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Roma, in via Cavour, carabinieri salvano cagnolino agonizzante lasciato dai proprietari nella loro auto parcheggiata sotto il sole

I Carabinieri della Stazione Roma Quirinale hanno salvato da morte certa un piccolo meticcio che era stato lasciato dai proprietari nella loro auto, chiusa a chiave e con finestrini serrati, parcheggiata in via Cavour.

I Carabinieri della Stazione Roma Quirinale hanno salvato da morte certa un piccolo meticcio che era stato lasciato dai proprietari nella loro auto, chiusa a chiave e con finestrini serrati, parcheggiata in via Cavour. L’allarme al “112” era stato dato pochi minuti prima dalla dipendente di un vicino ristorante che, a sua volta, era stata avvisata da alcuni turisti che avevano notato il cagnolino, agonizzante e con estreme difficoltà respiratorie, nell’abitacolo di un’utilitaria con targa straniera parcheggiata sotto il sole.

I Carabinieri, viste le condizioni del meticcio aggravarsi minuto dopo minuto, hanno immediatamente attivato i Vigili del Fuoco che, dopo alcuni tentativi, sono riusciti ad aprire una portiera dell’utilitaria e a soccorrere la bestiolina.

Il cane, che inizialmente reagiva a stento anche agli stimoli sonori, ha superato il momento di grande sofferenza grazie agli impacchi con acqua fresca fatti dai soccorritori e, soprattutto, dopo una bella bevuta.

Per i proprietari del cagnolino, due turisti spagnoli di 23 anni che sono arrivati sul posto nel corso delle operazioni, è scattata la denuncia a piede libero con l’accusa di maltrattamento di animali.

Il piccolo meticcio è stato affidato al personale veterinario dell’Asl “Roma A” i quali, dopo averlo visitato e dichiarato fuori pericolo, ne hanno curato il trasporto al canile della Muratella di via della Magliana.

OPERAZIONE “CALMA PIATTA” DEI CARABINIERI. L’ULTIMO LATITANTE, BRACCATO DAI MILITARI, SI COSTITUISCE IN CARCERE.

I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato un romano di 33 anni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel marzo 2012 dal Tribunale di Roma.

Si tratta dell’ultimo indagato finito nell’indagine dei Carabinieri denominata “Calma piatta”, che ha riguardato complessivamente 50 indagati - 34 dei quali destinatari di misure restrittive - relativa ad un traffico di cocaina destinata alla Capitale e al suo hinterland.

L’attività investigativa è stata avviata nel febbraio 2009, aseguito del tentato omicidio di GUIDI Alessandro nel quartiere Cinecittà, attribuibile a questioni inerenti allo smercio della droga.

Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina sotto la direzione del P.M., dott.ssa Ceniccola, partendo da quell’episodio, hanno fatto emergere una vasta organizzazione, operante sul territorio di Roma, che era riuscita ad attivare due principali canali di rifornimento: uno con la Colombia per la cocaina, l’altro, a carattere locale, per l’hashish e l’eroina.

Il 33enne, che pur non rivestiva un ruolo di spicco all’interno dell’organizzazione, era riuscito a sottrarsi alla cattura e a vivere da latitante sfuggendo al blitz dei Carabinieri scattato nel marzo del 2012.

Le ricerche dell’uomo – durate quasi un anno e mezzo – sono terminate nella giornata di ieri, quando il latitante, ormai braccato dai Carabinieri, si è costituito nel Carcere di Rebibbia, dove i militari lo hanno raggiunto per notificargli il provvedimento.

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