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Cultura

La ciclostorica “dalle cascate al lago” fa il pieno di presenze

Circa 100 i partecipanti provenienti da diverse località del Lazio e del centro Italia che hanno potuto scegliere tra i due tracciati proposti dall’organizzazione

La Ciclostorica “dalle cascate al lago” si è sviluppata quest’anno su ben due giornate di manifestazione con la grande novità del sabato con la staffetta a squadre seguita dal convegno di presentazione del libro sulla vita di Domenico Marzullo. E la conferma della pedalata su due percorsi domenica con i concorsi di bellezza e di coerenza per le bici più belle e per la combinata “bici e abbigliamento”.

La grande novità è stata la staffetta di sabato sul percorso Isola del Liri, Arpino, Acropoli di Civitavecchia. Una pedalata non competitiva che ha visto la partecipazione di 4 squadre rappresentative del ciclismo locale e non solo. Insieme ad una formazione appositamente allestita tra molisani e abruzzesi per ricordare il compianto Marzullo (GS Pentria – con Marzullo nel cuore) si sono presentati alla partenza una formazione allestita dalla società organizzatrice Ciclistica Isola Liri – Leone Team e due colonne storiche del ciclismo: l’ASACI di Isola del Liri e l’U.C. Sora. All’arrivo è stato l’arco a sesto acuto dell’acropoli di Civitavecchia a fare da cornice alle foto e alla simpatica cerimonia di premiazione allestita sul posto.    

Commovente, partecipato e ricco di racconti il successivo convegno di presentazione del libro scritto dal giornalista Massimo Vitale su Domenico Marzullo. Alle 17,30 presso il Teatro Stabile Comunale di Isola del Liri erano presenti, insieme alla vedova Sig.ra Giuliana, ai figli Vincenzo, Massimiliano, Margherita e al fratello Antonio anche il Campione del Mondo dilettanti del 1968 Vittorio Marcelli, insieme a diversi appassionati e curiosi. Il convegno è stato molto partecipato, ricco di spunti ed interventi che hanno fatto da cornice alla lettura di alcuni brani a cura dell’eccellente conduttrice Laura De Ciantis.   

La giornata clou dell’evento è stata naturalmente domenica. Tutto è stato pensato ed organizzato per essere sia un momento di cultura sportiva che un momento di promozione nell'utilizzo della bicicletta quale veicolo più indicato per una vera transizione ecologica.

Tutta organizzata e curata nei dettagli dalla Ciclistica Isola del Liri – Leone Team, presieduta da Domenico Bartolomucci, la rievocazione storico ciclistica quest'anno ha raggiunto la 6’ edizione e vanta la presenza stabile e consolidata tra le tappe del “Giro delle Regioni”, un elenco di manifestazioni che riunisce 9 eventi distribuiti durante tutto l’anno tra le Regioni del Centro Sud Italia.

E’ inserita anche nel cartellone degli eventi di “Isola Liri Bike Festival”, patrocinata dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Frosinone, dalla Camera di Commercio, dalla Comunità Montana Valle del Liri, dai Comuni di Isola del Liri, San Donato Val Comino e Vicalvi e dalle Pro Loco di Isola del Liri e Vicalvi. Si è svolta sotto l'egida di Federciclismo con i suoi comitati regionali e provinciali.

Presenti nella zona di partenza/arrivo diversi appassionati collezionisti che hanno dato vita ad un vivace mercatino di accessori vintage e bici d’epoca.

CIRCA CENTO I PARTECIPANTI

Circa 100 i partecipanti provenienti da diverse località del Lazio e del centro Italia che hanno potuto scegliere tra i due tracciati proposti dall’organizzazione, ovvero il percorso corto denominato CICERONE di circa 38 km e 300 mt di dislivello e il percorso lungo denominato MUNAZIO PLANCO di circa 84 km e 1100 mt di dislivello.

Tra gli appassionati diversi i gruppi di varia provenienza e tanti ciclisti singoli. Il bel gruppo dei simpaticissimi amici de La Marittima - ciclostorica del Bicicletterario, la rappresentanza degli “Imperiali” di Roma, gli amici de “La Vulcanica” di Napoli e quelli di “Anzio Bike”, Francesco nei Sentieri, La Celestiniana, alcuni rappresentanti dello storico sodalizio Isolano ASACI e tanti altri ancora.   

Partenza e arrivo a Isola del Liri con traguardo scenografico posto sul ponte al cospetto della cascata grande.  

BICI DAGLI ANNI 50 AGLI 80

I ciclisti hanno percorso principalmente strade secondarie e rurali, anche non semplici, in sella a mezzi degli anni 50, 60, 70 e 80, tecnicamente meno avanzati dei mezzi più recenti, e indossando indumenti del medesimo periodo. Ma la fatica è stata ampiamente compensata dagli straordinari scenari naturalistici della Valle del Liri e della Valle di Comino. I percorsi hanno toccato diversi borghi e centri storici, costeggiato i fiumi Liri e Fibreno fino alla Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno. Non sono mancati punti ristoro con prodotti tipici locali posti all'interno dell’azienda Agricola “La Ferriera” di Atina, nel borgo di San Donato Val Comino a cura della Pro Loco e del Comune, presso il Castello di Vicalvi a cura della Pro Loco e sul lungo lago presso il locale “Bar Collando”.

Ricchissimo di prodotti e di qualità assoluta il pasta party finale con i classici “finifini” pachino e basilico cucinati al momento, rapette, formaggi di San Donato, fagioli cannellini, vino cabernet e maturano a scelta.

I CONCORSI

Nell'ambito della Ciclostorica, si sono svolti tre concorsi che hanno premiato la cura e la passione con cui le bici vengono recuperate e custodite. A tutti i partecipanti al concorso per la bici “pieghevole”, ai partecipanti al concorso per la “bici più bella” e a quelli particolarmente attenti alla “Coerenza – bici e abbigliamento” sono stati consegnati attestati di riconoscenza e di merito personalizzati.

OMAGGIO A DOMENICO MARZULLO “IL PICCOLO COPPI”

Come d’abitudine per la manifestazione ogni anno viene rivolto un omaggio ad un personaggio del ciclismo “eroico” che sia scomparso e che abbia avuto un qualche collegamento con il nostro territorio.

L’omaggio di quest’anno è stato rivolto, come già detto, a Domenico Marzullo. Nato nel 1937 e scomparso nel 2003 è stato un eccellente corridore negli anni 50/60 con un gran numero di vittorie nelle categorie giovanili, da dilettante e poi da cicloamatore. Considerato il Piccolo Coppi ha sfiorato il professionismo; era certamente dotato di grande capacità e doti umane non comuni anche nelle fasi successive della sua vita, quando ha potuto trasmettere le sue conoscenze e guidare tanti giovani ciclisti come Direttore Sportivo. Per Domenico Marzullo sono state stampate in grande formato ed esposte in un’area dedicata alcune foto rese disponibili dai familiari e dalla Sig.ra Giuliana presente anch’essa, insieme con il figlio Vincenzo, alla manifestazione della domenica.

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