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Cultura

La giovane Gioia Riccardi crea "SuperNoi" per combattere le barriere invisibili dei dislessici

Il progetto consiste in una vera e propria piattaforma web scolastica, utilizzabile in modo semplice, intuitivo e divertente, che mette a disposizione strumenti per facilitare l'apprendimento

La giovane Gioia Riccardi appena 22enne, studentessa in psicologia clinica e sorella di due bambine dislessiche, con la collaborazione di Mirko Pacioni ​,ha sviluppato un'idea innovativa per facilitare l'apprendimento in casi difficili. Nasce così  il sito “SuperNoi” , volto ad eliminare le barriere architettoniche invisibili, poste dinanzi ogni persona dislessica rendendola sempre meno discrimanata in qualsiasi percorso di studi.

Il progetto informatico consiste in una vera e propria piattaforma web scolastica, accessibile dal proprio browser internet, che, senza installare nessun programma particolare o applicazione specifica sul proprio computer, mette a disposizione numerosi strumenti per la semplificazione dell’apprendimento. Il sito, dapprima nato solo per aiutare i dislessici e lanciato in versione BETA la prima settimana di Agosto, è a tutti gli effetti la prima piattaforma italiana che permette di creare materiale dispensativo e compensativo sul computer e permette anche la  sua condivisione con tutti gli utenti registrati.

L’accesso alla piattaforma è gratuito e può essere fatto semplicemente dall’indirizzo www.supernoi.com . Al suo interno esiste un software online per la realizzazione di progetti interattivi dedicati alla rappresentazione di argomenti scolastici in modo alternativo, semplificato ed in definitiva divertente, in modo tale da alleggerire il carico di studio e rendere l’apprendimento un’esperienza nuova e coinvolgente.

La realizzazione dei progetti tramite la piattaforma è alla portata di tutti data la struttura intuitiva del sito e l’utilizzo della piattaforma non si limita solo a semplificare l’apprendimento e lo studio dell'utente dislessico ma mira anche ad eliminare le differenze che si creano tra chi soffre e chi non soffre di questa patologia, regalando a tutti i fruitori un metodo di studio semplice,  divertente ed innovativo.

Il secondo fine della piattaforma è quello di insegnare la programmazione in modo non complesso poiché nel software per la realizzazione dei progetti interattivi è presente una sezione per programmare le interazioni ed i comportamenti degli elementi inseriti nel progetto tramite il trascinamento del mouse, con un sistema ed organizzato a blocchi logici il quale senza la necessità di scrivere nessun codice aiuta addirittura a realizzare dei veri e propri giochi interattivi. Tante altre novità sono in cantiere e tutto grazie allo sviluppo a cura di Mirko Pacioni, giovane programmatore 27enne.

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