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Colleferro, pomeriggio di paura intorno alla discarica. Il racconto dei drammatici momenti

Il pomeriggio di mercoldì 11 giugno verrà ricordato nel tempo per l'incendio che si è sviluppato nella discarica di Colle Fagiolara nel comune di Colleferro ma al confine con quello di Palino e con il Parco Naturale della Selva. Un pomeriggio in...

Il pomeriggio di mercoldì 11 giugno verrà ricordato nel tempo per l'incendio che si è sviluppato nella discarica di Colle Fagiolara nel comune di Colleferro ma al confine con quello di Palino e con il Parco Naturale della Selva. Un pomeriggio in cui tanta è stata la preoccupazione tra gli abitanti della zona per l'inquinamento che questo incendio avrebbe potuto provocare. In serata sono arrivate le rassicurazione del sindaco Cacciotti che ha escluso rischi per la salute ed ha spiegato che sono andati a fuoco dei materiali inerti abbandonati da tempo. Nonostante le rassicurazioni oramai la gente è stufa ed ovviamente ha paura per la propria salute. I ragazzi dell’UGI (Unione Giovani Italiani) esclamano a gran voce: "la gente si è rotta i Polmoni". L’incendio alla discarica non è durato solamente due ore, come scrive il sindaco Cacciotti, ma almeno 3 ore e mezza e dalle 15 solamente intorno alle ore 20 si è avuta la certezza che fosse tornato tutto apposto. Infatti, era già un'ora che una grande ruspa dell'imprenditore e vice sindaco di Artena Loris Talone aveva accerchiato il fuoco e messo in sicuro la zona dopo il gran lavoro dei vigili del Fuoco di Colleferro e Montelanico (da qui sono giunti sul posto anche i volontari de vigili del fuoco) con gli automezzi 16A Colleferro, 33A Montelanico e TA 6 Nomentano (carro auto protettore) e dei volontari della protezione civile di tutta la zona . Sul posto si erano portati diversi sindaci della zona, tutto il Consiglio Comunale di Colleferro ed esponenti di quello di Paliano. Domenico Alfieri ha emesso un avviso precauzionale per la chiusura delle finestre per coloro che purtroppo, e loro malgrado, vivono vicino alla discarica ed ha chiamato i tecnici dell’ARPA di Frosinone che hanno installato delle centraline per il controllo dell’aria proprio all’interno della Selva. E' arrivato l’on. Renzo Carella (PD) che ha sottolineato il fatto che invece di usare il ritardante si stavano usando botti d’acqua per spegnere l'incendio. Sul posto anche il nuovo sindaco di Segni la signora Boccardelli ed il Sindaco di Serrone Natale Nucheli. Insomma, la preoccupazione è stata davvero grande e la paura di un’ulteriore inquinamento ambientale nella già martoriata Valle del Sacco ha fatto il resto. Sta di fatto che vista da vicino quella montagna di rifiuti fa veramente paura. “Intorno alle 15.30 è divampato, presso la discarica di Colle Fagiolara, un vigoroso incendio – scrivono i ragazzi del UGI di Colleferro - Un' enorme nube nera si è alzata dalla montagna di rifiuti e ha raggiunto i paesi limitrofi rendendo l'aria irrespirabile e impedendo ai cittadini di tenere aperte le finestre. Sembra ormai diventata una ricorrenza annuale, al pari delle feste patronali, il verificarsi di un incendio e il diramarsi dei fumi tossici sulle città della nostra Valle. Risalgono infatti all'anno scorso i due episodi simili avvenuti uno agli inceneritori e uno all'impianto di Castellaccio. Dobbiamo subire questi avvenimenti ogni anno? Eventi del genere sono la prova palese di una gestione scellerata dei nostri rifiuti. Cosa ci si può aspettare se la maggior parte della nostra immondizia viene conferita in una discarica obsoleta che dovrebbe esser chiusa da anni? Se si continua a mantenere attivo questa tipo di gestione che permette ai soliti noti di lucrare, il risultato non può essere altro che uno svariato numero di danni nei confronti dei cittadini. Danni economici ma soprattutto danni alla nostra salute. "E' il momento di pretendere dai nostri amministratori una corretta gestione del rifiuto basata su riuso, la riduzione , il riciclo e quindi sulla raccolta differenziata PORTA a PORTA altrimenti continueremo a subire nubi tossiche, diossine dagli inceneritori e esalazioni provenienti dalla discarica - dichiara Alessandro Coltrè, Presidente dell'UGI.

"Inoltre -aggiunge Anastasia Centofanti, segretario dell'UGI- con il nuovo impianto di TMB che la Regione Lazio e il Comune di Colleferro vogliono far installare, proprio nei pressi della discarica di Colle Fagiolara, sarà praticamente impossibile ottenere la chiusura di quest'ultima e degli inceneritori di Colleferro. Questo impianto, infatti, trasformerebbe il rifiuto indifferenziato in entrata in FOS (frazione organica stabilizzata destinata alla discarica) e in CDR (combustibile da rifiuto che verrebbe bruciato negli inceneritori). Un'altra scelta che va contro la salute dei cittadini e la qualità dell'ambiente in cui viviamo. Le amministrazioni locali e regionali si ricordano che proprio dove ora c'è un rogo tossico, ragazzi e ragazze studiano in un istituto professionale? Si ricordano che lì, proprio dove ora brucia immondizia di ogni genere, c'è un quartiere residenziale? Si ricordano che a due passi da quella nube c'è un monumento naturale che invece di esser valorizzato viene "violentato" da una discarica di rifiuti tal quale? Pretendiamo il cambiamento e siamo pronti a scendere in strada per dire basta all'economia della monnezza, ci rifiutiamo di dover pagare con la salute”

Giancarlo Flavi

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