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Piglio, La Strage dei Congiuntivi di Massimo Roscia presentato a casa Massimi

Nel meraviglioso terrazzo pieno di aria "frizzante" e di verde di casa Massimi, Maria Ernesta ottima padrona di casa, ha presentato lo scrittore ciociaro, noto soprattutto per i suoi libri di enogastronomia, Massimo Roscia, che ha illustrato tra...

Nel meraviglioso terrazzo pieno di aria "frizzante" e di verde di casa Massimi, Maria Ernesta ottima padrona di casa, ha presentato lo scrittore ciociaro, noto soprattutto per i suoi libri di enogastronomia, Massimo Roscia, che ha illustrato tra il serio e il faceto la sua ultima fatica letteraria denominata LA STRAGE DEI CONGIUNTIVI.

"Chi ha ucciso l'assessore alla cultura? Ma, soprattutto, chi salverà la grammatica? Cinque bizzarri personaggi, abilmente descritti, si uniscono per mettere in atto un grande disegno criminoso a difesa estrema di una lingua quotidianamente vilipesa, deturpata e ferita a morte. I congiuntivi vengono invertiti con i condizionali, i verbi intransitivi goffamente resi transitivi, i gerundi sfregiati, i sinonimi ignorati, i troncamenti confusi con le elisioni, i vocabolari abbandonati nelle cantine ammuffite. Reggenze errate, fastidiose sovrapproduzioni di avverbi, insopportabili diminutivi iperbolici. Espressioni trite e banali, frasi mangiucchiate, difettose, frammentate, incoerenti, prive di punteggiatura... I più si mostrano indifferenti al progressivo diffondersi della non-lingua; altri si indignano, limitandosi a contrarre le labbra in segno di disgusto; altri ancora - Dionisio e i suoi sodali, un analista sensoriale, un bibliotecario, un dattiloscopista della polizia e un professore di letteratura sospeso dall'insegnamento a tempo indeterminato - decidono di reagire, combattere, attuare il loro salvifico piano, costi quel che costi". Questo è quello che ha evidenziato lo scrittore Massimo Roscia.

E’ certamente un libro di ricerca, che lo scrittore con la sua penna arguta ha saputo romanzare e soprattutto ha saputo cogliere il fatto che delle oltre 2000 parole in uso nel vocabolario italiano, se ne usano solamente 600, perché si vuole essere sbrigativi con la lingua italiana, che pure ha una storia non indifferente. Delle parole inglesi se ne stanno facendo uso troppe volte, anche a sproposito per non dirle in italiano, perché rappresentano chiaramente l’essenza di quello che si vuole.

Poi lo scrittore Roscia ha tirato fuori dal suo cappello magico apericena una parola talmente distorta da fallo sbuffare mentre la diceva, così come ha evidenziato che i virgolettati sono una evoluzione in negativo della lingua italiana. Insomma, è stata una vera e dura lezioni di italiano che è stata alimentata dalle note di un violino che decantava le storture o le abnormità di certe parole che troppo spesso nel corrente italiano vengono stroppiate o non applicate correttamente.

Il resto lo ha fatto Maria Ernesta Berucci con la sua ospitalità enogastronomica e non solo: a cominciare dalla panzanella per arrivare ai caratteristici fini fini con pomodoro e basilico che hanno chiuso una serata di bella cultura italiana e soprattutto un buon bicchiere di vino Cesanese DOCG di Casa Massimi che ha pennellato il tutto e che lo stesso Roscia non ha disdegnato.

Il Libro è edito dalla Exorma al prezzo di 15,50 e si trova sullo scaffale di narrativa. Tanti i giovani presenti a cominciare dal nuovo sindaco di Piglio Avv. Mario Felli che ha plaudito l’iniziativa letteraria.

Giancarlo Flavi

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