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Paliano, la burocrazia regionale frena lo sviluppo del Monumento Naturale La Selva. Il dott. Consoli ci spiega come stanno le cose

Di seguito la nostra intervista esclusiva al Dott. Vito Consoli Direttore Generale ARP Lazio. Nelle settimane scorse la Regione Lazio è stata sfrattata per morosità dalla gestione affittuaria dell’ex Parco Uccelli della

Di seguito la nostra intervista esclusiva al Dott. Vito Consoli Direttore Generale ARP Lazio. Nelle settimane scorse la Regione Lazio è stata sfrattata per morosità dalla gestione affittuaria dell’ex Parco Uccelli della

Selva di Paliano, oggi Monumento Naturale, perché gli assessorati non si dividevano le competenze tra Patrimonio e Ambiente e così il fitto non è stato pagato per troppo tempo. L'ultimo pagamento, ormai tardivo, risale al 5 agosto scorso ma oramai lo sfratto è stato fatto e quindi si dovrà fare un altro contratto di affitto. Abbiamo voluto incontrare il direttore Generale della ARP (Agenzia Regionale PArchi) per fare il punto della situazione attuale.

“E’ dal Presidente Zingaretti una delibera di accorpamento di tutte le responsabilità in modo che sia solamente l’ARP (Agenzia Regionale Parchi) ad avere la responsabilità e quindi la gestione completa di tutta la proprietà della Selva. Solamente così facendo possono partire i bandi previsti nel Master Plan per la gestione delle varie attività che si potrebbero svolgere su tutta quella proprietà regionale che è considerevole. Anche se in un primo momento la Regione, con presidenza Zingaretti, aveva in mente di vendere il tutto a privati per incassare, ma l’imposizione dell’Assessore all’ambiente Refrigeri ha scongiurato questa vendita, mentre la presidente Polverini aveva creato un coordinamento di direttori che si vedevano ogni tanto”.

Ci spiega con calma nel nostro lungo colloquio, durato oltre un'ora, il Dott. Vito Consoli, una persona che sin dai giorni successivi all’acquisto della Selva da parte della Regione Lazio, sta seguendo passo passo il tutto. "Inizialmente per la gestione vi erano qualche centinaio di migliaia di euro ed oggi, invece, non c’è un centesimo - ci ha detto ancora il dott. Consoli - io sono molto preoccupato, perché penso sempre che si possa fare qualcosa di buono in quanto è un posto meraviglioso, anche se come si sa il Parco uccelli deve andare all’asta pubblica perché rientra nelle vendite indette dal Tribunale di Frosinone della famiglia Ruffo di Calabria, ma gli eredi hanno richiesto di poter sfoltire il bosco, poiché questo è ancora intestato a Fulco Ruffo e non è potuto andare all’Asta. Cosa che sarà fatta molto presto. Nel parco presto vedremo guardie a Cavallo- aggiunge il Dott. Consoli- le due persone che si vedono ora i signori Bruno e Franco Lozzi, sono semplicemente degli impiegati regionali. Stiamo cercando di fare un nuovo contratto per la gestione del parco Uccelli, con il Tribunale di Frosinone, anche se al momento è ancora in nostra gestione. Questo dovrà tenere presente la nuova legge Nazionale che ha messo nuove regole e cioè uno sconto del 15%. Purtroppo la tromba d’aria arrivata il 10 agosto ci ha letteralmente messo in ginocchio e grazie agli operai degli altri parchi regionali e di alcuni volontari non è stato speso un centesimo per quanto riguarda la legna di quercia tagliata, mi è stato assicurato che è ancora accatastata”. Invece, aggiungiamo noi, purtroppo non è così perché la legna di quercia, caro dott. Consoli, è sparita ed era quella che avrebbe invece potuto dare qualche entrata alla Regione da reinvestire sul posto. Se si indagasse bene la legna uscirebbe fuori perché tutti a Paliano sanno che fine ha fatto.

Ora bisognerà capire se il Tribunale di Frosinone può affittare il Parco ad un privato per realizzare dippiù? Il comune di Paliano, invece, sarebbe intenzionato a gestire il tutto come confermatoci dal Sindaco Alfieri nei giorni scorsi.

Per chiudere la nostra lunga conversazione ecco l’appello del dott Consoli: “noi non neghiamo niente a nessuno, perché vogliamo che siano fatti eventi di qualità, di cultura della natura e di quanto questa può essere utile all’ambiente e quindi all’uomo. Entro ottobre faremo una bella iniziativa nel Carcere per i prodotti locali visto che Paliano da sola ha circa 30 iscritti a Natura in Campo sui 70 regionali e presto faremo altre iniziative in collaborazione con il comune”.

DAL DOTT. VITO CONSOLI, DIRETTORE REGIONALE ARP ( AGENZIA REGIONALE PARCHI) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

“Innanzitutto non esiste, ad oggi una delibera della Giunta regionale che stabilisca nuove modalità di gestione della Selva di Paliano. Come ti ho detto, invece, esistono delle ipotesi, delle proposte che potranno concretizzarsi in una delibera o in altri atti e che faranno in modo di snellire e rendere più efficienti le procedure di attuazione del masterplan realizzato per lo sviluppo sostenibile della Selva, rispetto all’organizzazione messa in piedi dalla precedente Giunta regionale (quella della presidente Polverini, per intenderci). Tutto questo potrà comportare anche la concentrazione delle diverse competenze regionali in merito in un’unica struttura (l’ARP o un’altra poco importa) e soprattutto farà in modo di rendere anche il Comune di Paliano sempre più protagonista delle scelte che saranno fatte per l’attuazione del masterplan.

In secondo luogo né il presidente Zingaretti né la sua giunta hanno mai pensato di vendere le proprietà regionali alla Selva di Paliano. Anzi è esattamente il contrario. Nel nostro colloquio infatti ti o raccontato che in una riunione di coordinamento organizzata per provvedere al pagamento dell’affitto della zona dell’ex Parco Uccelli alcuni colleghi (dipendenti, non politici) che non conoscono il Masterplan e che soprattutto non conoscono la realtà palianese e quello che la Selva rappresenta per quei territori, erano piuttosto dubbiosi circa la necessità dell’affitto e uno di loro si è addirittura chiesto se non fosse il caso di vendere tutto e l’assessore Refrigeri, anche a nome del presidente Zingaretti, ha risposto chiarendo che la Giunta regionale ha molto a cuore il futuro della Selva e che la Regione intende essere protagonista di questo futuro, non rinunciando alle sue proprietà e alla sua presenza sul territorio e dando mandato ai funzionari e ai dirigenti presenti di procedere al pagamento dell’affitto e a una attuazione più rapida del masterplan collaborando strettamente con le comunità locali e in particolare con il Comune di Paliano.

Più avanti l’articolo cita la mia preoccupazione. Dimentica però di dire che sono preoccupato, ma ottimista, perché penso che con la collaborazione di tutti si riuscirà a far bene. Inoltre, come ho spiegato nel nostro colloquio, intendevo parlare di pre-occupazione in senso letterale, quello di “occuparsi prima”, perchè questo è il mio comportamento in ogni giorno di lavoro, qualsiasi cosa tratti. Credo infatti che un dipendente pubblico debba sempre fare il proprio lavoro in modo appassionato e tempestivo, attivandosi sempre in fretta per il bene dei cittadini.

Che una parte della Selva debba andare all’asta è cosa nota a tutti, anche se non conosco né i tempi né i dettagli dell’operazione, ma anche in questo caso sono certo che qualunque cosa accada si riuscirà a portare avanti il masterplan per il bene della collettività.

Circa i dipendenti regionali che lavorano alla Selva, nel confermare che i signori Bruno Renzi e Franco Lozzi, che con la dottoressa Margaritelli lavorano direttamente sul posto, non sono Guardiaparco, voglio aggiungere che si tratta di persone che operano con grande passione e professionalità e che svolgono un ruolo fondamentale per la soluzione dei tanti problemi della Selva. Inoltre voglio specificare che oltre a questi dipendenti, diversi altri colleghi all’ARP lavorano per la gestione del Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola di Piscoli e anche loro lo fanno con efficienza e passione.

Un piccolo appunto anche sul servizio di vigilanza a cavallo. È vero che ci stiamo pensando, che ci piacerebbe, ma al momento non so dire se e quando riusciremo a organizzare questo servizio, perché ovviamente bisogna garantire la sicurezza dei lavoratori e il benessere degli animali eventualmente utilizzati.

Infine, per quanto riguarda i lavori eseguiti dopo la tromba d’aria, voglio specificare che si tratta di un’esperienza molto positiva di collaborazione tra tanti soggetti diversi, Regione Lazio, Comune di Paliano, Parco dei Monti Simbruini e Parco dei Castelli romani, ma anche agricoltori e volontari palianesi che hanno dato un apporto molto importante”.

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Caro Direttore Consoli , la ringraziamo delle puntualizzazioni che ha fatto sul nostro articolo, credo di aver scritto le stesse cose. Anzi alla luce di queste precisazioni mi viene di pensare che i tempi burocratici si allungano sempre di più e purtroppo a discapito dell’economia locale, che invece avrebbe bisogno di questa nuova economia, visto che alcune aziende hanno addirittura chiuso i battenti su Paliano, operai che potrebbero essere reinseriti in questo contesto.

Così: la Regione non decide! Il Comune non decide! e la legna buona di quercia sparisce: questa purtroppo è la triste realtà! Ecco perché è importante che ci sia un solo interlocutore che si possa muovere in tutte le direzioni e faccia ripartire l’economia locale che langue troppo.

Giancarlo Flavi Giancarlo Flavi

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