rotate-mobile
Roma

Tennis, Murray trionfa su Djokovic. Serena si prende Roma per la quarta volta

Era arrivato più fresco grazie alla facile semifinale contro il francese Pouille ed alla fine Andy Murray si è portato a casa il primo trofeo degli Internazionali Bnl d'Italia. Di fatto, lo scozzese ha interrotto il duopolio che andava avanti da...

Era arrivato più fresco grazie alla facile semifinale contro il francese Pouille ed alla fine Andy Murray si è portato a casa il primo trofeo degli Internazionali Bnl d'Italia. Di fatto, lo scozzese ha interrotto il duopolio che andava avanti da

ben 11 anni con 7 vittorie di Nadal e 4 di Djokovic. Una finale non certo bellissima decisa da un paio di break per parziale. E’ finita 63 63 con un Djokovic fin troppo falloso che molto probabilmente non si era ripreso dalle fatiche del match serale contro Nishikori terminato dopo le 23 venerdì sera. Murray riesce a battere il numero uno del mondo, nel giorno del suo 29esimo compleanno, dopo le quattro sconfitte consecutive e si vendica della finale di 7 giorni fa di Madrid. Certo ora che si avvicina il Roland Garros con un Murray cosi sperare che il serbo non riesca vincere tutti e quattro i tornei dello slam anche quest’anno, lo scorso anno fu fermato in finale dallo svizzero di “riserva” Stan Wawrinka, diventa quasi obbligatorio.

Nel torneo femminile vince la numero uno del mondo Serena Williams

Doveva vincere lei ed alla fine l'ha fatto senza neanche troppo patos. La numero uno del mondo Serena Williams ha avuto la meglio sulla giovane connazionale Madison Keys in poco più di un'ora e venti minuti con il punteggio di 76 63 e si portata a casa per la quarta volta la Coppa degli internazionali Bnl d'Italia. L'ultima volta aveva vinto nel 2014 in finale sulla nostra sfortunata Sara Errani che si fece male durante il primo set. Vittoria importantissima per la statunitense che parla carica in vista di Parigi e che soprattutto la fa uscire dal tunnel delle partite perse nel quale era entrato dopo la stupenda, per noi italiani, semifinale degli Us Open 2015 dove perse contro una fantastica Roberta Vinci.

L'annuncio di Binaghi

Quest'anno nella consueta conferenza stampa di fine torneo il presidente federale Angelo Binaghi ha dato una bellissima notizia per il tennis italiano: dal 2018 la città di Milano potrà ospitare un torneo Atp importantissimo, il nascente master under 21 dotato di un montepremi di un milione e mezzo di euro e che vedrà la partecipazione di tutti i migliori Giovani del circuito. Dopo Roma finalmente in Italia si avrà un nuovo torneo Atp di livello altissimo e si giocherà indoor.

Sui numeri del torneo come auspicato fai vertici federali, si sono superati i 200 mila spettatori in tutto il torneo e gli utili hanno raggiunto la ragguardevole cifra di quasi 12 Mln di euro sui 60 del fatturato annuo complessivo.

Da Roma, Daniele Flavi (AGL)

Nei giorni sorsi, sarebbe stato trovato del cromo-esavalente nell’acqua del piazzale antistante il termovalorizzatore di Colleferro. La notizia è arrivata da una fonte privata, però sta di fatto che il Sindaco di Colleferro per capirne dippiù su questo nuovo allarmante avvelenamento, molto più pericoloso della diossina perché arriva direttamente al sangue e provoca, anche, la leucemia, ha convocato per martedì prossimo una conferenza dei servizi. Dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe, che questo nuovo danno ambientale venga causato dall’acqua di pulitura del termovalorizzatore che non sarebbe stata smaltita secondo i canoni di legge. Fin qui la notizia, ma non si capisce il perché queste notizie non escano dalle fonti ufficiali vista anche la gravità, ma bisogna saperle sempre da privati molto bene informati e che di ambiente ne capiscono molto più dei sindaci invischiati nell’inquinamento della Valle del Sacco e che purtroppo è gente, o meglio tecnici, che non vengono ascoltati. Certo, se confermata, questa notizia non può che aggravare la posizione dell’Assessore all’ambiente della Regione Lazio, il ciociaro Mauro Buschini che si sarebbe detto favorevole al revamping degli impianti di termovalorizzazione di Colleferro e degli altri due della Ciociaria di San Vittore per non farne installare altri. Allora viene facile chiederc? A cosa è servita la protesta dei primi di aprile con la partecipazione di numerosi sindaci del comprensorio, del Vescovo di Velletri Apicella, di Mons Lepore e di una marea di gente. Perché il sindaco adesso non chiude i termovalorizzatori? Ci hanno chiesto alcuni lettori. E’ una domanda che giriamo allo stesso sindaco e lo spieghi ai suoi cittadini. E’ stata una protesta contro chi? Tutti i nodi vengono al pettine e questi si stanno ritorcendo proprio contro l’amministrazione Sanna che invece sta facendo di tutto per dare una svolta ambientale alla sua città. Insomma, la questione dell’inquinamento di Colleferro e del Fiume Sacco sta diventando sempre più pesante e nessuno nuove un dito. Tutti protestano e l’inquinamento si mangia la gente. Diamoci una mossa per favore. L’ambiente se trattato male, si vendica e allora sono veramente guai per tutti

Giancarlo Flavi

Cave ferrovia

Una bellissima giornata di festa, quella di sabato scorso, 14 maggio 2016, a Cave: è stato presentato il libro, a firma di Umberto Foschi, impreziosito dalle interviste realizzate da Alessio Cellanetti, “Il treno per Cave. Storie delle ferrovie vicinali”. Ospite d’onore, accolto da un applauso caloroso e scrosciante, è stato Paolo Clementi, nipote di Antonino: il progettista che ideò la tanto amata Ferrovia. A moderare gli interventi e la lettura di alcuni passi del libro è stato Francesco Morabito che, con particolare capacità oratoria, ha impresso agli emozionanti momenti elevazione e trasmissione ulteriori. Il pomeriggio di rievocazione storica, a sfondo letterario, è stato aperto dall’intervento del sindaco di Cave, Angelo Lupi: a nome dell’intera comunità il primo cittadino ha espresso particolare soddisfazione per essere giunti, grazie al lavoro di molte persone, a consumare felicemente degli istanti importantissimi per tutta la città; in quanto riattualizzanti, permeati di consapevolezza e di valori condivisi. «La riflessione sulla storia della Ferrovia è possibile amplificarla, grazie a due fattori tra essi collegati: gli accadimenti personali pubblici dei protagonisti dell’epoca e per la concatenazione articolata, virtuosa e dinamica degli stessi che, ottimamente riuscita, ha poi prodotto un risultato eccellente. Il territorio, e dunque non soltanto Cave, avrebbe tratto giovamento dalla permanenza del collegamento ferroviario? Una domanda priva di retorica, che ci dobbiamo porre al fine di contestualizzare, in un’epoca diversa, l’importanza che la Ferrovia avuto». L’assessore Silvia Mancini, intervenuta a conclusione dei lavori della tavola rotonda, ha invece focalizzato sull’aspetto patrimoniale, culturalmente riferendosi, della Ferrovia che, seppur dismessa, rappresenta un eccellente tassello della storia cavense, da non disperdere negli abissi della memoria: «II libro dell’ingegner Umberto Foschi consente, anche alle generazioni più giovani, di impadronirsi a pieno titolo del segmento emozionante, inerente la storia di Cave, magnificamente trattato. Le ferrovie vicinali, raccontano le evidenze dei tempi ormai lontani, ed approfondisce il volume inedito, hanno caratterizzato un ampio e frastagliato periodo del ‘900; ecco perché sentiamo il dovere di farle nostre, anche al livello emotivo». Dalla Ferrovia ai giorni nostri un cammino lungo ed appassionante, condotto con entusiasmo da diverse generazioni, tra esse anche molto distanti nel tempo. Ciò nonostante tutt’oggi è condotto sul medesimo binario degli albori: la tradizione, che passa per l’arteria dei sentimenti, fino a giungere, nel pieno della forza, nella coscienza della memoria.

Velletri, auto contro scooter. Perde la vita sacerdote messicano

Sabato sera di sangue sulle vie di Velletri a perdere al vita un sacerdote di origine messicane. Erano le 23 circa di sabato quando il prete Jose Palma Battioli, di 51 anni, era sul suo scooter e percorreva via S. Anatolia in direzione della Caserma dei carabinieri e dall’altra parte proveniva Ford Focus che procedeva in maniera anomala, zigzagando. La macchina ha prima preso un marciapiede sulla destra e poi nel mentre arrivava al centro della carreggiata ha colpito in pieno il sacerdote che passava di li proprio in quel momento. Lo scontro è stato violentissimo e l’uomo in sella al motociclo è stato sbalzato a terra a molti metri di distanza. Sul posto sono prontamente arrivati i carabinieri del reparto radiomobile e della locale stazione ed alcune ambulanze del 118. Il sacerdote è stato subito ricoverato in gravi condizioni nel nosocomio veliterno e nella notte non è riuscito a sopravvivere e verso le 4 è deceduto. Il ragazzo alla guida dell’auto, dai controlli successivi, è risultato essere completamente ubriaco e quindi adesso si sta valutando in accordo con la procura se procedere con l’incriminazione per omicidio stradale o per omicidio colposo.

L’isola ecologica inaugurata in pompa magna dall’amministrazione comunale con tanto di taglio del nastro davanti ai bambini delle scuole festanti, a distanza di un paio di settimane dall’apertura ancora non è, purtroppo, completamente funzionante ed a denunciarne lo attuale è il consigliere dell’IDV Emanuele Girolami.

“In un Paese normale, ma soprattutto razionale, prima si completa un'opera pubblica e solo dopo la si inaugura. Il nostro Paese è invece campione del mondo di inaugurazione di opere da terminare. Cosi a Colleferro – spiega il consigliere dell’Italia dei Valori di Colleferro Emanuele Girolami - mercoledì 4 maggio alle ore 11 molte Autorità sono state impegnate nel taglio del nastro della nuova isola ecologica che teoricamente doveva prendere il posto di quella che si trovava vicino la carrozzeria Galli. In realtà, nonostante che siano passati circa 10 giorni da quella magnifica cerimonia di inaugurazione, la nuova isola è ancora senza la fornitura di acqua ed energia elettrica, ma soprattutto non vi è possibile conferire gli elettrodomestici, i televisori, le lampadine e le batterie esauste delle automobili, che invece erano accolte nella vecchia isola ecologica, ora purtroppo chiusa. In un Paese normale si sarebbe aspettato ancora un poco prima di pubblicizzare l'evento. In un Paese normale. Questo (l’immagine in foto) è dove termina il tubo della fornitura di acqua dell'isola ecologica. Come si può vedere non è assolutamente collegamento all'impianto del gabbiotto della guardiania il cui bagno è privo quindi di acqua e luce come le capanne dell'Africa Nera.

Artena, dopo il biometano ecco la centrale a Biomassa

Le dichiarazioni di Ghigi, allarmano la cittadinanza

Di DANIELE FLAVI

“A poche settimane dalla conferenza dei servizi sull'impianto a biometano, ecco apparirne un altro, questa volta a biomassa con produzione di energia elettrica e termica. Un film già visto, gli interpreti sono diversi ma il copione è identico anche questa volta, infatti, imprenditori edili propongono, attraverso una società nata il 22 dicembre 2015, la procedura abilitativa semplificata (P.A.S.) per realizzare l’impianto”. Queste le dichiarazioni di Bruno Ghigi, esponente di spicco dell’associazione rifiuti zero e zero waste italy, che stanno mettendo in allarme di nuovo il “popolo” artenese che fece di tutto con comitati ad hoc per impedire la costruzione dell’impianto a Biometano. “Bastano solo ventisette giorni – prosegue poi Ghigi - dalla costituzione alla Tree Power srl, questo il nome della proponente, per protocollare (il 18 gennaio 2016) presso gli Uffici Comunali la relazione tecnica e considerato che l’intervallo è al lordo delle festività natalizie e delle domeniche la tempistica è da considerarsi un vero primato. A svelare l’arcano la data sulla relazione, novembre 2015, dalla quale s’intuisce essere di altri la paternità del progetto. Nella relazione novembrina, inoltre, il riferimento alla società non ancora costituita attribuisce ai progettisti anche rare capacità preveggenti. Insomma, chi bussa alla Casa Comune è una società senza storia né patrimonio con un progetto “ciclostilato” da proporre alla quale, salvo errori, il Comune non ha tempestivamente risposto. Al netto di ogni considerazione derivante dall’atteggiamento dell’Amministrazione, la contiguità delle richieste impiantistiche non lasciano dubbi, Artena è evidentemente percepita debole e per questo posta sotto pressione da chi è in cerca di nuovi territori da asservire a insalubri soluzioni. A testimoniarlo i tempi ravvicinati dei tentativi, prima al Colubro ed ora questo a Valle Pera, ma nessuna contrada a questo punto può considerarsi immune e le “sentinelle” dell’ambiente dovranno moltiplicare gli sforzi per supplire alle mancanze palesate. Per quanto tardivamente è bene che l’Amministrazione risponda alla Tree Power srl e, se già provveduto, fornirne comunicazione a tutta la cittadinanza”. Queste le preoccupazioni, legittime che trovano riscontro nella parole del proprietario terreno, Walter Di Paola, un architetto di Palestrina, raccolte dall’amico Manuele Mancini di Artena Cuore Notizie, che ha dichiarato: “il Comune di Artena, dalla data in cui è stato recapitato il progetto, ossia lo scorso 18 gennaio, non ha fornito risposte e questo viene interpretato dalla società Tree Power srl come un silenzio assenso. Di Paola ha tenuto a rassicurare la cittadinanza che l'inquinamento della futura centrale sarà pari a zero. Entrando nei dettagli - ha aggiunto - si calcola che l'energia fornita dalla suddetta centrale, le cui dimensioni saranno contenute, sarà di 200 chilowattora tramite un processo chimico che trasforma gli scarti di legname in energia. Per quanto riguarda l'utilizzo, una parte verrà utilizzata dall'azienda stessa, un'altra per mandare avanti la centrale. Si tratta di un circuito chiuso, quindi, che secondo quanto dichiarato dal proprietario non implicherà emissioni di gas e nessuna bruciatura di materiali”. Di fatto però dal comune e per la precisione il primo cittadino Felicetto Angelini boccia tale progetto in maniera assoluta. "Sono fermamente contrario a questo tipo di impianti - chiarisce il sindaco - il progetto non l'ho visionato in quanto l'Ufficio Tecnico ha bocciato il progetto ancor prima che arrivasse sul mio tavolo". Ci troviamo in presenza di due versioni contrastanti: il proprietario della Tree Power parla di silenzio-assenso, mentre il sindaco spiega questo silenzio come frutto di una totale bocciatura del progetto. Non resta, a questo punto, che seguire l'evoluzione della vicenda nelle prossime settimana.

Monti Lepini, al via le assemblee pubbliche del GAL

Sono iniziate giovedì 12 maggio, a Sermoneta e Villa S. Stefano, le prime due assemblee pubbliche del GAL dei Monti Lepini. Il 13, invece, è stato il turno di Cori e Roccagorga. Dieci giorni di assemblee pubbliche, termineranno il 21 maggio a Carpineto Romano e Giuliano di Roma, che vedranno coinvolti 17 Comuni tra la provincia di Roma, Frosinone e Latina ( Sermoneta, Villa S. Stefano, Cori, Roccagorga, Patrica, Amaseno, Gorga, Norma, Priverno, Gavignano, Maenza, Rocca Massima, Sezze, Artena, Segni, Carpineto Romano, Giuliano Di Roma). Il GAL ( Gruppo di Azione Sociale ) dei Monti Lepini, uno dei più importanti dell’interna Regione Lazio, ha come obbiettivo quello di valorizzare e migliorare l’intero territorio. Un territorio, quello dei Monti Lepini, che già di per se, è un “brand” naturale. In sintesi, si chiede ai Comuni di coinvolgere le associazioni delle categorie economiche, le imprese e i portatori di interessi territoriali per generare, insieme, un Piano di Sviluppo che abbia come obbiettivo quello di migliorare la crescita economica e la qualità della vita. Durante le assemblee pubbliche saranno illustrate le opportunità di finanziamento del programma LEADER PSR Lazio 2014/2020. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare e a presentare idee e progetti.

Damiano Ricci

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tennis, Murray trionfa su Djokovic. Serena si prende Roma per la quarta volta

FrosinoneToday è in caricamento