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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cave, Astengo si tira fuori dalla vicenda del finanziamento provinciale all’ass. Caveamica

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Strumentalizzata (lo scrivente sta parlando della storia emersa nelle ore scorse dalla rete in cui alcuni esponenti di SEL, dell’associazione Cave Amica e della Pro Loco di Cave si sarebbero appropriati di 5000 euro con...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Strumentalizzata (lo scrivente sta parlando della storia emersa nelle ore scorse dalla rete in cui alcuni esponenti di SEL, dell’associazione Cave Amica e della Pro Loco di Cave si sarebbero appropriati di 5000 euro con un finanziamento provinciale non possedendo le caratteristiche a norma di legge ndr) da tre persone tra loro collegate attraverso rapporti di partitocrazia, è prima apparsa una fuorviante descrizione di una vicenda che, evidentemente, io conosco meno di chi la denuncia e poi una comprensibile, seppur frettolosa, mia espulsione dal Movimento Cave Amica, con atto pubblicato con motivazioni generiche, seppur “gravissime”, il 19 Settembre, su Face Book. Ben prima di qualsiasi atto di questa vicenda, avevo presentato, per altri motivi, le mie irrevocabili dimissioni in data 13 settembre 2013. Per rispetto di chi mi conosce ed è entrato in rapporto con me per le più diverse ragioni, sintetizzo i fatti. Dato che la vigliaccheria di chi fa una politica non propositiva, ma di schiacciamento, non gli consente di esporre fatti e nomi precisi, ma solo indizi allusivi su cui imbastire delegittimazioni ad uso di menti e cuori deboli, penso di poter ricondurre questa vicenda, pompata ad arte, al fatto che, personalmente, meno di un anno fa, diedi la mia disponibilità a condividere un progetto di ricerca sulla condizione lavorativa e sociale giovanile a Cave. Ricerca che la parte proponente mi diceva essere l’approfondimento di pari ricerca a cui l’anno precedente aveva cooperato un'altra Associazione di Cave e di cui avevo sentito parlare. Non avendone, in seguito, più avuto notizia, pensai che il progetto fosse evaporato e commisi la leggerezza di non avvisare del fatto il Coordinatore di Cave Amica. Ora apprendo che un finanziamento viene reso riconducibile a quella mia disponibilità. E che la Procura della Repubblica sarebbe stata informata per presunte illegalità. Ne sono felice perché ciò potrà far luce sui fatti. Non un centesimo di quel finanziamento che, senza avere i coraggio di nominarmi, viene indirettamente ricondotto a me da chi dovrebbe essermi sodale, è entrato, in modo diretto o indiretto, nelle mie tasche o, presumo, nelle casse di Cave Amica. Il movimento è stato quindi impropriamente tirato in causa e, a prescindere da qualsiasi altra considerazione, non posso che prendere atto ed accettare la decisione adottata che, del resto avalla e rafforza i motivi altri per cui l’avevo ampiamente preceduta. Per quanto riguarda l’eventuale illegalità di queste operazioni e la mia reale compromissione in tali eventuali illegalità, auguro a chi le ha denunciate ed a chi, avendomi già condannato, ha preso e pubblicato, senza preventiva contestazione di addebito, provvedimenti lesivi della mia dignità, di essere in grado di fornire prove indiscutibili delle mie colpe, che i miei legali valuteranno. A me è stata offerta l’opportunità di una cartina al tornasole sociale che separerà, mio malgrado, chi ha interesse autentico e conosce davvero, da chi preferisce usare senza conoscere”.

Emanuele Astengo

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