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Regione,  680 mila euro per la nascita di una rete regionale per l'autismo per migliorare le cure e avviare test precoci

Giunta approva delibera che segue contenuti della proposta di legge regionale della consigliera Bianchi: ora e' necessario colmare vuoto legislativo e culturale. con approvazione legge ci saranno più servizi, test precoce per tutti i nuovi nati  e...

Giunta approva delibera che segue contenuti della proposta di legge regionale della consigliera Bianchi: ora e' necessario colmare vuoto legislativo e culturale. con approvazione legge ci saranno più servizi, test precoce per tutti i nuovi nati e un monitoraggio su diffusione del fenomeno

Nascerà una rete di assistenza per tutte quelle persone, bambini e adulti, che soffrono di autismo sostenuta da un finanziamento regionale di 688 mila euro. A deciderlo è stata la Regione Lazio con la delibera n. 932 del 30 dicembre scorso. Un provvedimento che anticipa quanto disposto nella proposta di legge sull’autismo presentata dalla consigliera Bianchi e sostenuta da altri 12 consiglieri regionali.

A dichiararlo è la Consigliera Regionale del gruppo "Per il Lazio" Daniela Bianchi, che nei mesi scorsi ha presentato un'apposita proposta di legge regionale sull'autismo.

-Era necessario intervenire con urgenza sull’autismo - spiega la Consigliera Bianchi- visto il continuo aumento dei casi e la solitudine delle famiglie-circa 50 mila in tutta Italia- e 6 bambini autistici ogni 1000 nuovi nati, ma di cui non esistono studi e percorsi di recupero certi e univoci.-

-Per questo la Regione Lazio darà vita ad un “sistema curante” gestito da una cabina di regia inter-assessorile – riprende la consigliera Bianchi - che coinvolgerà i servizi sanitari, sociali ed educativi, le famiglie e le associazioni garantendo un approccio interdisciplinare. Gli obiettivi sono diagnosticare il prima possibile il disturbo nei bambini, favorire l’inclusione scolastica e sociale e migliorare le cure e l’assistenza delle persone affette da DSA. Per farlo, come previsto anche nella proposta di legge, nasceranno delle equipe territoriali sull’autismo che affiancheranno pediatri, medici, Asl, centri di cura e servizi sociali dei Comuni laziali.

Per dare certezza e qualità delle cure, verranno anche individuati centri regionali di riferimento specializzati nell’autismo che avranno il compito di coordinare le equipe territoriali, tenerle costantemente aggiornate su nuove cure e formare i pediatri della regione nella diagnosi precoce. Tutto questo in stretta collaborazione con l’Istituto superiore della Sanità per quanto riguarda la ricerca scientifica e innovazione nelle cure.

-Sono felice – riprende la Consigliera - che il Presidente Nicola Zingaretti e l’Assessore alle politiche sociali Rita Visiniabbiano dimostrato concreta vicinanza al tema. Prima ancora dell’apertura della discussione sulla mia proposta di legge, hanno voluto raccoglierne i contenuti, già condivisi con le strutture regionali, consapevoli della necessità di fare presto. Una proposta di legge sostenuta in maniera trasversale dai consiglieri di maggioranza Daniele Mitolo, Marta Bonafoni, Baldassarre Favara, Teresa Petrangolini, Rosa Giancola e Riccardo Valentini del gruppo “Per il Lazio”, Rodolfo Lena del gruppo PD e presidente della commissione “Politiche sociali e salute”, Piero Petrassi del gruppo CD, Gino De Paolis del gruppo “Sel” e dai consiglieri di minoranza Marino Fardelli della lista “Bongiorno”, Devid Porrello e Davide Barillari del Movimento 5 stelle.

Dopo questa importante apertura dell’Assessorato, è necessario dare stabilità e certezza negli anni alle azioni previste e accelerare il percorso di approvazione della legge che prevede la definizione, in maniera stabile, di un Piano di Azione Regionale che conterrà tutti gli interventi legati all’autismo, dalla conoscenza dei bisogni, alla creazione di una rete di assistenza, alla formazione degli operatori, fino alla ricerca scientifica e alle campagne di informazione. La legge punta anche a creare una cultura dell’autismo, un tema ancora circondato da una diffusa confusione e disinformazione, per offrire alle persone autistiche sostegno e opportunità di studio e lavoro, per una vita migliore e attiva all’interno della comunità. Grande attenzione nell'azione dell'Assessorato è stata data alla diagnosi precoce, con la formazione dei pediatri per libera scelta. Ma è necessario affiancare a questo una legge che garantisca il test per tutti i nuovi nati. Un’azione a costo zero, visto che il test è un semplice questionario con domande sul comportamento del neonato, che gli stessi pediatri potrebbero somministrare ai genitori. Riscontrare tardi il disturbo, come avviene spesso oggi, significa condannare le persone che ne soffrono ad una vita difficile, lontana dal mondo e bisognose di un’assistenza continua. -In questi mesi – racconta la Consigliera - ho raccolto storie di famiglie con ragazzi autistici, a partire da quella delgiornalista Gianluca Nicoletti e della comunità da lui stesso fondata Insettopia. E con loro ho provato a capire cosa significa questo disagio, cosa significa l'indifferenza, cosa significa lottare per un parcheggio o per il riconoscimento di un percorso formativo. Con loro ho scritto la PL. -Con la delibera e la proposta di legge - conclude Bianchi - la Regione sta dando una risposta forte e concreta ai bisogni delle persone autistiche e delle loro famiglie. Quello che vogliamo è rafforzare sempre di più le politiche di discriminazione positiva per le persone in difficoltà, fatte di benessere e inclusione sociale. Nessuno deve essere lasciato solo. Dopo questa iniziativa regionale, che mostra la volontà dell'Assessore Rita Visini e del Presidente Zingaretti di incidere positivamente sull'argomento, sono certa che il percorso verso l’approvazione della prima legge sull’autismo della Regione Lazio sarà ancora più veloce e partecipato. Sicuramente sarà uno degli obiettivi da raggiungere in questo nuovo anno.

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