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Labico, approvato il piano di riequilibrio finanziario. Debito ridotto a 2 milioni e 900 mila euro

In un consiglio comunale durato diverse ore è stato approvato a maggioranza il piano di riequilibrio finanziario del Comune di Labico. Un passaggio cruciale dell’amministrazione Galli che dovrebbe portare ad una soluzione definitiva l’annoso...

In un consiglio comunale durato diverse ore è stato approvato a maggioranza il piano di riequilibrio finanziario del Comune di Labico. Un passaggio cruciale dell’amministrazione Galli che dovrebbe portare ad una soluzione definitiva l’annoso problema del sequestro dei depuratori. Problema con il quale l’amministrazione si sta scontrando quotidianamente sin dal giorno dopo della vittoria elettorale.

Il punto sulla situazione è stato fatto dal sindaco Alfredo Galli che ha letto una lunga relazione dettagliata nella quale ha spiegato passo per passo tutto quello che è successo. Ora la Corte dei conti avrà 90 giorni di tempo per dare l’ok definitivo e per scongiurare il commissariamento.

“Abbiamo deciso dopo il consiglio comunale del 27 dicembre 2013 di ricorrere alla strada del riequilibrio di bilancio. Da due anni stiamo gestendo una situazione veramente difficile per quanto riguarda il debito creato dal sequestro dei depuratori. In questi tempi duri a livello socio economico chiedere ulteriori sforzi ai cittadini non è facile. Prima di tutto abbiamo voluto risolvere l'empasse ambientale che si era creata e da subito abbiamo avuto 200 mila euro dalla Regione per i lavori di messa a norma dei due impianti comunali ed abbiamo attivato un mutuo di 600 mila euro con la BCC. A settembre avevamo terminato i lavori di adeguamento ai limiti tabellari ma poi sono passati altri 8 mesi per la concessione delle autorizzazioni con un ulteriore aggravio per tutti i nostri cittadini. Questa che stiamo per intraprendere è la soluzione migliore e meno dannosa nonostante le critiche senza senso dell’opposizione. Da oltre 4 milioni di debiti con le ditte che hanno smaltito i liquami siamo arrivati a 2 milioni e novecento mila euro e vi è la possibilità di una ulteriore riduzione. Il dissesto non sarebbe stato una soluzione giusta per il bene del nostro paese perché avrebbe portato ulteriori tasse ed il blocco di ogni attività ed iniziativa amministrativa.

Il comune ha deciso di auto commissariarsi riducendo al massimo tutte le spese in modo da abbattere il debito per il massimo possibile e spalmandolo su più anni, fermo restando che i debiti derivanti da responsabilità di terzi (vedi le aziende che gestivano i depuratori) verranno fatti pagare a chi di dovere. C’è stato un abbattimento dei costi sulla gestione dei rifiuti che è passato da 1 milione e duecento mila euro ad un milione di euro l’anno con un risparmio di 200 mila euro, ma purtroppo ci sono stati oltre 240 mila euro di trasferimenti in meno dallo Stato. Abbiamo fatto tutto il possibile per salvare il nostro paese e non ci fermeremo davanti a nulla”.

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