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Patrica, Piano Regolatore, giù la maschera. Ecco perchè è stato sfiduciato il sindaco

L’ultimo intervento dell’ex consigliere Lucio Fiordalisio (indicato come futuro candidato a sindaco del Pd) è, a dir poco, inopportuno e scorretto. In una sua nota pubblicata dai giornali locali, afferma che  ”Il piano regolatore è una faccenda...

L’ultimo intervento dell’ex consigliere Lucio Fiordalisio (indicato come futuro candidato a sindaco del Pd) è, a dir poco, inopportuno e scorretto. In una sua nota pubblicata dai giornali locali, afferma che ”Il piano regolatore è una faccenda politica” e, pertanto, invita il commissario prefettizio a non toccarlo.

Bell’esempio di libertà!!!

Fiordalisio, in questo modo conferma quanto da me sempre sostenuto:

1) - Il piano regolatore è stato lo strumento che le segreterie dei partiti (a cominciare da quella del Pd) hanno utilizzato per far cadere la precedente amministrazione;

2) - I sei firmatari delle dimissioni, ossia dell’atto con cui è stata sfiduciata l’ex sindaco Denise Caprara, non hanno avuto alcun rispetto né del lavoro dei tecnici, e nemmeno della professionalità e competenza dimostrata dall’attuale commissario Prefettizio, dottoressa Stefania Galella.

E mi spiego meglio.

Il Piano regolatore (usato come cavallo di Troia per scardinare la precedente amministrazione) è il frutto di anni e anni di lavoro, di incontri, di suggerimenti, di integrazioni, di aggiustamenti. Il tutto, svolto sempre alla luce del sole, con decine di riunioni alle quali hanno partecipato non solo i tecnici, ma anche le categorie sociali, i commercianti, le Associazioni del territorio e tutti i consiglieri comunali. In una parola: è il frutto di anni di grande lavoro che ha coinvolto tutto il Paese. Compresi, ovviamente, i sei consiglieri che hanno sfiduciato il sindaco Caprara.

Come mai, per anni, hanno partecipato a questa complessa fase di elaborazione e poi, improvvisamente, hanno fatto marcia indietro?

Ora è lo stesso Fiordalisio che lo ammette: «Lo abbiamo fatto per una faccenda politica». Che, tradotto, vuol dire: abbiamo obbedito alle segreterie dei partiti e abbiamo fatto saltare un lavoro (costato denaro alle casse comunali) durato anni e anni di impegno condiviso.

Bel rispetto, questo, per il nostro Paese...!

Secondo punto: il commissario che sta guidando il nostro Comune, dottoressa Stefania Galella, è persona di grande professionalità, che, di certo, non può fidarsi delle riflessioni di qualche ex consigliere comunale. Pertanto, se deve informarsi dello stato e della procedura seguita per il Piano Regolatore, è giusto che lo faccia con le persone più competenti: ossia i tecnici.

O Fiordalisio pretende di essere anche architetto, ingegnere, geometra, geologo...

O, forse, Fiordalisio teme che ora vengono a galla le pretese assurde con le quali i «sei dissidenti» hanno affossato il Piano?

O, forse, si preoccupa che ora vengono alla luce le richieste di ”qualcuno che doveva essere accontentato”?

No, il Piano Regolatore deve restare al di sopra delle parti, nell’interesse generale di «tutto il Paese».

Pertanto reputo corretto l’atteggiamento di chi, per avere delucidazioni o approfondimenti, si rivolge, appunto, alle persone più esperte e competenti. I tecnici, appunto.

Tutto il resto, a cominciare dalla gravissima affermazione secondo cui il Piano Regolatore «E’ una faccenda politica», denota una scarsa sensibilità verso le istituzioni, verso chi le rappresenta e verso chi sa fare (e bene) il suo lavoro.

Stefano Belli (ex sindaco di Patrica)

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