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Martedì, 16 Aprile 2024
Roma

Labico, i cassaintegrati cgil dell'Antonelli Dolciaria incontrano gli On. Gregori e Carella

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Non è stata chiusa la questione dei lavoratori della Antonelli Dolciaria di Labico. Dopo il sit in di fine aprile ed il rinnovo della cassa integrazione straordinaria a fine maggio per il terzo anno consecutivo, i due...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Non è stata chiusa la questione dei lavoratori della Antonelli Dolciaria di Labico. Dopo il sit in di fine aprile ed il rinnovo della cassa integrazione straordinaria a fine maggio per il terzo anno consecutivo, i due lavoratori iscritti alla cgil sono tornati a chiedere attenzione alla loro situazione.

Infatti, proprio in questi giorni è stata notificata l'ennesima proroga della cassa integrazione ai due lavoratori che così sono in cassa senza rotazione dal maggio/agosto 2011, unici dell'azienda a non esser mai tornati a lavorare. Anche questa volta, infatti, dei 24 mandati in cassa integrazione ai primi di maggio solamente a loro è stata rinnovata la misura e questa volta per ben quattro mesi!

Davanti all'ennesimo rinvio i due lavoratori della FLAI CGIL hanno voluto incontrare i deputati del Pd Monica Gregori e Renzo Carella che già in passato hanno seguito la vicenda, per aggiornarli ed avere suggerimenti su come possano le istituzioni sostenere la loro battaglia per essere trattati come gli altri lavoratori ed avere garantito il diritto alla rotazione nella cassa integrazione, come del resto hanno sempre previsto gli accordi tra azienda Regione e parti sindacali dal 2011 ad oggi, ma mai applicata nel caso dei due lavoratori che a fine aprile per quasi due settimane hanno sostato davanti i cancelli dell'azienda labicana e che ora aspettano l'esito della causa per discriminazione, che arriverà per il 31 ottobre.

Con loro anche il segretario del circolo locale del Pd Benedetto Paris, che nei colloqui, ha rimarcato come “sia inaccettabile che su novanta lavoratori per due non ci sia stata mai la possibilità di una rotazione, estromettendo totalmente i due iscritti alla cgil dal ciclo produttivo, dalla fonte del loro reddito, impoverendoli non solo economicamente, ma anche professionalmente.” “La lotta al fianco dei due concittadini – ha chiarito Paris – è condotta dal circolo locale da ormai due anni e mezzo, con coerenza e presenza a sostegno delle loro istanze, non contro la ditta o gli altri lavoratori, innescando una guerra fra poveri o contro chi ha investito importanti risorse per il paese, ma è una lotta per affermare il diritto di questi due operai e di tutti gli altri ad un trattamento equo e secondo la legge, oltre al corretto utilizzo delle risorse statali e regionali, perché la cassa integrazione che dell'azienda è pagata con i nostri soldi ed è, quindi, inaccettabile che sia usata discriminando, di fatto, questi due lavoratori”.

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