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Regione Lazio, sanità: accreditate15 strutture e attiva 1022 posti

La Regione Lazio con un decreto firmato dal Commissario Nicola Zingaretti ha chiuso l’iter di accreditamento definitivo relativo a 15 nuove RSA (residenze sanitarie assistenziali),  attivando così 1022 nuovi posti.

La Regione Lazio con un decreto firmato dal Commissario Nicola Zingaretti ha chiuso l’iter di accreditamento definitivo relativo a 15 nuove RSA (residenze sanitarie assistenziali), attivando così 1022 nuovi posti. Cinque strutture sono dislocate a Roma. Una a Villa Clara nel territorio della Asl Roma D (Ostia –Portuense); una, Villa Longoni nella Asl Roma B (Tiburtina-Nomentana), e tre nella Roma A che gestisce la sanità pubblica nel centro della Capitale: Rsa Salus, Città Giardino e S.Chiara. Complessivamente dunque i posti attivati in città sono 348.

Nel territorio le strutture accreditate sono sette, tre nell’area dei Castelli, (Rsa Pigneto, Sacro Cuore, Il Tetto), due nell’area di Tivoli – Monterotondo (Fondazione Turati e Icillio Giorgio Mancini). Altre due Rsa invece operano nell’area di Civitavecchia (RmF) e sono la S.Marinella e la Quinto Stella. Complessivamente i posti attivati nelle tre aziende sanitarie della provincia di Roma sono 438.

A Latina le Rsa accreditate sono tre: la Domus Area, la Pontina e la S.Michele hospital, in questo caso i posti sono 236.

“L’atto - spiega il Commissario ad acta Nicola Zingaretti - risponde ad un fabbisogno estremo di assistenza per gli anziani e mette 15 strutture in grado di lavorare con maggiore serenità. E’ importante che possano farlo perché così si evita di scaricare questa domanda di assistenza sugli ospedali, o peggio, sulle famiglie già vessate dalla crisi. Il provvedimento inoltre rappresenta un tassello essenziale di quella sanità territoriale che stiamo iniziando a costruire nella nostra Regione. In pochi mesi, tra conferme e nuovi accreditamenti, abbiamo messo in regola e attivato circa 2000 posti di Residenze sanitarie assistenziali”.

SIMEONE. «RISCHIO IDROGEOLOGICO, ZINGARETTI INVESTA SULLA PREVENZIONE

O CONTINUEREMO A RINCORRERE L’EMERGENZA»

Intervento del consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, sulla mancanza di strumenti per evitare nuovi tragedie. Erosione e frane sono, come dimostra la cronaca di questi giorni, due ferite aperte della provincia di Latina come ha evidenziato anche l’ordine dei geologi del Lazio

«Erosione e frane che stanno colpendo la provincia di Latina sono la risultanza di una politica inadeguata per contrastare il rischio idrogeologico a cui i nostri territori sono soggetti da sempre. Quanto accaduto in Sardegna deve essere uno sprone per uscire dalla fase, che troppo spesso ci contraddistingue, di arginamento dell’emergenza per entrare in quella della prevenzione. In questi giorni le piogge torrenziali hanno riaperto questa ferita nella nostra provincia che deve essere rimarginata una volta per tutte.

A giugno ho chiesto al presidente Zingaretti chiarimenti sullo stato d’attuazione dell’Accordo di programma quadro di luglio 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio. L’accordo rendeva disponibili 120 milioni di euro individuando, anche, gli interventi urgenti necessari

a fronteggiare i gravi rischi di frana e di esondazione sul territorio regionale. Stiamo parlando di 71 interventi complessivi di cui ben 59 relativi ad “alto rischio” frane”. Nonostante questo nulla si è mosso.

Dal monitoraggio effettuato dall’Ispra risulta che nel 2011 i lavori finanziati risultavano conclusi solo nel 48% dei casi. Le zone a maggior rischio sono le aree balneari e costiere su cui in questi

giorni si sono verificati, come nel caso del lungomare di Latina, eventi che hanno messo e continuano a mettere a rischio la vita dei cittadini. E’ necessario passare all’azione e che la Regione coinvolga l’Agenzia Regionale Difesa del Suolo (ARDIS) e l’Autorità dei Bacini Regionali (ABR), insieme ai tecnici e le tante professionalità presenti nei comuni, nei Parchi regionali e nei Consorzi di Bonifica, per accelerare le azioni tecniche e amministrative per avviare le opere di riduzione del rischio idrogeologico e mettere in sicurezza il territorio regionale. Non posso che condividere l’appello alla prevenzione dell’ordine dei geologi del Lazio che, per voce del

presidente Troncarelli, spiega ancora una volta i contenuti dell’analisi dei Piani di Assetto Idrogeologico elaborati dalle Autorità di bacino che evidenziano come i nostri territori siano a

costante rischio: la provincia più a rischio è Frosinone seguita da Roma, Viterbo, Latina e Rieti». Continuare in questo atteggiamento di inerzia contribuisce a far lievitare i costi senza produrre quella sicurezza che i cittadini hanno il diritto di vedere realizzata in tempi brevissimi. Il presidente Zingaretti mettere a disposizione dei territori tutti gli strumenti che consentano di monitorare il fenomeno del rischio idrogeologico, di contenerne gli effetti attraverso la manutenzione dei corsi d’acqua, opere di ripascimento e relativa manutenzione nelle aree costiere, informazione dei cittadini sullostato del territorio in cui vivono.

Come Regione dobbiamo archiviare l’emergenza ed affrontare con serietà e responsabilità politica ed istituzionale l’ordinaria gestione di un fenomeno che se continua ad essere minimizzato e trascurato può mettere in ginocchio il Lazio e le sue province».

TEATRO OPERA; REGIONE, ‘STIAMO SALDANDO DEBITI PREGRESSI CON SCADENZE PROGRAMMATE’

“In riferimento alla liquidazione dei contributi spettanti al Teatro dell’Opera si precisa che la Regione Lazio attualmente sta saldando i debiti pregressi, secondo le scadenze programmate.

Nello specifico in riferimento all’anno 2011 il debito certificato ammonta a 3 milioni di euro da pagare entro il 30 giugno 2014, come previsto dal Dl 35/2013. Tale somma è immediatamente smobilizzabile grazie all’Accordo ABI sottoscritto il 13 novembre scorso.

Per l’annualità 2012 il debito ammonta invece a 2.550.000 euro di cui 1.550.000 sarà saldato entro la fine del 2014, o al massimo all’inizio del 2015 (anche queste sono risorse finanziarie smobilizzabili attraverso l’accordo sottoscritto con l’Abi), il milione di euro restante sarà pagato in una unica tranche nel corso del 2015”. Lo riferisce in una nota la Regione Lazio.

USURA, CIMINIELLO: ‘CITTADINI E ISTITUZIONI POSSONO SCONFIGGERE CRIMINALITA’

“Voglio congratularmi con gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma per l’operazione che questa mattina ha portato al sequestro di numerose attività commerciali, per un valore di oltre 40 milioni di euro, derivanti da ricavi dell'attività di usura. Tutto questo è stato possibile grazie alle denunce delle vittime che hanno permesso alle forze dell’ordine di risalire ai capi di un’organizzazione criminale che da anni teneva sotto scacco numerosi titolari di attività commerciali ed imprenditoriali della Capitale”. Lo dichiara in una nota l’assessore alla Sicurezza della Regione Lazio, Concettina Ciminiello.

“Deve essere chiaro a tutti - aggiunge l’assessore - che quando i cittadini si sentono difesi dalle Istituzioni e trovano il coraggio di denunciare i loro strozzini, lo Stato riesce a combattere in modo più efficace le organizzazioni malavitose. Come Regione Lazio stiamo preparando una legge per contrastare il fenomeno dell’usura e avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni, perché solo in questo modo sarà possibile vincere la battaglia della legalità, aiutando le vittime a uscire dalla spirale in cui sono cadute”.

POVERTA'; ZINGARETTI, ‘BANDO DA 5 MILIONI PER I IL TERZO SETTORE DEL LAZIO’

La Giunta regionale del Lazio ha approvato il bando con il quale vengono assegnati al Terzo settore 5 dei 12 milioni del ‘Programma straordinario contro la povertà’ annunciato il 17 ottobre scorso, del quale i restanti 7 milioni sono stati destinati direttamente ai Comuni.

L’avviso pubblico è aperto alle associazioni di promozione sociale, alle cooperative e alle imprese sociali, alle fondazioni, agli istituti di patronato e assistenza sociale, agli enti religiosi e alle onlus. I progetti potranno riguardare servizi di mensa, recupero e consegna di cibo, l’accoglienza notturna, i centri diurni, l’inserimento lavorativo, l’accoglienza e sostegno alle mamme sole con minori, il recupero degli emarginati a causa della disabilità psichica o fisica, il contrasto alle povertà minorili e l’inclusione sociale degli anziani soli. Lo scopo è quello di ampliare l'offerta dei servizi già attivi stimolando l'integrazione fra soggetti pubblici e privati secondo il principio di sussidiarietà.

“Dare sostegno al terzo settore con azioni concrete e mirate di fronte ad una crisi economica che ha acuito il disagio sociale nel nostro territorio – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti- è indispensabile per mettere al centro dell’azione pubblica tutte le migliori energie della società civile laziale e creare un vero sistema di welfare in cui ogni soggetto è chiamato a fare la sua parte. Sui nuovi bisogni che il cambiamento sociale ci presenta vogliamo dare risposte più efficaci ai cittadini e alle cittadine del nostro territorio che ogni giorno combattono contro la miseria per affermare il proprio diritto a vivere una vita dignitosa. Solo considerando la spesa sociale non come un costo ma come un investimento umano ed economico e con azioni politiche di intervento riusciremo ad avere un Lazio davvero solidale”.

L’obiettivo del programma regionale contro la povertà è quello di supportare interventi rivolti al maggior numero di persone in stato di deprivazione: per questo motivo, e per evitare la polverizzazione del finanziamento, i progetti ammessi allo stanziamento dovranno avere un budget annuale non inferiore ai 100mila euro e potranno arrivare, per Roma Capitale, fino a 800mila euro. Per garantire a ciascun territorio della Regione una quota proporzionale di risorse, il bando prevede il riparto dello stanziamento in otto budget, destinati rispettivamente a Roma Capitale (cui andranno 2 milioni 176mila euro), Latina, Viterbo, Rieti, Frosinone, il distretto socio assistenziale di Roma F con l’aggiunta del Comune di Fiumicino, e i distretti Roma G e Roma H.

“Da una crisi così nera, che ha messo in ginocchio tante persone e tante famiglie della nostra Regione, se ne esce soltanto insieme – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e allo Sport, Rita Visini - Istituzioni e privato sociale sono chiamati a integrarsi per combattere la povertà a viso aperto. Lo sforzo del Terzo settore nel contrasto alla miseria è già molto importante ma il fronte dei bisogni si è drammaticamente allargato: adesso le associazioni potranno contare su risorse aggiuntive con le quali ampliare i servizi e raggiungere ancora più persone. Con questo bando la Regione Lazio dimostra che il principio di sussidiarietà si può applicare per davvero e in maniera virtuosa”.

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