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Paliano, Ri-Gymnasium diventa un progetto comprensoriale

il progetto di Luca Calselli e Dario Biello, nato come la rigenerazione dello spazio urbano di Paliano con, al centro, la Palestra di Massimiliano Fuksas, diventa un progetto di ambito comprensoriale.

il progetto di Luca Calselli e Dario Biello, nato come la rigenerazione dello spazio urbano di Paliano con, al centro, la Palestra di Massimiliano Fuksas, diventa un progetto di ambito comprensoriale.

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RI-GYMNASIUM, prende a modello il progetto di Paliano, evidenziando come la ripetizione e la messa in rete di un giusto modello di Rigenerazione Urbana, possa garantire non solo maggiori occasioni di finanziamento pubblico, ma anche un maggiore interesse ad investire sul territorio, da parte dei privati, con o senza evidenza pubblica, e una occasione straordinaria di “mettere sul mercato” il territorio nel suo complesso e con la sua identità, i suoi prodotti, il suo paesaggio, la sua storia, la sua industria, dando lavoro e facendo crescere le comunità dei residenti, economicamente, socialmente, culturalmente.

Il grande lavoro svolto per rispondere al bando regionale relativo alle Reti di Imprese, volendo dare ad esse il ruolo di stimolo della Pubblica Amministrazione ma anche di partner affidabile sui grandi progetti; il lavoro di ricerca, portato avanti, rispetto ai progetti su cui puntare, per rigenerare le città, come la Palestra di Fuksas a Paliano, la Città Morandiana a Colleferro, il Parcobosco Futurista a Bellegra; il progetto H2O a Serrone; l’idea che fare rete, con obiettivi specifici, sia imprescindibile, ormai, non solo per le imprese, ma anche e soprattutto, per ambititi territoriali contigui e per la pubblica amministrazione. Sono queste le premesse su cui si fonda RI-GYMNASIUM, nella sua nuova veste comprensoriale.

RI-GYMNASIUM fa parte del progetto più ampio “Piccoli Centri Storici in Rete: lo Spazio Pubblico come Fattore Strategico di Rigenerazione e Coesione Sociale” con cui gli Architetti Luca Calselli e Emma Tagliacollo sono stati selezionati alla Biennale internazionale dello Spazio Pubblico proprio per proporre agli Stati Generali, nuove modalità di intervento nella progettazione, nella realizzazione e nella gestione degli spazi pubblici, nelle città minori italiane. Un argomento molto attuale, vista la generale difficoltà ad intervenire, da parte della pubblica amministrazione, e a dare risposte alle esigenze del vivere contemporaneo, anche in relazione alla multiculturalità, fenomeno nuovo e, spesso, difficile da affrontare. Il progetto coordinato da Calselli e Tagliacollo prevede la rappresentazione di tre ambiti territoriali diversi e con esigenze diverse, in merito allo spazio pubblico, uno in Umbria, uno nel Lazio e uno in Basilicata.

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