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Politica Madonna della Neve / Via Maria

Il Pd verso la direzione provinciale del 6 aprile. Quali gli scenari per il nuovo segretario?

Gli esponenti del cassinate alzano la voce e non ci stanno ad non essere rappresentati nelle istituzioni e nel partito

In vista della direzione provinciale del 6 aprile dopo l’incipit del reggente Domenico Alfieri che ha invitato la direzione ad eleggere un nuovo segretario per meglio guidare il partito a livello elettorale comunale dopo aver perso tutti e tre i parlamentari presenti nella precedente legislatura e la batosta subita a livello nazionale con la sola "consolazione" dei due consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti eletti grazie a Francesco De Angelis che è stato il trascinatore di questa accoppiata.

Cominciano ad arrivare i primi distinguo

In questi giorni stanno, però, iniziando i primi distinguo sia dai consiglieri regionali "trombati” Marino Fardelli ha rivendicato, non per lui, ma per la zona del cassinate una forte rappresentanza nel partito che è prontamente stoppato dall’altra consigliera comunale cassinate  Sarah Grieco che non ne fa una questione geografica, ma che rivendica il fatto che il partito deve stare più in mezzo alla gente. La nuova consigliera regionale Sara Battisti non capisce, invece, il perché di tanta fretta, perché secondo lei il “segretario è abilitato comunque ad agire.

La Di Rollo chiede una riorganizzazione del partito provinciale

“La certezza è la vittoria di Nicola Zingaretti, frutto dei cinque anni di buongoverno alla guida della Regione Lazio. La necessità - spiega la consigliera comunale di Cassino - è quella di rifondare un partito che ha smarrito autorevolezza e credibilità presso quegli elettori che lo hanno sempre visto e vissuto come riferimento primario del processo politico che avrebbe dovuto riformare e rilanciare l’economia e la società di un Paese che ha atteso, lungamente e invano, il varo di riforme annunciate, ma mai avviate o soltanto parzialmente avviate. È chiaro che la segreteria provinciale è pienamente legittimata e abilitata a rappresentare le istanze di iscritti e dirigenti, ma è parimenti evidente l’esigenza di procedere a una riorganizzazione del partito che, tenendo conto delle mutate condizioni del quadro politico e amministrativo locale, sia espressione delle vecchie e nuove realtà personali e territoriali, quelle confermate e quelle premiate dal recente voto".

Una parte della provincia sottodimensionata

"Pur condividendo la necessità di dare voce (e ascolto) a una parte di provincia che appare oggettivamente sottodimensionata in termini di rappresentanza interna, ritengo tuttavia che non sia la territorialità il parametro che ci dovrà guidare nella scelta della nuova dirigenza. La nuova segreteria provinciale del Pd dovrà piuttosto rispondere ad altre istanze. Come la capacità di cooptare nuovi elementi che siano fortemente radicati nei rispettivi territori, dal nord al sud della provincia, l’intelligenza di aprire le porte ai tanti giovani desiderosi di contribuire al rilancio dell’azione politica del Pd e la lungimiranza di ragionare non tanto sul presente, quanto invece sulla prospettiva di lavorare per riconquistare la fiducia e il consenso dei tanti cittadini che il 4 marzo, delusi dal fallimento di una strategia politica che ha mostrato limiti di incisività, hanno guardato altrove".

Avviamo subito il confronto

"Avviamo - chiede Barbara Di Rollo -  da subito il confronto interno al partito per arrivare pronti a fare la nostra parte, anche in Ciociaria, quando la direzione nazionale stabilirà tempi e modalità del processo di rinnovamento della segreteria. A nessuno sfugge la inevitabilità di questo percorso di ricostruzione. Affrontiamolo anche noi, a Frosinone, con spirito di squadra, senso di responsabilità e sentimenti di autentica e costruttiva collaborazione”.

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