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Sabato, 20 Aprile 2024
Roma

Regione, dopo 16 anni sottoscritto nuovo contratto integrativo per dipendenti giunta

Valorizzazione del merito; opportunità di avanzamento di carriera; misure di welfare aziendale; contenimento dei costi e miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Sono queste le parole chiave del nuovo contratto integrativo...

Valorizzazione del merito; opportunità di avanzamento di carriera; misure di welfare aziendale; contenimento dei costi e miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Sono queste le parole chiave del nuovo contratto integrativo decentrato per i dipendenti della Giunta della regione Lazio, sottoscritto dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, CSA e DICCAP. Il nuovo contratto sostituisce quello del 2001 e riguarda quasi 4 mila dipendenti. “Con la firma dell’ accordo avvenuta questa mattina alle ore 3,00 dopo un serrato ma costruttivo confronto con i sindacati – commenta l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente - la nostra Regione si dota di uno strumento strategico sia per la valorizzazione delle professionalità dei lavoratori sia per la gestione delle risorse umane e l’organizzazione del lavoro. Dopo 16 anni, la Regione sottoscrive un’ipotesi di contratto collettivo integrativo che presenta profili assai innovativi; abbiamo introdotto, tra l’altro, un sistema meritocratico di progressione di carriera per i lavoratori che da ben 8 anni attendevano un riconoscimento della loro professionalità; abbiamo inoltre introdotto criteri di valutazione oggettivi e trasparenti per l’attribuzione degli incarichi delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità. Altre novità sono: la previsione di misure per il benessere organizzativo e l’introduzione dell’istituto delle “ferie solidali”, che permette di donare alcuni giorni di feria a altri dipendenti in situazioni di necessità. L’accordo, pienamente condiviso con le organizzazione sindacali, arriva al termine di un percorso che testimonia il clima sereno e responsabile instaurato tra tutte le parti. Con questo contratto si completa il percorso di regolarizzazione degli istituti contrattuali avviato dalla Giunta Zingaretti sin dal suo insediamento nell'ottica del processo di ammodernamento e risanamento della nostra Regione”. Infine, è stato sottoscritto un protocollo di intesa per le relazioni sindacali che garantisce una maggiore partecipazione dei lavoratori alle scelte organizzative dell’Ente e alle condizioni di lavoro, favorendo il superamento della logica della contrapposizione in favore di una sempre maggiore condivisione.

LAVORO, VALENTE, ‘CON ACCORDO SCONGIURATI LICENZIAMENTI DELLA FIORUCCI DI POMEZIA’

“La decisone dei lavoratori della Fiorucci di sottoscrivere l’accordo che avevamo formulato il 21 marzo scorso è un’ottima notizia perché permette di scongiurare il licenziamento di oltre 100 persone. Certamente per i dipendenti dello stabilimento di Pomezia si apre un periodo di sacrifici, ma siamo convinti che questo accordo ponga le basi per un solido riavvio dell’azienda e del futuro occupazionale di tutti i 485 lavoratori. Le organizzazioni sindacali hanno dimostrato grande senso di responsabilità facendo una scommessa comune anche se apparentemente impopolare: salvaguardare l’azienda e con essa il posto di lavoro”. Lo afferma in una nota l’assessore al Lavoro, Pari opportunità e Personale della Regione Lazio, Lucia Valente.

ZINGARETTI SU HUFFINGTON POST; ‘L'EUROPA SIA IL CAMPO E IL CUORE DELLA NOSTRA BATTAGLIA POLITICA’

“Arriviamo ai 60 anni dei Trattati di Roma, il primo passo dell'Europa unita, con tante incertezze e alcuni segnali di speranza. Siamo a un tornante difficile. C'è, in questo quadro, qualche segnale positivo ci fa vivere con un po' più di fiducia l'anniversario che sabato si celebrerà a Roma. In Olanda la proposta antieuropeista e xenofoba di Wilders è stata respinta. In Germania un europeista come Schulz scuote un elettorato di sinistra in stallo da tantissimo tempo. In Francia il fronte democratico rivendica con orgoglio - finalmente - la scelta europeista, e i cittadini sembrano premiarlo”. Lo scrive su Huffington Post il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Serve uno scarto, un cambio di passo, in cui la politica è chiamata a giocare tutto il proprio ruolo. È con la politica, insomma, che bisogna rispondere al messaggio, tutto politico, dell'antieuropeismo. Una reazione uguale e contraria o, se si vuole ricorrere alla saggezza popolare, "a brigante, brigante e mezzo". Come? Disegnando, prima di tutto una visione chiara del futuro europeo. Che parli, e faccia capire, le differenze fondamentali che ci sono tra un Mondo "senza' Europa ed un mondo con'Europa". Che dica con chiarezza dell'irrilevanza di ognuno dei Paesi da soli, in uno scenario internazionale che ci vorrebbe deboli, stretti, tra i grandi blocchi economici e di potere del Pianeta di Putin. Che faccia emergere quanti dei nostri diritti abbiano radici europee, che faccia capire, insomma, che dalle unioni civili, ai diritti delle donne, al rispetto della 194. Ridare ossigeno all'Europa politica, quindi. E per farlo, rilanciare su quello che l'Europa dovrà essere domani. A partire da un sistema di governo che faccia partecipare in maniera chiara i cittadini - in primo luogo con l'elezione diretta del Presidente - e delle politiche coerenti con questa impostazione, che aggredisca quella distanza che è il cancro che mina alle fondamenta il rapporto tra cittadinanza ed Europa. L'Europa deve essere il campo democratico per una battaglia sui diritti, per l'eguaglianza, per il governo dei grandi fenomeni che riguardano la concentrazione delle ricchezze o quella dell'informazione e dei nuovi media. E questa deve essere una missione chiara anche per il nuovo Pd, che dovrebbe proporsi come grande forza europeista nel Paese. Senza timidezze e con orgoglio. Perché un partito riformista deve lottare a spada tratta per l'Europa, dicendo agli italiani che è un progetto di civiltà senza paragoni nel mondo, un esempio di pluralismo e di costruzione di diritti e dignità delle persone che va portato avanti. A Beppe Grillo, a Matteo Salvini, ai populisti italiani che ci vorrebbero schiacciati tra Trump e Putin, dobbiamo rispondere che l'Europa è ancora il luogo della nostra civiltà, della nostra libertà, del nostro futuro – conclude su Huffington Post il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - E che il Pd continuerà a battersi per l'Europa unita e spendere tutte le sue energie per riformarla e per costruire un'Europa più forte, più democratica, più giusta”.

BRACCIANO, MINNUCCI (PD): “I GRILLINI NON SANNO QUELLO CHE DICONO ”

“In queste ore abbiamo appreso dunque che la scelta di non autorizzare la manifestazione pro lago non è figlia di disattenzione e leggerezza ma, piuttosto, della superbia e dell’arroganza a cinquestelle che dimostra un dilettantismo e un grado di incompetenza disarmante. Appellandosi alla mancanza di autorizzazioni prefettizie di pubblica sicurezza, la Sindaca Anselmo non solo ha dimostrato di non conoscere la normativa ma neanche quella Costituzione che lo scorso 4 dicembre hanno fatto finta di difendere. La Sindaca dovrebbe sapere che siamo e viviamo in un Paese libero e democratico dove, secondo l’articolo 7 della nostra Costituzione, i cittadini hanno il diritto di riunirsi pacificamente in luoghi pubblici per manifestare il proprio pensiero. La verità è che la banda grillina, su ordini di scuderia, non solo non ha autorizzato la manifestazione calpestando quella libertà di manifestare che è un diritto imprescindibile del nostro Paese, ma ha fatto in modo di boicottarla subdolamente negando al Comitato promotore quel sostegno che un’amministrazione locale dovrebbe garantire in situazioni che accumulano la sensibilità e la preoccupazione di migliaia di residenti. È questa la triste verità che la Sindaca a cinque punte, nel goffo tentativo di tirare in ballo l’aspetto sicurezza trasformando magicamente Anguillara in Parigi o Londra, non ha voluto ammettere neanche in queste ore continuando a giustificare una scelta francamente indifendibile”. Ha detto il deputato dem, Emiliano Minnucci, commentando il post facebook pubblicato questo pomeriggio dalla Sindaca di Anguillara Sabazia, Sabrina Anselmo.

CELIO AZZURRO, BONAFONI (MDP): “INACCETTABILE CHIUSURA STRUTTURA MODELLO, IL COMUNE BATTA UN COLPO”

“E' davvero inaccettabile quanto sta accadendo in questo ore all'asilo Celio Azzurro. Con la consegna della determina dirigenziale emanata dall'Assessorato al Patrimonio, il Campidoglio ha deciso di fatto di rendere esecutivo lo sgombero dei locali, cancellando con un colpo di spugna un'esperienza riconosciuta per il suo valore pedagogico e interculturale anche a livello internazionale. L'arroganza con cui il Comune di Roma ha deciso di procedere non tiene conto dei bambini che frequentano la scuola, delle loro famiglie e del fatto che, da oltre vent'anni, il Celio Azzurro rappresenta uno dei presidi romani più importanti di educazione e di integrazione culturale. Non è pensabile porre fine in questo modo a un'esperienza del genere. Per di più il paradosso vuole che quell'asilo stia lavorando proprio con finanziamenti che arrivano proprio dal Dipartimento Politiche Sociali. Alla luce di questo e visto che l'assessore Mazzillo aveva assunto un impegno con i municipi circa la volontà di incontrarli su questa e altre vertenze, cosa che non è mai stata fatta, chiediamo alla sindaca Raggi di battere un colpo e all'assessore Mazzillo di accogliere la richiesta delle famiglie, delle associazioni e dei rappresentanti del Municipio di un incontro che possa entrare nel merito della vicenda e aprire nuovi scenari per scongiurare, ancora una volta, la perdita di un altro pezzo importante di questa città”. E' quanto afferma la consigliera regionale di Art. 1 – Movimento democratico e progressista, Marta Bonafoni.

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