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Roma

Regione, manomessi documenti al S. Camillo. Pronte querele.  Sora, botta e risposta per l’ospedale tra Ottaviani e Buschini  

"Ormai è evidente dalla documentazione che è stata raccolta che si è trattato di un falso. Risultano manomessi documenti dell'Azienda ospedaliera S. Camillo in particolare non risulta mai pervenuta al laboratorio del S. Camillo alcun campione...

"Ormai è evidente dalla documentazione che è stata raccolta che si è trattato di un falso. Risultano manomessi documenti dell'Azienda ospedaliera S. Camillo in particolare non risulta mai pervenuta al laboratorio del S. Camillo alcun campione relativo alle persone che avrebbero presentato denuncia; è stata indicata come data di accettazione una domenica in cui il laboratorio è chiuso; l'ID richiesta non corrisponde al protocollo, il numero di protocollo CE-LA-14-1328 non corrisponde ai codici in uso, la foto che appare nel referto pubblicato da un quotidiano on line appartiene al campione di altra signora. Pertanto si tratta di un falso documentato. E' stato dato mandato all'azienda S. Camillo di predisporre entro al giornata di domani informativa all'autorità giudiziaria e presentare denuncia con richiesta di risarcimento che verrà utilizzato per finalità sanitarie". E' quanto comunica in una nota la Regione Lazio.

SANTA LUCIA, COMMISSIONE SANITA' LAZIO: "SUBITO TAVOLO CON MINISTERO"

Il coordinatore della Cabina di regia del Sistema sanitario regionale Alessio D'Amato è stato convocato in audizione dalla commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena, per favorire un chiarimento della posizione della Regione Lazio, alla presenza dei vertici dell'Irccs Santa Lucia, rispetto alla nota del 16 giugno scorso del ministero della Salute in cui si esprime un parere non favorevole a precedenti decreti commissariali con i quali si autorizzavano pagamenti pregressi alla Fondazione, relativi all'anno 2007, e già oggetto di sentenza.

La Commissione, su proposta del presidente Lena e del vicepresidente Aurigemma, ha auspicato un incontro urgente tra Regione e ministero della Salute, ottenendo l'impegno da parte della Cabina di regia di una immediata informativa ai consiglieri circa l'esito del tavolo.

"Non intendiamo fare passi indietro rispetto all'accreditamento definitivo che il presidente e commissario Zingaretti ha firmato il 6 marzo scorso all'indirizzo del Santa Lucia - ha dichiarato D'Amato -. Tuttavia sbaglia chi pensa che la Regione Lazio sia totalmente autonoma nella propria azione in tema di sanità, visto il Piano di rientro a cui siamo sottoposti".

SANITA', SIMEONE (FI): "SANITA' IN CADUTA LIBERA, SONO AL FIANCO DEI SINDACI DELLA PROVINCIA DI LATINA. ZINGARETTI SMETTA DI IGNORARE I CITTADINI"

"Le parole del Direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, che oggi ha incontrato i sindaci della provincia di Latina descrivono una sanità in condizioni a dir poco inquietanti. Di fronte a questa situazione, che abbiamo sottolineato per mesi sentendoci anche definire “gufacci” dal presidente Zingaretti, la Regione ha proceduto ad un costante, drastico e sistematico taglio dei servizi che hanno causato il crollo della qualità nell’assistenza. Il tutto a causa della perdurante carenze di risorse umane, della strumentazione, dei posti letto. Come se non bastasse di fronte a questa emergenza il presidente Zingaretti continua a sbandierare miracoli inesistenti, a firmare protocolli di intesa, ad annunciare l’imminente chiusura della fase di commissariamento per la sanità del Lazio. I casi sono due. O Zingaretti ha deciso che la soluzione al ripiano del deficit sanitario sta nella eliminazione della sanità, dell’assistenza e delle strutture oppure vive una in un mondo che non ha nulla a che fare con la realtà. Non si spiegherebbe altrimenti il persistere del silenzio rispetto alle costanti richieste di intervento per dotare le strutture ospedaliere di personale, attrezzature e posti letto nonché ai tentativi di affrontare in prima persona i nodi della sanità per risolverli concretamente. Per queste ragioni comprendo e condivido le preoccupazioni e le richieste dei sindaci della provincia di Latina in merito allo stato disastroso della sanità sul territorio. Sono al fianco dei sindaci, come lo sono sempre stato in questi mesi, per qualsiasi azione che possa cambiare questa inerzia. Solo unendo le forze potremo riuscire a risolvere le innumerevoli criticità che impediscono ai cittadini di usufruire di servizi all’altezza delle loro esigenze. Oggi è evidente che Zingaretti, citando Flaiano, forse pensa che la situazione della sanità sia grave ma non seria. Ci dispiace contraddirlo, è non solo grave ma soprattutto serissima e deve essere affrontata con concretezza subito".

BUSCHINI "OTTAVIANI PER SORA SI RIVOLGA AL MINISTRO LORENZIN E SVOLGA LA SUA FUNZIONE SMETTENDOLA DI STRUMENTALIZZARE OGNI COSA"

"Sui contenuti dell'intervento di Ottaviani durante il consiglio comunale aperto di ieri a Sora con i sindaci del territorio per la questione sanità ho pensato che non commentare, viste le parole strumentali usate dal primo cittadino di Frosinone, fosse la cosa migliore da fare. Trattandosi però di questioni che interessano direttamente i nostri cittadini, credo che valga la pena ricordare a Ottaviani alcuni fatti anche e soprattutto per una collaborazione dalla quale i primi a trarne benefici sarebbero gli stessi cittadini della nostra provincia. Innanzitutto in passato Ottaviani è stato consigliere dell'Asp (Agenzia sanità pubblica), quella deputata a vigilare sulla qualità della sanità nel Lazio e recentemente chiusa, dal governo Zingaretti, per ovvi motivi e con sostanziosi risparmi arrivati grazie al taglio delle poltrone: Ottaviani, dunque, ha partecipato a pieno titolo ai disastri fatti su questo settore ai quali noi stiamo cercando di porre rimedio. Lo stesso Ottaviani, nonostante le richieste di molti sindaci per convocare una riunione sul Sanità, non ha ancora provveduto a farlo nonostante sia lui stesso il presidente della conferenza dei sindaci sulla sanità: cosa aspetta? Infine, come non ricordare il sindaco del capoluogo fiero e sorridente nell'accompagnare il ministro della salute Beatrice Lorenzin agli ospedali di Sora e Frosinone durante una recente visita della stessa in Ciociaria.

Se è vero come è vero, e Ottaviani conosce benissimo i fatti, che il problema della nostra sanità è la carenza di personale in quanto le normative del ministero della Salute non permettono da anni l'assunzione di medici, allora credo sia giusto dire ad Ottaviani di intercedere presso il ministro Lorenzin, del suo stesso partito, affinché ci aiuti a sbloccare questa situazione invece di recarsi alle assemblee attaccando Il presidente Nicola Zingaretti. Lavorare per lo sblocco del turn over rappresenterebbe un comportamento molto utile al territorio così come operare in squadra per fornire concrete soluzioni ai nostri cittadini. Non è questo il momento delle strumentalizzazioni che nulla hanno a che fare con le lecite richieste della comunità: tagliare gli sprechi, migliorare i servizi e lavorare verso fattive soluzioni è quello che invece dobbiamo fare tutti insieme in questo periodo”. Lo dichiara il consigliere regione e presidente della commissione Bilancio Mauro Buschini

ABBRUZZESE (FI): FONDAMENTALE INCONTRO DI LUNEDI PER SS. TRINITA’. I SINDACI ELABORINO UNA PROPOSTA PER IL RIASSETTO DELL’OSPEDALE IN RELAZIONE ALL’INTERA RETE SANITARIA

“Lunedì sarà un giorno importante per il destino dell’ospedale S.S. Trinità di Sora. I 27 sindaci del Polo C avranno una grande occasione per sottoporre a Zingaretti tutte le criticità del sistema sanitario del comprensorio, che, risente, purtroppo, dello stato di grave emergenza dell’intera struttura provinciale. Sarà fondamentale che anche il sindaco del capoluogo, Nicola Ottaviani, che presiede la consulta dei primi cittadini sulla sanità, sia presente a questo incontro e che in quella sede sia presentato una proposta per il riassetto del presidio sorano, in relazione all’intera rete sanitaria della provincia di Frosinone. Nel frattempo bisogna tenere alta la guardia, la protesta deve continuare ad oltranza finché non sarà delineata, da parte della Regione, una strategia efficace per le criticità”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo economico, Lavoro e PMI.

“"Sappiamo tutti che il nostro sistema sanitario provinciale è prossimo al collasso, ci sono pochi medici e di conseguenza le attività dei nosocomi vanno a singhiozzo ed, ovviamente, e i presidi ospedalieri non riescono a far fronte alla grande richiesta da parte dell'utenza. Il caso del S.S. Trinità è tornato alla ribalta nei giorni scorsi dopo la comunicazione da parte del Sindaco, Tersigni di intraprendere il gesto clamoroso dello sciopero della fame, ma anche strutture come quelle di Frosinone, Alatri e Cassino vivono quotidianamente le criticità dovute alla mancanza di organico. Constatiamo, dunque, che questo stato di cose sta mettendo in ginocchio la rete ospedaliera dell’intera Provincia. A Sora oltre alla possibile chiusura di ortopedia esistono incertezze che riguardano anche i reparti di Pediatria e Neonatologia, Ginecologia e Cardiologia. A Cassino sono note le criticità delle strutture di Urologia, Pediatria, Ostetricia, Ginecologia, Ortopedia, Geriatria e Pronto Soccorso. Allo Spaziani di Frosinone, pronto soccorso ed ematologia sono i casi più allarmanti. Invece ad Alatri tra i reparti in grande difficoltà ci sono come a Sora, Ortopedia e Cardiologia. Negli altri nosocomi della provincia quotidianamente leggiamo appelli e segnalazioni, soprattutto, inerenti pronto soccorso. Pertanto l’incontro di lunedì con Zingaretti deve rappresentare l’inizio di un percorso risolutivo per il S.S. Trinità, attraverso una proposta da parte dei rappresentanti istituzionali del territorio”. Ha concluso Abbruzzese. CULTURA: AVVIATO ITER PROPOSTA DI LEGGE SU SPETTACOLO DAL VIVO Riconoscere e promuovere lo spettacolo dal vivo e le attività culturali. Sostenere l’impresa culturale e creativa. Riequilibrare l’offerta culturale del territorio regionale. Incentivare, in una logica di ‘sistema’, la collaborazione tra enti pubblici e privati del settore. Questi gli obiettivi principali della proposta di legge “Sistema cultura: sviluppo dello spettacolo dal vivo e della promozione culturale”, illustrata stamattina dall’assessore alla Cultura Lidia Ravera alla commissione V del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eugenio Patanè (Pd). “Questa – ha sottolineato Ravera – è la prima legge di sistema, nel Lazio, in materia di spettacolo dal vivo. L’abbiamo costruita attraverso un percorso di ascolto e di condivisione che ha visto coinvolti operatori e rappresentanti del settore”. Dopo la relazione e la discussione generale, la commissione è stata aggiornata dal presidente a lunedì prossimo per l’avvio di un ciclo di audizioni. “Si tratta di una delle leggi più importanti che ci troveremo ad affrontare nel corso della legislatura – ha detto Patanè – un vero e proprio testo unico che ci impegnerà in un percorso di discussione aperto e partecipato. Per questo riteniamo indispensabile aprire una fase di ascolto con tutti i soggetti interessati”. Il testo, secondo Ravera, risponde a tre principi: promuovere e sostenere lo spettacolo dal vivo, riconoscere valore all’impresa culturale, riequilibrare l’offerta culturale sul territorio. L’assessore regionale ha chiarito che la normativa sarà sostenuta dal Fondo unico per lo spettacolo dal vivo, dal Fondo unico per la promozione delle attività culturali, dal Fondo di garanzia per facilitare l’accesso al credito di operatori e imprese e dal Fondo per la ristrutturazione dei teatri. Agli strumenti finanziari si aggiungono tre “strumenti conoscitivi”: l’Osservatorio regionale della cultura, lo Sportello regionale della cultura e il Forum permanente per la cultura e lo spettacolo dal vivo. “A beneficiare degli interventi regionali – ha concluso Ravera – saranno enti locali, imprese culturali e creative, Fondazioni e Associazioni partecipate dalla Regione e anche gruppi di teatro amatoriale, bande, cori e associazioni di cittadini che vogliono cimentarsi con l’arte”. Apprezzamento per la proposta di legge è stato espresso dal vicepresidente della commissione Cristian Cararra (Per il Lazio) e dalla consigliera Marta Bonafoni (Per il Lazio), che hanno evidenziato in particolare gli aspetti del sostegno all’impresa culturale e alle forme artistiche amatoriali, della ‘messa a sistema’ delle professionalità, della formazione per bambini e adolescenti e del recupero di luoghi e comunità attraverso la promozione culturale. Parere positivo anche da parte di Michele Baldi (Lista Zingaretti), che ha sottolineato la necessità di procedere a un’approvazione quanto più spedita per lo stato di grande sofferenza che vivono le imprese culturali della regione. I consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Perilli e Gaia Pernarella hanno invece sollecitato la convocazione di audizioni con rappresentanti del settore e addetti ai lavori, hanno chiesto che la legge sia sostenuta da risorse economiche adeguate e hanno sollevato perplessità rispetto alla partecipazione della Regione alle Fondazioni, in particolare alla Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura. Su quest’ultimo punto il presidente Patanè ha annunciato l’intenzione di chiedere lo stralcio dalla proposta di legge della norma che disciplina la partecipazione alla Fondazione Romaeuropa e di ripresentarla sotto forma di emendamento al così detto collegato regionale, di prossima discussione in Aula. Dello stesso avviso anche il consigliere Piero Petrassi (Centro Democratico). Nel corso della stessa seduta, inoltre, la commissione ha espresso parere favorevole – a maggioranza – sullo schema di delibera di Giunta che assegna un contributo di 40 mila euro alla manifestazione ‘Le vie del cinema da Cannes a Roma’. L’evento, realizzato dall’ANEC Lazio, si è svolto dall’11 al 16 giugno. Astenuta dal voto la vicepresidente della commissioneOlimpia Tarzia (Lista Storace). Hanno partecipato alla seduta i consiglieri del Gruppo Per il Lazio Rosa Giancola e Baldassare Favara. T9, PETRANGOLINI: INACCETTABILE SCARICARE I COSTI DELLA CRISI SUI PROFESSIONISTI E LE LORO FAMIGLIE "La chiusura di T9 e il conseguente licenziamento di giornalisti e tecnici è un duro colpo non soltanto per il fatto che si perde una delle voci più consolidate dell'emittenza romana, ma anche perché getta nella disperazione una ventina di persone senza alcun preavviso". A parlare è Teresa Petrangolini, Consigliere regionale del Lazio. "Non è accettabile - continua Petrangolini - scaricare i costi della crisi o gli errori del management sui professionisti e le loro famiglie cancellando dalla scena dell'informazione un attore così importante. Non possiamo inoltre condividere le modalità scelte dall'editore perché sono gravemente lesive della professionalità e dei diritti dei lavoratori licenziati". "Anche il Consiglio regionale del Lazio - conclude Petrangolini - seguirà con attenzione la vicenda con l'intento di garantire solidarietà alle famiglie e pluralismo al sistema dell'informazione locale". LAZIO. SEDUTA CONSIGLIO REGIONALE MERCOLEDI’ 25 GIUGNO Il presidente Daniele Leodori ha convocato la seduta n. 30 del Consiglio regionale del Lazio alle ore 11 del giorno 25 giugno 2014, con all'ordine del giorno l'esame della proposta di legge n. 147 del 24 marzo 2014, concernente "Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione Lazio: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell'ordinamento regionale, nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno delle famiglie". La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari ha stabilito che i lavori d'Aula termineranno alle ore 19, per riprendere il giorno dopo, giovedì 26 giugno, sempre dalle 11 alle ore 19. Infine, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi per proseguire l'esame della proposta di legge n. 147, il giorno lunedì 30 giugno, a partire dalle ore 14. SABATO 21 CORTEO PRO STUDENTESSE NIGERIANE RAPITE PROMOSSO DA CONSULTA FEMMINILE LAZIO Prosegue raccolta firme online "Libere di essere – Libere di scegliere”#BringBackOurGirls Sabato 21 giugno si svolgerà a Roma dalle ore 17 una manifestazione da Piazza del Campidoglio fino a Piazza Farnese, nella quale alle 18.30 confluirà il corteo promosso dalla Consulta femminile per le pari opportunità del Lazio insieme all’Associazione Nigerian Community Rome-Lazio e all’Associazione Interculturale Griot per supportare la causa delle 240 studentesse nigeriane rapite dal gruppo terroristico Boko Haram lo scorso 14 aprile in un dormitorio della scuola di Chibok, nella Nigeria nord-orientale, di cui ancora oggi non si è avuta alcuna notizia. "Libere di essere – Libere di scegliere” #BringBackOurGirls, è lo slogan che accompagna la campagna e l’appello online presente sul sito del Consiglio regionale del Lazio per la raccolta firmeche rimarrà attivo fino al 21 giugno prossimo (www.consiglio.regione.lazio.it). “Un simile attacco all’istruzione e alla libertà delle donne non può non vederci protagoniste nel sollecitare l’opinione pubblica per la difesa dei diritti umani. Ci appelliamo al Governo italiano, all’Unione Europea e alla Comunità Internazionale affinché si mettano in atto tutte le iniziative necessarie per la liberazione delle ragazze rapite”, ha dichiarato la presidente della Consulta,Donatina Persichetti. Il gruppo Boko Haram, il cui nome in lingua Hausa significa «l’educazione occidentale è peccato», ha dichiarato che le ragazze saranno vendute come schiave e sposate a forza perché, secondol’organizzazione terroristica ritenuta responsabile di quasi 500 omicidi in Nigeria, «le ragazze devono lasciare la scuola e sposarsi», rivendicando il rapimento in nome di Allah. In un precedente attacco portato nel Borno (uno dei 36 stati della Nigeria), gli assalitori di Boko Haram avevano circondato un'altra scuola femminile, obbligando le liceali a uscire e ordinando loro di far immediatamente ritorno nei loro villaggi. Uomini sospettati di essere militanti del gruppo islamista Boko Haram hanno ucciso domenica scorsa 25 persone nel villaggio di Daku, a circa 30 chilometri da dove sono state rapite le studentesse, mentre un attentatore suicida si è fatto esplodere in mezzo alla folla di appassionati di calcio che stavano seguendo la partita Brasile-Messico su un mega schermo all'aperto in una cittadina nello stato di Yobe, nella Nigeria settentrionale. Le autorità nigeriane hanno dichiarato lo stato di emergenza in tre stati dopo l'attacco che si ritiene sia nuovamente opera di Boko Haram che ha causato numerosi morti e feriti. "Questi sono ulteriori motivi per mobilitarsi e condannare un terrorismo spietato contro il valore della persona", ha aggiunto Persichetti. EGREGIO DIRETTORE, il rapimento delle studentesse avvenuto lo scorso 14 aprile in un dormitorio della scuola di Chibok, nella Nigeria nord-orientale, di cui ancora oggi non si è avuta alcuna notizia certa, scuote la sensibilità di intere comunità esigendo l’impegno di ciascuno ad assumere iniziative di mobilitazione per sollecitare la loro liberazione. L’attacco all’istruzione e alla libertà delle donne rappresenta un gravissimo atto di arretratezza culturale, mistificato da un credo religioso, che non può essere considerato un fatto locale e isolato, bensì deve interrogare l’intera collettività sulla persistente negazione dei diritti umani e sull’impossibilità della donna di affermare il valore della sua differenza. Noi italiane e cittadine europee, non possiamo assistere inermi a quanto accade oltre le nostre frontiere perché l’umanità non ha confini. Ogni ragazza negata alla vita pubblica, lesa nella dignità e nella libertà di scelta, è una ferita aperta per l’intero genere umano e una privazione di saggezza per tutta la società. Per questi motivi la Consulta femminile regionale per le pari opportunità della Regione Lazio (organismo previsto dallo Statuto e istituito dalla legge regionale n. 58/76), ha raccolto la richiesta dell’Associazione delle donne nigeriane e dell’Associazione Interculturale Griot, nonché di altre associazioni femminili, a impegnarsi per sollecitare l’opinione pubblica su un tema di carattere universale quale quello dei diritti umani. A tal fine ha promosso un appello e una manifestazione per il prossimo 21 giugno a Roma, con un corteo che partirà alle ore 17.30 da Piazza del Campidoglio per confluire a Piazza Farnese alle ore 18.30. A Piazza Farnese verrà allestito un palco per consentire alle autorità presenti e alle donne di testimoniare il proprio pensiero di condanna verso ogni forma di sopraffazione. Questo nostro sentire sarà vano se gli organi di stampa e dei mass media non aiutano la diffusione del messaggio teso a sollecitare i Governi e le Comunità Internazionali a intraprendere tutte le iniziative necessarie per affermare i diritti umani e la necessità delle civiltà più avanzate a contribuire per la libertà culturale e per le pari opportunità. Il nostro slogan “Libere di essere- Libere di scegliere” #BringBackOurGilrs accompagna tutta la nostra mobilitazione. Per quanto su esposto siamo a chiederLe di dare la massima comunicazione dell’iniziativa in modo da contribuire alle finalità che ci siamo proposte. Certa della sensibilità della Sua testata giornalistica, cordiali saluti La Presidente Donatina Persichetti

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