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Cultura Anagni

Anagni, IV Premio Internazionale di Poesia "Dal Tirreno allo Jonio"

Lo scopo socio-culturale del premio è veicolare messaggi di fratellanza universale e pace attraverso la poesia

La Fondazione Roberto Farina Onlus indice il IV Premio Internazionale di Poesia Itinerante “Dal Tirreno allo Jonio” - Edizione 2017
La scadenza iscrizioni 31 dicembre  e la successiva cerimonia di premiazione si terrà il 27 gennaio 2018
 

Il concorso di poesia

Il concorso è aperto a tutti gli scrittori italiani e stranieri che abbiano compiuto alla data di scadenza il diciottesimo anno di età. È possibile partecipare con una o più poesie in lingua italiana, edite e inedite per la Sez. B e solo inedite per la Sez. A, che non dovranno superare i 30 versi di lunghezza, titolo e spazi esclusi. Il tema del concorso per al Sez. A, al quale attenersi, è "L’Amore Universale". Il Premio, nato nel Parco Letterario dedicato a Giosuè Carducci in Toscana, viaggia in giro per tutta la penisola italica. Lo scopo socio-culturale del Premio è veicolare messaggi di fratellanza universale e pace attraverso la Poesia. Ogni tappa suggella nuove alleanze e aperture culturali: la terza tappa tenutasi a L'Aquila – edizione 2016, con il tema "La Rinascita" nell'Anno della Misericordia e con l'apertura delle Porte Sante per l'indulgenza giubilare, ci ha permesso di richiamare significativamente la I Bolla del Perdono emanata da Celestino V nel 1294 in una città piena di fascino e intrisa dai segni lasciati dai Cavalieri Templari.

La location di Anagni

Per la quarta tappa, come filo conduttore, gli organizzatori hanno pensato ad Anagni - La città dei Papi - dove il famoso Schiaffo di Anagni mise in ginocchio Bonifacio VIII in lotta per la supremazia del potere papale su quello imperiale in un periodo storico dove gli stati europei si stavano evolvendo da monarchie feudali a stati nazionali. In questa cornice culturale si inserisce anche la fine del Medioevo Cristiano, il tramonto dell'Ordine dei Cavalieri Templari, e la nascita di un Nuovo Umanesimo. Ne conseguiranno lotte interne e lo stesso Dante Alighieri verrà preso di mira per via della sua fiera etica contro le mire espansionistiche sia del papa, ma anche di Filippo IV (detto Il Bello), Re di Francia, che cercò di svilire l’autorità papale che simbolicamente rappresentava il perno politico, intellettuale e artistico di tutto l’Occidente. Questa piccola digressione è dovuta al nuovo tema di concorso che introduce l'esimio poeta Dante Alighieri e la sua ideale riconciliazione verso la Chiesa Universale fondata da Cristo (immagine carismatica che non può essere messa in discussione dall'operato di alcuni successori al Trono di Pietro). Nel medesimo scenario, ma di connotazione letteraria, si introduce il Dolce Stil Novo, l’Amor Cortese e la Donna Angelo, simbolo della Gnosi che eleva l’Uomo verso le più alte profondità dell’empireo scandagliando gli abissi della coscienza, spettro numinoso – luce che si traduce in Verità e Giustizia. Proprio nella Divina Commedia viene illustrato questo viaggio interiore del Poeta, peregrino di eternità, baciato nel dono della conoscenza dalla Grazia Celeste, esiliato da alcuni uomini del suo tempo, ma ardente del fuoco della parola che forgia l’essenza di ogni IO.

La serata conclusiva

L'evento-concorso si concluderà con una grande Cerimonia che si terrà il giorno sabato 27 gennaio 2017 nello storico Palazzo papale Bonifacio VIII: ore 15.30 visita guidata sale del palazzo e museo; ore 17.00 inizio dell’evento che si concluderà con un finale musicale alle ore 19.30 . Il presidente di giuria è il poeta Dante Maffia (candidato al Nobel per la Letteratura); presidente del premio, il dr. Giovanni Mulé; il presidente della Fondazione Roberto Farina e  il dr. Antonio Farina.

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