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Roma, al Tiburtino “topi d’appartamento” sorpresi dai carabinieri con le mani nel sacco

I Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante hanno arrestato 3 cittadini stranieri, due georgiani e un russo di età comprese tra i 18 e i 30 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora,

I Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante hanno arrestato 3 cittadini stranieri, due georgiani e un russo di età comprese tra i 18 e i 30 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora,con l’accusa di furto in abitazione in concorso. I tre ladruncoli sono stati sorpresi dai militari, impegnati in mirati servizi di prevenzione scattati in questo primo periodo di ferie estive, proprio mentre stavano per allontanarsi da un appartamento del Tiburtino con un discreto malloppo, costituito da orologi di valore e gioielli per un valore di svariate migliaia di euro. I “topi d’appartamento” avevano utilizzato delle chiavi a cilindro in acciaio per scardinare le serrature “cilindro europeo”, non equipaggiate della placca di sicurezza anti-shock, poste sulla porta dell’appartamento. L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita alla proprietaria, una 74enne romana. I tre ladri sono stati portati in caserma, dove attendono di essere sottoposti al rito direttissimo.

FUMANO SULL’AUTOBUS ALLA PRESENZA DI ALTRI PASSEGGERI. DUE RIBELLI 19ENNI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

La scorsa notte due 19enni, romani, sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma dopo essere stati sorpresi a fumare sull’autobus. L’episodio è accaduto alle 4 quando a bordo dell’autobus di linea ATAC “21”, i due stavano fumando tranquillamente una sigaretta in barba alle regole e infischiandosi della presenza di altre persone a bordo. Quando il conducente se ne è accorto, ha arrestato la marcia del veicolo pubblico all’altezza di viale Europa, all’Eur, ed ha raggiunto i due sregolati chiedendo di smettere di fumare. I due hanno reagito minacciando l’autista e, per paura che la situazione degenerasse, gli altri passeggeri sono subito scesi. I 19enni ribelli hanno continuato a fumare senza voler abbandonare l’autobus e l’autista ha chiesto l’intervento dei Carabinieri tramite il 112 attendendo il loro arrivo. La pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile è subito arrivata e i militari dell’Arma si sono trovati i due fuorilegge che non volevano saperne di modificare la loco condotta rifiutandosi, inoltre, di fornire i documenti di riconoscimento. A quel punto i due sono stati accompagnati in caserma per l’identificazione dove hanno continuato a minacciare i militari sottraendosi anche alla procedura del fotosegnalamento. Al termine delle incombenze, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno denunciato i due romani per interruzione di pubblico servizio, minaccia a Pubblico Ufficiale e rifiuto di indicazione sulla propria identità, per poi rilasciarli.

TOR VERGATA ,FRATELLI PUSHER ARRESTATI DAI CARABINIERI SEQUESTRATE DOSI DI MARIJUANA E COCAINA.

Due fratelli romani, di 29 e 31 anni, entrambi noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati notati aggirarsi con fare guardingo in via Riesi, a pochi metri dalla loro abitazione: al controllo dei Militari, i fratelli stavano spacciando dosi di droga. Dalla perquisizione personale e domiciliare, i due sono stati trovati in possesso di decine di dosi di marijuana, cocaina e del materiale utile al confezionamento che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere processati con il rito direttissimo.

TORRINO – MAGAZZINI IN DISUSO ADIBITI AD ALLOGGI CON ALLACCI ABUSIVI ALLA RETE ELETTRICA. 26 CITTADINI SENEGALESI ARRESTATI DAI CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione Roma Torrino Nord, coadiuvati dai Carabinieri dell’8° Reggimento Lazio, hanno arrestato 26 cittadini senegalesi, di età compresa tra i 26 e 46 anni, con l’accusa di furto di energia elettrica in concorso. I militari hanno effettuato un controllo in via della Seta, all’interno di una struttura accatastata come magazzini, ufficialmente in disuso, ma che in realtà erano stati affittati ai cittadini senegalesi, i quali, successivamente, vi hanno portato l’energia elettrica mediante allacci abusivi ad un contatore dell’Acea. I militari hanno attivato il personale dell’ispettorato dell’Acea S.p.a. per mettere in sicurezza il contatore, risultato precedentemente intestato ad una società a cui era stato rescisso il contratto ad aprile scorso, e per eliminare i numerosi cavi di fortuna utilizzati per alimentare lampadine ed elettrodomestici nei singoli appartamenti. I 26 stranieri identificati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive dimore.

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