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Cultura

Roma, al Teatro Ghione in scena "Coppia aperta, quasi spalancata"

Dario Fo e Franca Rame  scrivono “Coppia aperta, quasi spalancata” nel 1982, in un periodo in cui l’Italia, grazie ai movimenti di contestazione e soprattutto al contributo di quello femminista, comincia a svincolarsi dalle convenzioni e dai...

Dario Fo e Franca Rame scrivono “Coppia aperta, quasi spalancata” nel 1982, in un periodo in cui l’Italia, grazie ai movimenti di contestazione e soprattutto al contributo di quello femminista, comincia a svincolarsi dalle convenzioni e dai retaggi sociali, momento in cui grazie alla contestazione muta la coscienza civile del nostro Paese attraverso tre leggi fondamentali: il divorzio nel 1974, il nuovo diritto di famiglia nel 1975 e la liberalizzazione dell’aborto nel 1978.

Ed ecco dunque che Fo e Rame mettono sotto la loro satirica lente d’ingrandimento l’affascinante e pericoloso concetto di “coppia aperta”, che altro non è che un escamotage del marito per giustificare la sua infedeltà cronica alla moglie e a se stesso. Ma la carica comica, e drammatica allo stesso tempo, risiede proprio nell’univocità dello status, perché «la coppia aperta deve essere aperta da una parte sola (quella del maschio): se è aperta da entrambe le parti… poi ci sono le correnti d’aria».

La storia di un matrimonio “democratico” e “progressista” vissuto sulla scia di un Sessantotto dove le spinte alla liberazione sessuale e al rifiuto dei tabù e delle convenzioni “borghesi” si scontrano con gli equivoci di una morale ipocrita, di cui la donna è vittima.

Dialoghi brillanti ed esilaranti, ritmo veloce in una continua interazione tra attori e spettatori. A dirigere gli attori Anna Mazzantini, Emanuele Panzetti e Gianni Iorio, è il regista Sandro Torella, interessato a sottolineare la forza comunicativa e l’attualità di questo testo che, anche se procede con il passo grottesco della commedia, parla delle dinamiche sentimentali che legano una coppia oggi come ieri. Un testo che denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini che si sentono superiori, e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come Antonia, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate, capace di dire: “tutte ’ste storie di letto, letto, sempre letto! Con tutti i mobili che ci sono per casa…”.

Parte dell’incasso sarà devoluto per scopi di beneficenza, al fine di sostenere l’associazione “Parent project onlus” ed, in particolare, il Fondo Daniele Amanti.

Il Fondo Daniele Amanti, istituito presso Parent Project Onlus, nasce nel 2009 e ha lo scopo di finanziare dei programmi di ricerca volti ad individuare un approccio terapeutico per tutte le mutazioni meno comuni che causano la Distrofia Muscolare di Duchenne.

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Orari spettacoli: dal martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00

Tutta la programmazione sarà accessibile anche a spettatori non vedenti e sordi che, grazie al Ghione, possono da alcuni anni, vivere l'esperienza del teatro

info: Teatro Ghione, via delle Fornaci 37, 00165 Roma – tel. 06 6372294 – 06 39670340, fax 06 39367910 – info@teatroghione.it

Direzione artistica: Roberta Blasi

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