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Cronaca

Roma,Città dell'Utopia,No Border Fest il 27 e 28 giugno

Prima presentazione di un importante e coinvolgente evento nel quartiere Garbatella: il  27 e il 28 giugno torna a Roma, a La Città dell'Utopia, via Valeriano 3f, il No Border Fest, organizzato da La Città dell'Utopia, Servizio Civile...

Prima presentazione di un importante e coinvolgente evento nel quartiere Garbatella: il 27 e il 28 giugno torna a Roma, a La Città dell'Utopia, via Valeriano 3f, il No Border Fest, organizzato da La Città dell'Utopia, Servizio Civile Internazionale, Laboratorio 53, Radio Ghetto e Amisnet. Il festival, giunto quest'anno alla settima edizione, è un appuntamento ricco di momenti culturali e di confronto sul tema delle migrazioni con workshop, esposizioni, dibattiti, musica e teatro. Mentre a livello istituzionale i flussi migratori continuano ad essere visti come un “problema da risolvere” con un'intensificazione dei dispositivi di controllo delle frontiere e una gestione dell'accoglienza caratterizzata da speculazione e business, il No Border Fest vuole proporre un modello basato sulla libertà di movimento e sui diritti di cittadinanza attraverso narrazioni alternative, decostruzione di pregiudizi, analisi e buone pratiche. Durante tutto il festival il Casale Garibaldi si trasformerà in un'esposizione interattiva, in cui le migrobox, scatole che negli ultimi due mesi hanno raccolto domande e curiosità sul mondo delle migrazioni, prenderanno vita sotto forma di video, audio e immagini con le quali si potrà interagire direttamente.

Sabato 27 Giugno, dalle 17.30, un dibattito aperto su “Respigimenti e accoglienza tra una sponda e l'altra del Mediterraneo” con gli interventi di Luciano Rondine, autore del libro “Qui fa bene” dedicato ai bisogni di cura dei rifugiati, vittime di violenze e torture e Yasmine Accardo (Associazione Garibaldi 101, Campagna LasciateCIEntrare); sarà poi il turno del progetto collettivo Borderline del settimanale Internazionale, autore di reportage video attraverso le frontiere europee, accompagnato da Salvatore Fachile, impegnati nella redazione del dossier ASGI/Amnesty International sui respingimenti dall'Italia verso Israele, e Danielle Ronen, attivista israeliana e volontaria nel centro diurno per minori richiedenti asilo e rifugiati di Tel Aviv. Sulle note della kora, Madya Dabiate, uno dei più virtuosi suonatori della diaspora africana, ci accompagna alla conclusione della prima giornata del festival. Domenica 28 Giugno, dalle 17.30, il festival darà spazio alle “Autonarrazioni migranti” grazie alle parole e alle immagini di Mauro Biani, vignettista de Il Manifesto, ai contributi di Radio Ghetto, radio nata nel 2012 per dar voce ai braccianti africani delle campagne pugliesi e ai racconti dell' Archivio Memorie Migranti, impegnato nel lasciar traccia dei processi migratori in corso e nella costruzione di memorie 'altre'. La due giorni si conclude con lo spettacolo teatrale Ank! Ang! di Karin Serres, Dirk Laucke, Erik Uddenberg e Sylvain Levey (LAB007). Numerosi i workshop culinari, educativi e ludici che sarà possibile seguire (è richiesta la prenotazione): Workshop di Giochi dal mondo con Laboratorio 53 (sabato 27), Danzamovimentoterapia con Fernando (sabato 27), Preparazione di succhi ivoriani, pakistani e brasiliani con Abiba, Ilaria e Farzana (domenica 28), e Ludopedagogia con l'ass. Liscìa (domenica 28). Inoltre, giovedì 18 Giugno a La Città dell'Utopia avremo un'anticipazione della due giorni “Aspettando il No Border Fest”, con la presentazione del libro “Terzo Settore in Fondo”, una critica (ironica) ai paradossi dell'accoglienza in Italia, che discuteremo direttamente con l'autore Marco Ehlardo e a seguire concerto di samba dei Banda Três. (fonte ufficio stampa evento No Border Fest).
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