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Alatri, é nata la casa rifugio per donne vittime di violenza

Sarà integrata con le altre comunità

"Perché sia sempre il 25 novembre. Ovvero purché ci si ricordi delle Donne 365 volte l'anno e non soltanto  il 25 novembre". Questo il leit-motiv della conferenza stampa a cui hanno partecipato l'assessore regionale onorevole Mauro Buschini, il sindaco ed il suo vice rispettivamente Giuseppe Morini e Fabio Di Fabio, oltre ai rappresentanti dell'Auser e della coop Altri colori.

Casa segreta per donne vittime di violenza

Tema dell'evento la presentazione del progetto "Casa rifugio per donne vittime di violenza". Nuove opportunità; presentate dal Distretto Socio-assistenziale A e approvate con un finanziamento di 186mila euro dalla Regione Lazio. Un'idea mirata alla realizzazione nel territorio di una casa rifugio, ad indirizzo segreto per donne vittime di violenza e maltrattamento e per i figli minori. Offrire assistenza, un alloggio sicuro, beni di prima necessità e soprattutto sentirsi protette rispetto all'uomo maltrattante e abusante. Sulla "Bontà" del progetto "Nulla quaestio" ma vi è di più e questo grazie alla sinergia tra enti; Comune di Alatri, Distretto A, Auser, coop Altri Colori e Carabinieri.

Per un ritorno alla dignità personale

Gradito e opportuno, infatti l'intervento del vice domandante della locale stazione dell'Arma maresciallo Tagliaboschi. Nuove opportunità altro non sono che gli obiettivi sociali; il raggiungimento della Donna abusata e/o maltrattata verso un cambiamento che faccia da traino ad una "Libertà dalla violenza" ed un ritorno alla dignità personale.

Un percorso che deve nascere in rete

 "Un percorso multidisciplinare e multidimensionale - argomenta l'assessore alle problematiche sociali Di Fabio. Un modo di accompagnare la donna lungo un continuum che va dalla presa di coscienza delle dinamiche interpersonali alla base della violenza di genere dell'accettazione passiva di essa fino alla capacità di scegliere, decidere, riscoprire i propri bisogni e di autodeterminarsi in maniera nuova e sana. Questo processo rappresenta una sfida per gli addetti ai lavori del sociale e non può compiersi se non tramite una rete di istituzioni che si integrino e parlino lo stesso linguaggio.

Arricchimento dell’offerta socio sanitaria

La Casa-rifugio - insiste Di Fabio arricchirà l'offerta socio-assistenziale già esistente sul nostro territorio, rappresentano così una risorsa importante per le donne che vivono questo dramma". La sinergia tra enti:  Importante e determinante per la finalità del progetto. Ne sono convinto l'onorevole Mauro Buschini, così come il sindaco Giuseppe Morini ed i rappresentanti dei partner (Auser e Altri colori). I rappresentanti dell'Auser hanno più volte, nel corso della conferenza ricordato il ruolo determinante della Regione Lazio e del Comune di Alatri, che non si sono mai sottratti alle richieste opportune del delicato tema delle violenze di genere. Il sindaco ha più volte ricalcato il ruolo della donna nella società, cosa ripresa dai partner che sono andati aldilà. Questi, infatti dimostrando puro spirito di coerenza ed attualità non solo hanno creato ausili e modi di protezione delle vittime. Hanno fatto di più, creando anche sostegno per gli "Abusanti", che non siano solo autori di violenze, ma soggetti da rieducare e che possano capire il male fatto.

Il Comune di Alatri attento e pronto per il sociale

"Dobbiamo combattere questo fenomeno - ha detto l'onorevole Buschini, soddisfatto per la realizzazione che ha visto il ruolo determinante della Regione Lazio in un'ottica mirata di investimenti per il sociale e che ha visto il Comune di Alatri attento e pronto essendo riuscito a presentare e ottenere questa opportunità importante del territorio che vede Alatri come comune capofila". Infine la dottoressa Ciocci del Distretto A. "Aiutare le donne protette ad iniziare un percorso psicologico riabilitativo".

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