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Palestrina, ancora nel caos il Consorzio industriale Torresina. Emesse 43 ordinanze di chiusura. Si cerca una non facile soluzione

Sale la protesta delle aziende e degli operai dopo l’emissione di altre 30 ordinanze di chiusura nella zona industriale e commerciale di Torresina nel comune di Palestrina. La situazione, con il passare dei giorni, invece di risolversi sembra...

Sale la protesta delle aziende e degli operai dopo l’emissione di altre 30 ordinanze di chiusura nella zona industriale e commerciale di Torresina nel comune di Palestrina. La situazione, con il passare dei giorni, invece di risolversi sembra essere sempre più ingarbugliata e sul posto sono intervenuti Carabinieri, Polizia Locale e Asl che stanno indagando per capire come possano essere state rilasciate le varie autorizzazioni sanitarie.

Sta di fatto che il comune è costretto a far chiudere decine di opifici industriali e commerciali perché privi di fosse biologiche a tenuta o, ancor peggio, privi di fognature comunali.

Con molto imbarazzo, il comune che aveva creduto nello sviluppo commerciale e industriale di questo comprensorio, oggi si trova costretto ad emettere ordinanze di chiusura per quelle industrie commerciali, che stanno dando lavoro a centinaia di operai che adesso saranno costretti a restare a casa a causa delle solite negligenze amministrative all'italiana nelle quali è rimasta invischiata anche la nuova farmacia comunale.

Così dopo i vari sopralluoghi l’assessorato ai lavori pubblici è stato costretto ad emettere in totale ad oggi ben 43 ordinanze di chiusura. Dopo le 13 chiusure della scorsa settimana, con le aziende man mano in riapertura nei giorni successivi, da questa mattina sono circa una trentina le aziende costrette a serrare i battenti “in assenza del rinnovo o del rilascio del certificato di agibilità” dovuto, tra l’altro, “alla mancanza di un idoneo e conforme sistema di smaltimento delle acque reflue”, che però, si difendono le aziende, erano stati più volte adeguati negli ultimi anni. Ma ora si dovrà cominciare tutto da capo per richiedere di nuovo il certificato di agibilità.

Ogni giorno che passa è uno stillicidio, non solo per le aziende, ma anche per gli stessi tecnici e forze dell'ordine che debbono verificarne la conformità, visto che il “bubbone” è scoppiato e che adesso intorno a questo grande “osso” ci stanno Carabinieri, Polizia Locale e Asl, che stanno facendo una serie di accertamenti.

L’amministrazione Comunale, guidata dal facente funzione da sindaco Adolfo De Angelis deve porre rimedio immediato a questa situazione, in considerazione anche del fatto che l’ex sindaco Rodolfo Lena, sotto la cui gestione si è sviluppata l’industralizzazione di Torresina, è un autorevole componente del Consiglio Regionale e potrebbe far arrivare subito i fondi al suo comune per realizzare le fogne necessarie per far lavorare in pace le aziende che sono il cardine dello sviluppo locale.

Giancarlo Flavi

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