"Credo che escludere la città di Ceccano dall'elenco delle aree della Valle del Sacco da monitorare per le gravi conseguenze dell'inquinamento sulla salute sia un errore a cui porre immediatamente rimedio. Inoltre, sono convinto che le vicende legate al bacino di uno dei fiumi più inquinati del nostro paese, e ne sono la prova i miei interventi sul caso durante la campagna elettorale scorsa, fanno dell'area in questione, a tutti gli effetti, un sito di interesse nazionale e non regionale come stabilito dal decreto Clini". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro, PMI a margine della recente esclusione della città fabraterna nel novero delle città più inquinate della Valle del Sacco.

"Sappiamo bene che Ceccano è uno dei paesi che più hanno subito ripercussioni dal punto di vista ambientale a causa dell'inquinamento del fiume e sarebbe dovuto essere tra le prime realtà soggette ad un attento e ponderato monitoraggio. E' stato rilevato che nelle zone bagnate dal Sacco esiste un eccesso di mortalità per tutte le cause in uomini e donne. Tra gli uomini, un eccesso di mortalità per tutti i tumori e per le malattie dell’apparato digerente, tra le donne si ha un eccesso di mortalità per le patologie del sistema circolatorio e un difetto di mortalità per tutti i tumori. Si rileva un eccesso per tumore dello stomaco e per le malattie dell’apparato respiratorio tra gli uomini. Pertanto credo che sia necessario fare fronte comune affinchè anche Ceccano possa rientrare nella sfera delle città soggette a monitoraggio, per riuscire a capire in primis quali sono i rischi a cui i cittadini sono esposti da troppo tempo ed elaborare provvedimenti idonei per la salvaguardia della salute degli stessi". Ha concluso Abbruzzese.