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Regione, con la Asl RM/G si chiude ciclo audizioni alla Pisana per gli atti aziendali

Lena: Abbiamo ricevuto il quadro di come sta cambiando il sistema sociosanitario.

Lena: Abbiamo ricevuto il quadro di come sta cambiando il sistema sociosanitario.

Con l'audizione del direttore generale Giuseppe Caroli sull'Atto aziendale della Asl Rm/G si è concluso il ciclo di sedute della commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale sui nuovi documenti di organizzazione di aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio che – dopo il relativo decreto del commissario ad acta Nicola Zingaretti – prenderanno il posto degli Atti vigenti dal 2007-2008.

Il territorio della Asl Rm/G comprende settanta comuni con una popolazione pari a 497.690 abitanti. A livello operativo, l'azienda è articolata in sei distretti (Monterotondo, Guidonia, Tivoli, Palestrina, Colleferro e Subiaco). Al Distretto competono, in primo luogo, le attività collegate alla risposta del bisogno di salute e le azioni di promozione di stili di vita sani tra la popolazione, per il cui sviluppo deve adottare le metodologie della programmazione, della ricerca e del coinvolgimento della comunità.

Sette i Dipartimenti gestionali individuati (Chirurgia, Medicina, Emergenza, Materno-Infantile, Prevenzione, Professione Sanitarie, Salute mentale e dipendenze patologiche). Il nuovo Atto organizza poi l'attività ospedaliera secondo il modello gestionale del Presidio ospedaliero unico, al cui interno sono compresi gli stabilimenti ospedalieri. Le Unità operative complesse passano da 94 a 70.

"Tale modello – secondo Caroli – favorisce il coordinamento e l’integrazione delle attività ospedaliere erogate dagli stabilimenti ed è orientato a rendere più efficaci i servizi ospedalieri offerti evitando sovrapposizioni e duplicazioni. All’integrazione è speculare la diversificazione delle attività per gradi di intensità e specializzazione delle cure, che, inserita in un sistema integrato di assistenza ospedaliera provinciale e regionale, è in grado di soddisfare i bisogni di ricovero e cura della popolazione residente in maniera più appropriata".

Il Presidio ospedaliero unico si presenta dunque come un modello organizzativo che persegue un’azione diagnostico terapeutica improntata alla continuità assistenziale ed all’approccio polispecialistico e multiprofessionale, con l’obiettivo prioritario di promuovere la razionalizzazione, l’integrazione e l’uniformazione delle attività svolte in ciascun presidio in campo diagnostico, terapeutico e riabilitativo, perseguendo livelli sempre più elevati nella erogazione delle prestazioni assistenziali

La Asl Rm/G prevede anche l’istituzione di una Unità operativa semplice di Psicologia clinica, che costituirà un centro qualificato per la diagnosi psicologica, il ‘counseling’ e la psicoterapia. In particolare, si propone la cura del disagio psicologico e delle patologie psichiche di grado lieve, dei problemi psicologici connessi alle patologie organiche e psicosomatiche, a problemi connessi al campo relazionale, lavorativo, sociale e di comunità. A tal proposito, Cairoli ha spiegato che "quella della salute mentale si configura come una vera e propria emergenza sociale, sul nostro territorio.

“Dopo sedici audizioni sui nuovi Atti aziendali tenute in meno di un mese abbiamo ricevuto dal management sanitario regionale il quadro completo di come sta cambiando il sistema del Lazio", ha commentato il presidente Rodolfo Lena (Pd) al termine dell'incontro. “Si trattava di un passaggio fondamentale, mai espletato durante il periodo di commissariamento – ha aggiunto – ma ancora più importante per noi consiglieri saranno gli incontri con i direttori generali che organizzeremo nei prossimi mesi per confrontarci periodicamente sull’applicazione delle misure illustrate in queste settimane in Commissione. Inoltre, dal 15 settembre al 15 novembre, si aprirà una nuova finestra temporale per la verifica degli Atti che abbiamo esaminato, al fine di favorire l'adozione di eventuali modifiche”.

Quanto al quadro generale venuto fuori dalle audizioni, il presidente Lena si è detto soddisfatto “dei consistenti tagli alle Unità operative senza per questo diminuire i servizi” e della forte spinta all’integrazione sociosanitaria “che finalmente sposta sul territorio e sull’assistito l’attenzione e le risorse del nostro sistema salute, facendo tornare l’ospedale luogo d’elezione per emergenza e acuzie”.

“Tutti gli Atti che abbiamo esaminato – ha concluso – denotano una grande attenzione al cittadino così come alle risorse umane che con professionalità, competenza e generosità hanno contribuito alla tenuta del sistema in questi duri anni di spending review e blocco del turn over”. Una stagione che, secondo Lena, “si avvia finalmente alla conclusione

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