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Cronaca Vico nel Lazio

Ragazzina stuprata "dall'amico di famiglia" incastrato dal Dna sui pantaloni della vittima

Venerdì mattina si terrà la prima udienza del processo che data la scabrosità dell'argomento si terrà a porte chiuse. L'uomo che è stato arrestato arriverà in aula in manette

Ragazzina di 14 anni violentata dal padre della sua migliore amica in un bosco, al via il processo. L'imputato, un 49enne residente a Vico del Lazio si trova al momento detenuto in carcere. La squallida storia risale al settembre scorso, quando la minorenne che si trovava a casa dellla sua amichetta del cuore, era stata riaccompagnata a casa dall'uomo. 

Il racconto della vittima ai genitori

I genitori che conoscevano molto bene l'arrestato, lo avevano sempre considerato un amico di famiglia, quindi si fidavano di lui. Invece quella sera l'uomo si era fermato fermato con l’auto in una zona isolata e con la forza aveva stuprato la ragazzina Per ben quaranta minuti l'adolescente era stata ostaggio dell'amico di famiglia. Ad informare i genitori di quanto accaduto la stessa vittima dopo qualche giorno.

L'arresto dopo la denuncia

I genitori inorriditi da quel racconto fecero scattare la denuncia. Ad incastrare il 49enne il liquido seminale rinvenuto sui pantaloni della ragazzina. Il Dna infatti combaciava perfettamente con il profilo genetico dell’imputato. A seguito di tali fatti era scattato l'arresto. Domani l’imputato, difeso dall'avvocato Carla Parmegiani, dovrà comparire nella prima udienza. Data la scabrosità dell’argomento il processo verrà celebrato a porte chiuse. I familiari della vittima saranno rappresentati dagli avvocati Giampiero Vellucci e Riccardo Masecchia.

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