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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Sparatoria in carcere, il detenuto accusato di tentato omicidio. Tra gli scampati un frusinate

Tre le persone che hanno rischiato di morire, una attinta alla coscia è stata trasferita d'urgenza ed operata. La pistola che il ventottenne napoletano aveva con se è stata 'recapitata' di notte con l'ausilio di un drone

C'è anche un uomo residente a Frosinone tra gli scampati alla sparatoria che si è verificata nel carcere di via Cerreto domenica pomeriggio. A sparare un detenuto di ventotto anni, napoletano ed esponente di un clan camorristico che voleva vendicarsi. Qualche giorno fa, infatti, era stato aggredito e picchiato dai tre.

L'ora di ordinaria follia all'interno del penitenziario frusinate è iniziata nel pomeriggio del 19 settembre scorso quando il detenuto è riuscito ad immobilizzare un'agente della Polizia Penitenziaria minacciandolo con una pistola e lo ha costretto a consegnarli le chiavi delle celle dov'erano richiusi i suoi presunti aggressori. Lo stesso, però, non è stato in grado di aprire le porte blindate e per questo iniziato a sparare attraverso le sbarre. 

A restare ferito solo uno dei tre bersagli mentre gli altri due sono riusciti a parare i colpi. Subito dopo l'uomo ha chiamato il suo avvocato che lo ha convinto a consegnare la pistola. Il giovane è ora accusato tentato omicidio. All'interno della casa circondariale sono arrivati gli investigatori della Squadra Mobile della questura di Frosinone diretti dal vice questore Flavio Genovesi e il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Adolfo Coletta. 

L'inchiesta giudiziaria servirà a capire come, all'interno di un carcere, possa essere entrata una pistola. Le immagini del sistema di videosorveglianza hanno immortalato la presenza di un drone: e proprio all'interno del mezzo telecomandato a distanza sarebbe stata inserita l'arma, una calibro 765 matricola abrasa. Con lo stesso 'modus operandi' nelle scorse settimane sarebbero stati 'consegnati' ad altrettanti detenuti una ventina di telefoni cellulari poi rinvenuti dalla Polizia Penitenziaria. Il detenuto indagato per 'tentato omicidio' è stato trasferito in un'altra struttura detentiva al momento sconosciuta.

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