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Roma, ben 76 famiglie senza acqua per un giorno. Giudici: “improvvise interruzioni non sono piu' tollerabili”

"Per tutta la giornata di ieri, dalla mattina fino alle ore 20, dai rubinetti di via del Pescaccio 89, un comprensorio di 76 famiglie, non è scesa più una goccia d'acqua perché, secondo l'Acea,

"Per tutta la giornata di ieri, dalla mattina fino alle ore 20, dai rubinetti di via del Pescaccio 89, un comprensorio di 76 famiglie, non è scesa più una goccia d'acqua perché, secondo l'Acea, il condominio non avrebbe pagato una bolletta dell'importo di 7000 euro. Il comprensorio ha cambiato amministratore circa due mesi fa e le cause di questo inadempimento sono ancora da chiarire. Fatto sta che numerose famiglie hanno corrisposto la loro quota e si sono viste sospendere improvvisamente il servizio di somministrazione dell'acqua". Lo dichiara in una nota Marco Giudici, consigliere e presidente della Commissione Trasparenza, Controllo e Garanzia del Municipio XII.

"Annuncio la convocazione di una seduta della Commissione Trasparenza per lunedì prossimo nella sede del Municipio XII – prosegue Giudici - ed inviterò i responsabili di Acea Ato 2 a partecipare per trovare delle soluzioni alternative ai distacchi improvvisi dell'acqua. Una prassi non più tollerabile, specie se effettuata nelle stagioni calde e senza alcun preavviso. L'acqua è un bene di prima necessità che deve essere garantito anche in caso di morosità, magari in quantità razionate. Il distacco deve essere un'extrema ratio che segue un congruo preavviso nei confronti delle singole famiglie. Chi dispone questi distacchi si dovrebbe mettere nei panni di un anziano che, dopo aver pagato la rata dell'acqua, viene costretto a trasportare le bottiglie dal supermercato a casa, sotto il sole cocente".

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