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Prostituzione, Spilabotte alla Tedeschi e D’Aguanno: “non possiamo girare la testa dall’altra parte, il fenomeno va affrontato”

La proposta di regolamentare il fenomeno della prostituzione continua a far discutere e nei giorni scorsi sono apparse sulla stampa dichiarazioni contrarie di Annamaria Tedeschi ed Annalisa D’Aguanno;

La proposta di regolamentare il fenomeno della prostituzione continua a far discutere e nei giorni scorsi sono apparse sulla stampa dichiarazioni contrarie di Annamaria Tedeschi ed Annalisa D’Aguanno; la Senatrice Maria Spilabotte a loro risponde: “Ringrazio la dottoressa Tedeschi per l’apprezzamento che esprime alla mia disponibilità al confronto – che è d’obbligo quando si ricopre un ruolo come il mio - sulla proposta di legge per la regolamentazione della prostituzione alla quale sto lavorando. Concordo con lei quando afferma che “la vendita del corpo di un essere umano, donna o uomo che sia, vada a negare quel passaggio che da animali ci ha portati ad essere umano”. E’ altresì indubbio che però essa esiste, come possiamo constatare quotidianamente. La vendita del corpo umano esiste e caratterizza, purtroppo, noi uomini, perché gli animali, al contrario, non vendono il loro. E’ anche in questo che ci distinguiamo dagli animali. Quindi ritengo che tale fenomeno, per quanto scabroso e scomodo, vada affrontato. Così come alla D’Aguanno vorrei far presente, qualora non se ne fosse accorta, che oggi ci sono molte donne, spesso anche minori, ridotte in schiavitù, costrette a subire violenze di ogni genere. Certo, sarebbe più facile girare la testa da un’altra parte e far finta di non vedere, ma non è l’atteggiamento giusto, anzi direi che per un politico è da irresponsabili. Non servono dunque falsi moralismi ed ipocrisie. Anche perché è noto che dietro al fenomeno prostituzione c’è di tutto e non si può far finta che esso non esista in nome del fatto che “certi principi non sono affatto negoziabili”. Poi se si vuole fraintendere la mia proposta io non posso far altro che spiegare, e spiegare nuovamente, senza stancarmi, perché ero ben conscia, quando ho iniziato a lavorare ad essa, che si sarebbe prestata a speculazioni e a critiche strumentali in nome di “valori” che sembrano valere soltanto in certi momenti e per taluni argomenti. Accade per tutte le tematiche spigolose: cosi fu per la legge sul divorzio e poi per la 194, quella sull’interruzione di gravidanza; cosi è oggi per il riconoscimento delle coppie di fatto, del matrimonio gay e, addirittura, della possibilità di stilare il proprio testamento biologico. Il fenomeno della prostituzione esiste ed esisterà sempre. Allora se non possiamo eliminarlo non rimane altro che affrontarlo. Ribadendo che dobbiamo discutere sulla regolamentazione della prostituzione volontaria, perseguendo e contrastando invece lo sfruttamento. E la mia proposta di legge, sulla quale sicuramente c’è molto da lavorare, va in questo senso”.

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