Ragazza ciociara compra un vestito on-line e fa scoprire una banda di truffatori macedoni
Dalla denuncia della giovane del sorano è partita l’indagine della polizia denominata “virtual store” che ha portato alla luce il gruppo di uomini e donne dell’est Europa residenti tra Pesaro ed Urbino che avevano truffato 400 persone
Come oramai fanno milioni di persone tutti i giorni una ventenne del sorano ha deciso, le settimane scorse, di fare shopping on-line su uno dei tantissimi siti che vendono abbigliamento. Ha visitato, quindi, un negozio virtuale, sulla pagina di un profilo facebook, dove è pubblicizzata la vendita di numerosi articoli di abbigliamento ed accessori, di firme prestigiose, a prezzi molto economici e vantaggiosi.
L’offerta allettante
L’offerta è allettante e la giovane decide di acquistare, con pagamento carta prepagata, una borsa ed un paio di scarpe. Trascorsi i necessari tempi tecnici, della merce ordinata nessuna traccia. L’acquirente inizia a sospettare di essere stata truffata e decide, pertanto, di rivolgersi all’Ufficio denunce della Questura.
I tasselli dell’indagine
La Polizia Giudiziaria della Squadra Volante, acquisiti gli elementi utili, dopo una ricognizione del profilo, risale all’identità di una donna residente a Città di Castello. E’ il primo tassello dell’indagine: il suo ruolo è quello di prestanome per l’incasso fraudolento del denaro. L’attività di polizia prosegue senza sosta per dare un volto ed un nome agli autori di quel progetto criminoso: emergono altri profili truffaldini, più di 400 le vittime poche le denunce formalizzate, a Frosinone 10 - a volte per l’irrisoria cifra “raggirata”.
La banda di macedoni
Il cerchio si stringe attorno ad una banda di Macedoni, 5 soggetti, orbitanti nella città di Pesaro Urbino. Tutti,deferiti all’Autorità Giudiziaria di Perugia, dovranno rispondere di associazione a delinquere, finalizzata alla truffa continuata, accesso abusivo a sistemi Informatici e frode Informatica, il tutto coordinato dal Pubblico Ministero Dott.ssa Miliani.