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Roma, a Centocelle arrestato uomo che prova ad estorcere 50mila euro ad un commerciante

Carabinieri della Stazione di Roma Centocelle hanno arrestato un uomo di 45 anni, di origini albanesi, che si è finto il marito di una donna con la quale un commerciante romano di 31 anni aveva avuto una relazione e ha cercato di estorcere a...

Carabinieri della Stazione di Roma Centocelle hanno arrestato un uomo di 45 anni, di origini albanesi, che si è finto il marito di una donna con la quale un commerciante romano di 31 anni aveva avuto una relazione e ha cercato di estorcere a quest’ultimo 50 mila euro.

Lo straniero ha cominciato a minacciare di rendere noti i dettagli di una relazione che l’uomo aveva avuto in passato con una ragazza, della quale si fingeva marito, chiedendo cinquantamila euro per il silenzio.

L’aguzzino, presentatosi sotto falso nome, trincerandosi dietro l’appartenenza ad un pericoloso gruppo criminale albanese, gli aveva intimato di pagare minacciandolo di morte.

Sebbene single e tranquillo di non dover nulla temere, ma esasperato dai continui pedinamenti e per evitare eventuali azioni pericolose da parte del 45enne, il commerciante romano ha deciso di denunciare tutto ai Carabinieri.

Lo scorso pomeriggio, in Piazza San Felice da Cantalice, nel quartiere di Centocelle, la vittima si è presentata all’appuntamento prefissato con il suo aguzzino per la consegna di parte dei soldi richiesti, ma ad attendere il malintenzionato c’erano anche i Carabinieri che dopo la consegna del denaro lo hanno subito bloccato ed arrestato.

Il denaro è stato restituito alla vittima mentre l’estorsore è stato giudicato con rito direttissimo, dove l’arresto è stato convalidato ed è stata disposta la sua custodia cautelare in carcere a Rebibbia in attesa del processo.

NOVE PERSONE ARRESTATE PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 9 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e peculato.

L’indagine trae origine dalla necessità di verificare il coinvolgimento nell’attività di cessione di stupefacenti di quattro Carabinieri, inseriti all’epoca dei fatti in una struttura investigativa deputata al contrasto dello spaccio di droga ed attualmente destinati ad un’articolazione logistica dell’Arma.

Gli approfondimenti investigativi sono stati affidati alla più prestigiosa unità investigativa della Capitale, capace di neutralizzare gli insidiosi stratagemmi e le cautele attuate dai Carabinieri indagati per non incorrere nel disvelamento delle loro azioni illecite. Il rigore con cui sono stati svolti gli accertamenti investigativi, la cura, la solerzia istituzionale, sempre rivolta a tutelare la sicurezza dei cittadini hanno consentito di smascherare i loschi traffici tra i quattro militari e i loro cinque complici confidenti - oggi raggiunti dal medesimo provvedimento cautelare in carcere - i quali si occupavano della custodia e della successiva commercializzazione dello stupefacente sottratto nel corso di sequestri antidroga.

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