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“Ultimatum day”, gli imprenditori in piazza: «falliamo per le troppe tasse»

E’ stato fissato per sabato 30 novembre alle ore 11 in Piazza Montecitorio, a Roma, l’ULTIMATUM DAY, la giornata di mobilitazione nazionale di commercianti, artigiani, micro e piccole imprese messe in ginocchio dal prelievo fiscale che supera il...

E’ stato fissato per sabato 30 novembre alle ore 11 in Piazza Montecitorio, a Roma, l’ULTIMATUM DAY, la giornata di mobilitazione nazionale di commercianti, artigiani, micro e piccole imprese messe in ginocchio dal prelievo fiscale che supera il 65%.

A lanciare la mobilitazione è Giuseppe Graziani, editore e presidente di COBAS IMPRESE, salito ripetutamente agli onori delle cronache, l’ultima volta per aver chiesto il commissariamento di Equitalia ed essersi messo letteralmente in mutande insieme con altri imprenditori.

A pochi giorni dal licenziamento della Legge di Stabilità, Graziani chiama a raccolta il popolo delle partite Iva, che ormai non si sente più rappresentato, e lo riunisce a piazza Montecitorio, sotto il cartello «Italiani in movimento».

«L’ULTIMATUM DAY è la giornata per dire BASTA, per pretendere dal Governo provvedimenti immediati per la riduzione delle tasse con la contestuale riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione e della Burocrazia. Interventi imprescindibili per scongiurare il DEFAULT della nostra amata ITALIA».

A rispondere sono oltre 2000 imprenditori che manifesteranno contro quella che Graziani definisce «la cattiva abitudine di risolvere le questioni di bilancio del Paese con l’aumento delle imposte invece di tagliare i costi della Pubblica Amministrazione, i privilegi delle caste e i costi della politica».

«Siamo stufi - aggiunge Graziani - ed anche impossibilitati, per mancanza di soldi, a dover mantenere un apparato elefantiaco dello Stato che sta uccidendo il lavoro ed il mercato, con la “complicità” di organizzazioni sindacali che negli ultimi 20 anni, invece di riformare e snellire il mondo del lavoro, hanno fallito la propria missione mentre hanno saputo curare con molta attenzione unicamente i propri interessi di Casta, scaricando sui “contribuenti” che trainano il Paese l’immensa mole di costi e sprechi. E’ giunto il momento di mettere la parola fine con questo passato e scrivere un nuovo inizio» tuona il presidente di Italiani in movimento.

Rincara la dose Sergio Passariello del coordinamento di Italiani in Movimento «La violenza di questo Stato verso i propri contribuenti è preoccupante e grave. Ed è grave che gli uomini delle Istituzioni abbiano dimenticato che è il Popolo a pagarli. Ora basta!».

«Con l’aumento dell’aliquota iva fissato al 22%, l’incremento della pressione fiscale pari al 67% il nostro Paese continua a produrre fallimenti, altro che ripresa! - gli fa eco Paolo Sabbioni, del coordinamento di Italiani in Movimento che aggiunge - Secondo i dati Cerved, società specializzata nell'analisi delle imprese e nella valutazione del rischio di credito, i fallimenti registrati nei primi nove mesi dell'anno sono stati quasi 10 mila (9.902). Un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2012».

«Siamo felici di annunciare l’adesione degli Autotrasportatori Professionali Italiani – FIAP», aggiunge Laura Madrigali, vice presidente di Italiani in Movimento.

Per Giuseppe Graziani, presidente di Italiani in movimento, «il tempo “ricreazione” per i politicanti è finito» Adesso per risalire serve «più libertà per l’impresa, meno burocrazia e meno tasse o - annuncia Graziani - saremo pronti ad ulteriori proteste clamorose»

Nomi e volti noti sono già confluiti in «Italiani in movimento» e partecipano all’Ultimatum Day, si tratta di: Laura Madrigali (Forza Popolare); Marco Mariani (AMPI); Sergio Passariello (Imprese del Sud); Lino Ricchiuti (Italia libera); Paolo Sabbioni (lcn-italialibera.it); Roberto Galanti (TrasportInforma.it); Felice Nanci (Consorsi Olivicoltori);Tommaso Cercello (P.M.I. – International) e tanti altri.

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