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Senato, Scalia: "Semplificazione normativa per le imprese agricole” . Spilabotte per Made in Italy

Prosegue in Commissione Agricoltura del Senato la discussione dei disegni di legge per la semplificazione in materia di agricoltura. Due i disegni di legge in esame congiunto:

Prosegue in Commissione Agricoltura del Senato la discussione dei disegni di legge per la semplificazione in materia di agricoltura. Due i disegni di legge in esame congiunto:

"Modifiche all'art.14 del decreto legge 9 febbraio 2012, n.5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n.35, in materia di semplificazione di controlli sulle imprese agricole ed agroalimentari a sostegno della competitività", e "Misure di semplificazione a sostegno della competitività e della responsabilizzazione delle imprese agricole e delega al Governo per il riordino della normativa agricola”.

"Si tratta- spiega il Sen Francesco Scalia, cofirmatario dei ddl - dell'esame congiunto di due disegni di legge il cui obiettivo è la semplificazione normativa per le imprese agricole per favorire il rilancio competitivo del settore primario. La crescita e un rilancio deciso, del settore agricolo, può e deve essere di stimolo oltre che allo sviluppo economico nazionale, anche alla ripresa occupazionale".

Per raggiungere questi obiettivi i disegni di legge propongono una serie di misure: la semplificazione delle procedure burocratiche, attuazione di forme di cooperazione tra le amministrazioni interessate e la condivisione delle informazioni evitando la duplicazione di atti e procedure, uniformare le modalità e i tempi di controllo.

Made in Italy, la sen. Maria Spilabotte sottoscrive la mozione per la tutela. Interrogazione per anticancro

La Senatrice Maria Spilabotte ha sottoscritto la mozione per la tutela del marchio Made in Italy presentata dal collega Giorgio Pagliari che chiede al Governo: di impegnasi a legare l’etichettatura del Made in Italy al codice a barre, così da consentire un sistema di anticontraffazione semplice ed efficace in modo da rendere rintracciabile il produttore; tutelare il marchio 100% Made in Italy certificato e disporne l’uso tramite un decreto attuativo della normativa anticontraffazione già presente nella legge 166/2009; esigere una certificazione igienico sanitaria e di sicurezza dei prodotti extra UE. Spiega Spilabotte: “Il marchio italiano è un brand riconosciuto in tutto il mondo ed è sinonimo di impegno, lavoro e soprattutto qualità. Purtroppo il crescente fenomeno della contraffazione rischia di danneggiare l’immagine dei prodotti italiani: un danno economico che tocca, direttamente o indirettamente, migliaia di aziende, rischiando di far perdere mercato alle produzioni nostrane. In particolare, collegare il marchio italiano con il codice a barre permette di rendere fruibile in modo interattivo “la carta d’identità” del prodotto e dell’impresa, sia in funzione anticontraffazione, sia in funzione promozionale e può essere un valido aiuto alla valorizzazione dei prodotti italiani”.

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