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Carella (pd), ambiente, no all’utilizzo di CSS da parte dei cementifici in presenza di termovalorizzatori

Il decreto ministeriale del 14 febbraio 2013 da parte del Ministro Clini conseguente alle direttive Comunitarie 2008/98/CE permette l’utilizzo di Combustibile Solido Secondario (CSS)  nei cementifici.

Il decreto ministeriale del 14 febbraio 2013 da parte del Ministro Clini conseguente alle direttive Comunitarie 2008/98/CE permette l’utilizzo di Combustibile Solido Secondario (CSS) nei cementifici.

L’altro giorno alla Camera dei Deputati le diverse forze politiche hanno presentato delle mozioni indirizzate al Governo per disciplinare ulteriormente l’utilizzo di questo materiale,naturalmente il Governo dovrà fare approfondimenti tecnici scientifici, tali da assicurare che l’emissioni provenienti dall’utilizzo del CSS che essenzialmente viene ricavato da i rifiuti urbani e rifiuti speciali non sia dannoso per l’ambiente e per la salute.

L’On. Carella intervenendo alla Camera dei Deputati in forte dissenso con questa eventualità, laddove non viene precisato che non possono coesistere impianti di termovalorizzazione e cementifici che bruciano CSS.

“Ho citato espressamente il caso di Colleferro, dove ci sono già un termovalorizzatore e un cementificio a distanza di circa 100 metri e che potrebbero utilizzare questo combustibile, è chiaro che hai fini delle emissioni si andrebbero a raddoppiare con i rischi che questo comporta.

Esprimendo il mio totale dissenso con questa ipotesi, è necessario che a livello applicativo del Decreto Ministeriale sia prescritto e di questo ce ne faremo carico di rappresentarlo al Ministro in sede di applicazione del decreto, che in situazioni come Colleferro sia vietato ai cementifici di utilizzare il CSS perché esiste già un impianto che brucia derivati provenienti dai rifiuti proprio per evitare sovrapposizioni di concentrazioni e quindi di carico inquinante.

Ho sottolineato la delicatezza della situazione della Valle del Sacco e soprattutto della città di Colleferro, in questo senso occorre uno sforzo collettivo anche da parte della Regione, perché siano introdotte norme applicative che escludono queste eventualità. Su questo dobbiamo fare battaglia coinvolgendo gli enti locali e le associazioni perché la città di Colleferro sia risparmiata da questa eventualità.

ENEL. CARELLA, RIVEDERE I REQUISITI PER LE NUOVE ASSUNZIONI

“Tra la fine di quest’anno e il 2014 Enel ha in programma in tutta Italia oltre 1500 assunzioni a tempo indeterminato. Infatti a seguito degli accordi sindacali del maggio scorso, la società leader del settore energia selezionerà, inizialmente per posizioni tecnico-operative, giovani diplomati e laureati che saranno inseriti in azienda con contratto di apprendistato professionalizzante.

Uno dei requisiti fondamentali per candidarsi è quello di avere un’età non superiore ai 29 anni; ecco proprio questo requisito mi sembra altamente penalizzante per moltissimi giovani di età superiore ai 29 anni e che alla soglia dei 40 anni e oltre, non hanno ancora conosciuto il lavoro.

Credo che i criteri anagrafici di queste assunzioni vadano rivisti, garantendo si ai giovani la priorità, ma non escludere a priori una fascia molto ampia di popolazione che oggi a causa della crisi è in cerca di un’opportunità di lavoro. Attraverso un’interrogazione parlamentare chiederò al Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, un interessamento sulla vicenda, sperando che Enel si ravveda sui requisiti anagrafici di queste assunzioni”.

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