Alatri, presentazione del libro "L’Afrique c’est chic" di Michelangelo Bartolo
L’Associazione Gottifredo è lieta di presentare il libro "L’Afrique c’est chic" di Michelangelo Bartolo, il 16 febbraio ad Alatri, nella sede del Coworking Gottifredo , in Via Emanuele Lisi, 2, alle ore 18.00.
“La bella vita con l’esperienza che segna il volto/Le mani libere in tasca il giusto e nel cuore molto/ La bella vita senza il delirio di onnipotenza/ Con la passione che rende amica la sofferenza”, canta Jovanotti con Amadou e Mariam. E facciamo nostre queste belle parole per parlare della vita che ci racconta il medico Michelangelo Bartolo, da anni impegnato in missioni umanitarie in Malawi, Mozambico, Togo, Tanzania, Repubblica Centrafricana e altri paesi africani. È un libro (pubblicato da Infinito edizioni) pieno di situazioni paradossali, avventure, storie di speranza e di vita raccontate con passione, leggerezza, poesia, humour. Scorri le pagine e entri, con leggerezza e molta sensibilità, in mondi che sono il nostro mondo. E attraverso i personaggi, che il medico/scrittore incontra, capiamo il mondo e ci rendiamo conto che l’Africa è una opportunità – così come l’immigrazione non è un dramma – non un qualcosa da cui difendersi. Le cose devono cambiare, per umanità o per necessità. Ci vuole lungimiranza.
Bartolo, un "mago" dell’informatica, organizza missioni in Africa per tenere corsi di formazione a personale sanitario locale, per aprire nuovi centri di telemedicina, mostrando quel nuovo modo di fare cooperazione che si sta sempre più diffondendo negli ultimi anni. Testimonia come lo slogan “aiutiamoli a casa loro” viene realizzato in modo quasi naturale da molte realtà di cooperazione internazionale.
Michelangelo Bartolo, nato a Roma, medico, angiologo, dirige il reparto di Telemedicina dell'Ospedale San Giovanni di Roma. È tra i realizzatori del programma "Dream" della Comunità di Sant'Egidio per la prevenzione e il trattamento dell'Aids e della malnutrizione in Africa. Come volontario ha compiuto decine di missioni in diverse nazioni dell'Africa Sub-Sahariana per aprire e seguire l'andamento di centri di cura. Ha fondato la "Global Health Telemedicine onlus" per diffondere servizi di telemedicina in Africa.