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Paliano, La Selva invasa da turisti anche il 1 maggio. Un bambino si perde e viene ritrovato nel fango

C’è stato un momento di panico il primo maggio alla Selva di Paliano perchè non si trovava più un bambino che era rimasto impantanato nel fango melmoso. Per fortuna i suoi amichetti lo hanno visto ed hanno dato l'allarme ed in pochi minuti è stato...

C’è stato un momento di panico il primo maggio alla Selva di Paliano perchè non si trovava più un bambino che era rimasto impantanato nel fango melmoso. Per fortuna i suoi amichetti lo hanno visto ed hanno dato l'allarme ed in pochi minuti è stato portato in salvo dai volontari della Croce Rossa di Paliano.

A parte questo piccolo episodio di cronaca, l’invasione pacifica di oltre tremila persone è andata avanti per tutta la giornata sui verdi prati (resi umidi dalla pioggia caduta nella notte) del Monumento Naturale parco La Selva di Paliano, sotto il controllo dei meravigliosi ragazzi dalla Protezione Civile locale e dei ragazzi della Croce Rosa di Paliano. Il traffico locale sulla Palianese è stato tenuto a bada dalla Polizia Locale e ne parcheggio vi erano ben 7 pullman provenienti dal casertano - napoletano.

Alcuni produttori locali hanno poi garantito quel minimo di gastronomia con prodotti locali e non sono mancati gli artigiani del comprensorio con le loro mercanzie ed i loro prestigiosi lavori artigianali cosi come i commercianti del Centro Commerciale Naturale che si sono adoperati affinchè tutto andasse bene.

Incomprensibile, ancora una volta, è stato il gesto della Regione Lazio che non ha permesso al Comune di Paliano, l'amministrazione Sturvi dopo oltre 20 anni di abbandono è riuscita a far ripartire questo importantissimo polmone verde, quindi alla Protezione Civile di raccogliere in queste tre giornate di Pasquetta, 25 Aprile, e 1 Maggio almeno un euro a testa all’ingresso per poter pagare le spese per la raccolta dei rifiuti che il buon Bruno Renzi, responsabile regionale del Parco, fà ogni volta nei giorni successivi le feste con lo strumento creato da Antonello Ruffo di Calabria per raccogliere quanto lasciato a terra in modo da far resatre il prato sempre verde.

Altro fatto davvero poco igienico è stato il passaggio delle pecore tra la gente stesa sui prati, cosa che vi documentiamo in foto.

I bracieri sono stati accesi tutto il giorno per la gioia dei bimbi che per l’intera giornata hanno potuto correre con le loro biciclette e intere famiglie si sono potute godere il parco in tutta la sua bellezza naturale, in attesa che si sbrogli la situazione in cui si trova a livello amministrativo, perché è sub judice e non si capisce chi lo deve gestire. Perché la Regione lo ha preso in affitto dal Tribunale di Frosinone che ne sta curando la vendita.

Giancarlo Flavi

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