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Frosinone, La pechino Ciociara? Una provocazione nella giornata mondiale della terra

Frosinone, giornata mondiale della terra. il vescovo Spreafico: "l'occidente desertifica e inquina il pianeta, costringe i popoli alla fuga e poi crede di poter fermare i migranti con i muri". il colonnello Mocio: "bene targhe alterne e domeniche...

Frosinone, giornata mondiale della terra. il vescovo Spreafico: "l'occidente desertifica e inquina il pianeta, costringe i popoli alla fuga e poi crede di poter fermare i migranti con i muri". il colonnello Mocio: "bene targhe alterne e domeniche ecologiche"

“Frosinone, la Pechino ciociara”. È il titolo emblematico scelto dagli studenti del liceo scientifico Severi per la loro ricerca sull’inquinamento atmosferico presentata in occasione della Giornata mondiale della Terra celebrata, al palazzo della Provincia, con una iniziativa delle associazioni Laboratorio Scalo e L’Impegno. Dopo quella del Severi sono state illustrate anche le ricerche realizzate dagli studenti dell’indirizzo agrario dell’Angeloni e del liceo Maccari – scienze umane e linguistico. Gli studi hanno evidenziato gli effetti devastanti causati dai comportamenti dell’uomo ai danni del suolo, delle acque, dell’atmosfera. Un esempio su tutti è quello riferito all’impatto ambientale prodotto dai miliardi di cicche di sigarette e di bottiglie di plastica buttate dove capita. La sensibilità dei giovani è stata elogiata dal vescovo di Frosinone, che nel suo saluto ha stigmatizzato le politiche sbagliate. “Le chiacchiere riempiono il mondo, i fatti un pò meno. Ancora oggi – ha tuonato Ambrogio Spreafico – abbiamo il problema della Valle del Sacco e delle polveri sottili. Speriamo almeno che il Frosinone resti in serie A. La vostra – ha aggiunto rivolgendosi ai ragazzi – è una sensibilità non comune. Basta percorrere la superstrada Ferentino-Sora per vedere i cumuli di immondizia lasciati ovunque da tanti imbecilli”. Poi il suo atto di accusa contro le politiche dell’Occidente che “prima crea le premesse della migrazione e poi vuole fermare i migranti erigendo muri. Entro il 2050 avremo 500 milioni di profughi ambientali, di gente in fuga dai propri paesi che nel frattempo saranno stati desertificati o inquinati proprio dagli effetti delle ingiuste politiche economiche occidentali. Quanti oggi si lamentano dei profughi dovrebbero chiedersi se dietro le migrazioni non ci siano proprio loro responsabilità dirette”. Dopo i saluti del consigliere provinciale Danilo Magliocchetti e del sindaco Nicola Ottaviani, le relazioni del ricercatore universitario Mauro Scungio (in Europa l’inquinamento atmosferico causa ogni anno 350.000 morti, 10.000 dei quali in Italia) e del colonnello dell’Aeronautica Daniele Mocio, volto televisivo delle previsioni del tempo. “Se per due mesi persiste alta pressione e l’aria ristagna è inevitabile che i livelli delle polveri sottili schizzino alle stelle, come successo anche a Frosinone, ingiustamente additata all’opinione pubblica nazionale come caso limite. Bene le domeniche ecologiche e le targhe alterne. Ma i risultati sarebbero persino migliori – ha aggiunto – se i comuni attivassero convenzioni con Aeronautica o istituti pubblici per disporre di previsioni sempre aggiornate e in base a quelle decidere se, come, quando limitare il traffico”. Infine i saluti di Aldo Mattia, presidente de L’Impegno e di Anselmo Pizzutelli, presidente del Laboratorio Scalo. “Quando ci sono frane e alluvioni – ha ricordato Pizzutelli, che di professione è geologo – è facile parlare di disastri naturali. Il punto è che i veri disastri non li fa la natura. La colpa dei crolli e degli smottamenti non è mai della pioggia, ma dell’uomo che ha costruito e continua a costruire case e palazzi dove non si dovrebbe”.

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