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Cronaca

Traffico illecito di rifiuti, tra i cinquantasette indagati c'è anche un ciociaro

L'operazione che ha riguardato lo smaltimento illecito di rifiuti è stata portata avanti dai carabinieri della guardia Forestale di Roma. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati ingenti quantitativi di rifiuti metallici

Traffico illecito di rifiuti. Nell'operazione portava avanti dalla Guardia Forestale di Roma c'è anche un ciociaro. Si tratta di S.R. 53enne nato a Frosinone. Al momento l'uomo risulta iscritto sul registro degli indagati. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati 25 autocarri utilizzati per il trasporto illecito di rifiuti ed 1 impianto di autodemolizione: Cinquantasette le persone indagate a vario titolo per traffico illecito di rifiuti, associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di veicoli e truffa in danno delle assicurazioni, simulazione di reato, favoreggiamento personale.

Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba

Il blitz è scattato alle prime luci dell'alba ha visto impiegati oltre 150 militari sui diversi obiettivi tra Roma e Latina, supportati nelle attività condotte presso il Campo nomadi di via Salviati di Roma da un elicottero in costante sorvolo e da una stazione operativa mobile. L’operazione, convenzionalmente denominata “Tellus” (dal nome della divinità romana della Terra, a rimarcare l’impegno dell’Arma a difesa dell’Ambiente) costituisce l’esito di un’articolata attività di indagine scaturita nell’aprile 2016 da una serie di controlli eseguiti dai Reparti territoriali dell’ex Corpo Forestale dello Stato, finalizzati al contrasto del fenomeno dei c.d. “ roghi tossici”, conseguenti alla gestione illecita di rifiuti operata prevalentemente da soggetti di etnia rom in concorso con i titolari delle aziende di recupero, che ne ricevevano le sole componenti di valore (es. rame, bronzo, ottone).

Sequestrati tre milioni di chili di rifiuti metallici

L’indagine, successivamente sviluppata dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria di Roma e dai Carabinieri Forestali di Roma e Rieti e, coordinati dalla Procura della Repubblica, ha consentito di porre fine ad una vera e propria attività continuativa per il “traffico illecito” di circa 3 milioni di kg di rifiuti metallici, per un indebito profitto complessivo stimato in oltre 440.000 euro, ed un’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di numerosi veicoli con truffe in danno delle assicurazioni. Le indagini condotte dai militari con l’ausilio di attività tecniche, riscontri sul campo e controlli mirati, hanno innanzitutto consentito di ricostruire un’intera filiera illegale per la gestione di rifiuti metallici speciali ed urbani, di cui una compiacente società di recupero rifiuti rappresentava l’anello finale, ove avveniva l’ultima “ ripulitura” cartolare, realizzata con documentazione ambientale artatamente redatta, volta a schermare l’illecito flusso di provenienza.

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