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Tivoli, rapina in banca a Soliera arrestato vicino a Roma uno dei tre malviventi.

Le immediate indagini avviate dai Carabinieri a seguito della rapina perpetrata ieri ai danni della Banca di San Geminiano e San Prospero di Soliera, che ha fruttato un bottino di 50.000 euro circa,

Le immediate indagini avviate dai Carabinieri a seguito della rapina perpetrata ieri ai danni della Banca di San Geminiano e San Prospero di Soliera, che ha fruttato un bottino di 50.000 euro circa, hanno consentito di individuare e bloccare uno dei tre rapinatori nei pressi di Tivoli, recuperando parte della refurtiva: 16.000 euro.

Le indagini hanno avuto una svolta quando i militari hanno compiutamente individuato il mezzo di fuga, una W.Polo in uso ad un 40enne siciliano con precedenti penali. Immediatamente sono scattate le ricerche in ambito nazionale del veicolo, stante l’ipotesi che potesse essersi messo in viaggio subito dopo il colpo.

Infatti i Carabinieri della Compagnia di Tivoli lo hanno intercettato nel pomeriggio di ieri all’uscita del casello autostradale Roma Est proprio a bordo della macchina indicata, trovandolo in possesso di 16.000 euro e delle fascette plastiche identiche a quelle usate per legare i polsi dei presenti in Banca. Sono in corso le indagini per individuare i complici.

PORTONACCIO, OCCUPANO UN CAPANNONE INDUSTRIALE E SI ALLACCIANO ABUSIVAMENTE ALLA RETE ELETTRICA. CINQUE CITTADINI STRANIERI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

Si erano introdotti in un capannone industriale ubicato in via di Galla Placidia, di proprietà di una ditta di costruzioni, e dopo aver allestito i loro giacigli di fortuna si sono allacciati abusivamente alla rete elettrica mediante grossi cavi collegati, in modo posticcio, alla cabina dell’ACEA. A finire nei guai sono stati 5 cittadini stranieri – tre romene, un marocchino e una moldava di età compresa tra i 25 ed i 60 anni - tutti nella Capitale senza fissa dimora e già conosciuti alle forze dell’ordine, che sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri della Stazione Roma Casal Bertone con le accuse di furto di energia elettrica e invasione di edificio. A far scattare l’intervento degli uomini dell’Arma è stata la denuncia sporta dal rappresentante della società proprietaria della struttura che, una volta preso atto della situazione, si è presentato nella caserma di via Enrico Cosenz. Sono tuttora in corso gli interventi dei tecnici dell’ACEA per rimettere in sicurezza la cabina elettrica manomessa e per la rimozione dei pericolosi cavi elettrici “volanti”.

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