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Roccasecca, allarme ambientale. Righini (Fdi) presenta interrogazione sugli impianti di rifiuti

Giancarlo Righini, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, ha depositato  un'interrogazione a risposta immediata, finalizzata a far luce su quanto sta avvenendo in provincia di Frosinone,

Giancarlo Righini, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, ha depositato un'interrogazione a risposta immediata, finalizzata a far luce su quanto sta avvenendo in provincia di Frosinone, dove la tenuta ambientale è messa a repentaglio da impianti di gestione e trattamento dei rifiuti gestiti dalle società MAD S.r.l. e SAF S.p.A. e da una discarica giunta ormai al quarto invaso, con lo spettro del quinto bacino dietro l'angolo, così come da procedimento di VIA depositato in Regione.

Di fronte all'allarme ambientale, che investe tutta la zona interessata dagli Impianti di Gestione dei Rifiuti 'Colfelice, Roccasecca e San Giovanni Incarico', Righini ha ricordato come "la Procura della Repubblica di Cassino abbia avviato un'indagine sulla compromissione delle acque di falda sottostanti, mentre l'Arpa Lazio ha riscontrato nelle stesse gravi contaminazioni". Contestualmente ha posto in rilievo come "il NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Roma, del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente abbia in seguito ad accertamenti eseguiti per delega della Procura, definito l'area come potenzialmente contaminata, con presenza di indici di rischio per la salute umana, oltre che per l'ambiente", ulteriormente allarmanti in un contesto in cui si inserisce il progetto dell'ampliamento. Da qui l'interrogazione per sapere "quali azioni la Giunta regionale intenda intraprendere per provvedere immediatamente alla messa in sicurezza del territorio, e quali provvedimenti sono stati adottati nei confronti dei gestori", ribadendo la necessità di "sospendere ogni azione e valutazione in ordine alla richiesta di ampliamento della discarica".

La storia di questa discarica, nata come provvisoria nel 2002, andata avanti a "suon di decreti", è ripercorsa da Roberto Toti, assessore di Fratelli d'Italia nel Comune di San Giovanni Incarico. "Tanti e plurimi - ha premesso Toti - i motivi per cui quegli impianti sono inadatti in una zona del genere e non è un caso che i danni perpetrati al territorio siano certificati anche da organi terzi, come il Noe e l'Arpa. Alle soglie del 2016 - ha aggiunto - è ridicolo parlare ancora di conferimento di rifiuti in discarica, snobbando la totale differenziazione dei rifiuti".

Di questi giorni la lettera con la quale si sono richieste le immediate dimissioni del presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, ritenendolo inidoneo a gestire la situazione e a difendere il territorio. Inquietante il quadro dipinto da Toti: "Proprio in queste ore è emerso che la SAF deve conferire alla MAD svariati milioni di euro, pagati dai soci della SAF, ovvero dai 91 Comuni della Provincia. Ad essere colpiti saranno allora i cittadini, sui quali andrà a gravare questa ulteriore stangata, che si tradurrà in uno scontato innalzamento delle tasse. Insieme all'assessore Antonio Carnevale - ha concluso Toti - ringraziamo il nostro consigliere regionale, Giancarlo Righini, per l'attenzione e la sensibilità dimostrata, sposando in pieno la battaglia del popolo ciociario che chiede giustizia".

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