’operazione semplice. In realtà si è trattato di un lavoro duro e difficile. Per difendere queste scelte ho dovuto affrontare assemblee infuocate di cittadini, minacce e addirittura l’occupazione dell’Amministrazione provinciale. Alla fine posso, però, rivendicare la bontà del lavoro fatto, insieme ai Sindaci della Provincia di Frosinone (tutti, tranne quello di San Giovanni Incarico, costante e strumentale oppositore) ed all’ottimo Presidente della SAF, Cesare Fardelli".

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