Stupro di gruppo nei confronti di un ragazzo disabile, finisce in cella dopo 18 anni
Il drammatico episodio è avvenuto nell'agosto del 2000 ad Esperia. Cinque aguzzini vennero arrestati dai carabinieri. La condanna per uno di loro è divenuta esecutiva: dovrà scontare i quattro anni di pena inflitti dai giudici
Lo sequestrarono e lo stuprarono con un bastone. Per gioco o per ripicca. Lui era un disabile ed all'epoca di quell'indegno sopruso, nell'agosto del 2000, aveva poco più di venti anni. Ora a distanza di ben diciotto anni da quei fatti orribili ed incresciosi che sconvolsero l'intero cassinate, uno degli aguzzini di quel ragazzo, residente a San Giorgio a Liri, è finito in carcere. È divenuta esecutiva la pena a quattro anni di carcere, inflitta dai giudici in tutti e tre i gradi di giudizio con la grave accusa di 'stupro di gruppo'.
I fatti
La vittima, con una scusa, venne caricata su una Fiat Punto e condotta in una zona impervia e montuosa di Esperia, dai cinque conoscenti. Qui, senza che nessuno potesse aiutarlo il ventenne, venne violentato anche con un bastone. Poi venne lasciato solo e terrorizzato in quel luogo sperduto. Venne trovato da un pastore che diede l'allarme. In poche ore i militari del Nucleo Operativo Aliquota Radiomobile, coordinati dell'allora capitano Gianluca Trombetti, comandante della Compagnia di Pontecorvo, individuarono i cinque stupratori che vennero arrestati. La giovanissima vittima riportò ferite che richiesero lunghi periodi di degenza in ospedale.
La motivazione
I cinque accusati di stupro di gruppo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero preso di mira la vittima, costringendola ad un gioco balordo perchè ritenuta dai suoi aguzzini 'diversa'.